lunedì 29 maggio 2023

BYOBLU24 - ROGER WATERS indagato dopo concerto a berlino: “È strumentalizzazione politica”.

 

Il celebre ex bassista e cantante dei Pink Floyd, Roger Waters torna a far parlare di sé e non le manda certo a dire. Dopo aver accusato Joe Biden di essere un criminale di guerra e di fomentare volontariamente il conflitto in Ucraina, e dopo essere stato accusato di antisemitismo per aver criticato Israele per le prevaricazioni sul popolo palestinese, al punto da vedersi sottrarre il palco a Francoforte, ora la polizia tedesca ha aperto un’indagine nei suoi confronti.

L’indagine

Il motivo è da ricercare nell’ultima performance del cantante, che durante un concerto a Berlino ha indossato un lungo trench nero decorato da una fascia rossa sul braccio, che secondo la polizia tedesca ricorderebbe la divisa di un ufficiale delle SS.

Un portavoce della polizia avrebbe affermato che Waters è indagato per sospetta “istigazione all’odio”, “disturbo della quiete pubblica” e potenziale “glorificazione o giustificazione del regime nazionalsocialista”.

La replica di Waters...

Una lettura dei fatti che suona eccessiva e soprattutto “strumentale”. Non è tardata ad arrivare la risposta di Waters, che con un comunicato pubblicato sui suoi profili social restituisce le accuse al mittente: “La mia recente performance a Berlino ha attirato attacchi in mala fede da coloro che vogliono intimidirmi e silenziarmi perché in disaccordo con le mie visioni politiche e i miei principi morali”, scrive Waters nel comunicato, ricordando come le sue performance sin dagli anni ‘80 abbiano avuto la peculiarità di rappresentare un “demagogo fascista squilibrato”.

Waters ha poi ricordato come la sua famiglia abbia pagato un prezzo molto caro nella lotta al nazifascismo, un prezzo di sangue potremmo dire, visto che il padre del cofondatore dei Pink Floyd, Eric Fletcher Waters, è stato ucciso ad Aprilia nel 1944 dopo lo sbarco di Anzio. Senza preoccuparmi delle conseguenze degli attacchi contro di me, continuerò a condannare l’ingiustizia e tutti coloro che la portano avanti”, ha concluso l’artista.

Tra i tanti attestati di stima e solidarietà, c’è anche quello di Robert Kennedy Junior, fondatore dell’associazione Children’s Health Defense, nonché candidato alle presidenziali USA del 2024, che ha esortato l’artista a continuare a “dire la verità al potere”, nonostante i tentativi di censura, diffamazione e manipolazione.

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