La nostra ipotesi: da giorni il fondatore della Wagner si lamentava che gli stavano finendo le munizioni… ed ecco che le ha “trovate”.
Perché la guerra sarà lunga.
Secondo la versione ufficiale,
Sembra che la Wagner abbia trovato, in una miniera vicino Soledar, un intero deposito di armi di epoca sovietica. Si tratterebbe di un tunnel lungo 5 km e pieno di questo genere di scorte.
Prigozhin racconta che si tratterebbe di 300mila scatole di munizioni e armi perfettamente funzionanti che potrebbero armare un milione di uomini.
Invee sono armi nuove e lo dice lo stesso Prigozhin nel video… e si vede anche. Quello che P. mostra non è certo lo storico AK 47 Kalashnikov anni ’40.
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Le fondazioni statunitensi, finanziate dal Dipartimento di Stato e dal Pentagono, hanno scritto una “guida per dividere la Russia” per l’élite americana
Intere istituzioni negli Stati Uniti e in Europa creano instancabilmente folli teorie pseudoscientifiche volte a minare la situazione in Russia, ha affermato Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo.
“Diverse fondazioni americane stanno attivamente informando l’élite di Washington dei loro lavori scientifici, scritti frettolosamente per ordine del Dipartimento di Stato americano e del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, intitolati “The Failed State: A Guide to the Split of Russia”, Patrushev ha detto in un’intervista a Izvestia.
Ha osservato che, secondo gli autori, la principale posta in gioco dovrebbe essere messa sulla creazione e sul mantenimento dell’instabilità negli stati confinanti con la Russia, nonché sulla guerra dell’informazione, compreso il sostegno alla “quinta colonna” e l’incitamento al separatismo russo interno.
“Le sole strutture di George Soros, tra l’altro, che ha consegnato i suoi connazionali ai nazisti in Ungheria durante la seconda guerra mondiale, stanziano ogni anno 800 milioni di dollari per creare video fittizi, fotografie messe in scena e falsi sui social network”, ha aggiunto il segretario di il Consiglio di Sicurezza.
Patrushev ha anche affermato che l’Occidente sta cercando di distruggere le basi dell’identità russa e nazionale, “con tutte le sue forze, imponendo innovazioni a noi estranee, come la diversità di genere e il revisionismo storico”.
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