domenica 13 febbraio 2022

Benedetta De Vita... in Dialogo con lo Strumento del Rimbecillimento Globale. 12 Febbraio 2022 x Marco Tosatti .

 


Benedetta De Vita in Dialogo con lo Strumento del Rimbecillimento Globale.

12 Febbraio 2022 Pubblicato da  


Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Benedetta De Vito (BDV) ci offre questo dialogo immaginario ma neanche tanto con lo strumento usato per il rimbecillimento globale. Con grande successo, ahimè. Come ben possiamo vedere…Buona lettura. 

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Nelle lunghe giornate di prigionia, colpevole (in questo mondo al contrario che ha girato le spalle alla carità) di essere “positiva” (infatti esser positiva è male e negativa bene…) me ne sono rimasta, a volte non a guardare la televisione ma a osservarla come farebbe un entomologo con una pulce gigante o un delfino nano. In effetti, guardandola lì nera e muta, con un suo ghignetto nascosto, mi è sembrata un alieno indesiderato, atterrato nel mio salotto. Perché è lì, ospite d’onore, regina quasi? E mi sono divertita, si fa per dire, a capire qual era il succo di tante trasmissioni e perché si apparecchiano simili vuote pantomime. E ho capito due cose due perché è nella semplicità che si stendono al sole le lenzuola della verità.

La prima è che tutti quei programmi che mettono in gara ristoratori, pasticcieri, agenti immobiliari e altre categorie sono un modo per prepararci al credito sociale, al (cattivo) gusto unico, alla gogna per chi non si adegua e infatti perde davanti a tutti, umiliato e offeso e nessuno se ne cura: fuori, via, sciò! Il credito sociale che, come il coronavirus, viene dalla Cina e vuole arrivare, con il Great Reset, anche da noi. Una mostruosità.

E passiamo al numero due. I talk show (chiacchierifici in pratica), con i tuttologi di ogni bandiera a dire la loro sciocchezza quotidiana, servono soltanto a confondere le tante idee e confuse che circolano nelle teste delle persone che hanno perduto il “cammino fermo” che è Nostro Signore, il quale – se accolto nella conversione, è unica salvezza – ci dona i passi sicuri e ci tende la mano quando tenebre e baratro offuscano il nostro andare.   E mentre pensavo alla mia strada, al mio “eccomi” netto, sicuro, senza tentennamenti, d’un tratto ho sentito una vocina mielosa uscir dalla nera plastica e scendiamo qui sotto per udire che cosa mi ha detto.

Rideva, beffarda, di me la tivvù e mi diceva: “Sei una povera illusa. Non sai niente di ipnosi collettiva. Io tutto quanto. Io conduco i “telespettatori” (perché non sono più persone) dove voglio io. Li seduco, li frastorno, li guido dove mi pare e piace. Io sono la verità! Solo ciò che esiste nel mio faccione di vetro diventa buono e giusto e chi passa attraverso di me diventa famoso e ricco. Tutti vogliono vincere e si mettono in gara volentieri per schiacciare il vicino. Altroché amore per il prossimo!”.  E poi ha continuato: “Hai visto Sanremo? No? Ma che importa, mi hanno visto tutti gli altri. E sai che cosa volevo dire con quella baraonda volgare e blasfema? Semplicemente che l’omosessualità è buona e giusta, e gaia, cioè divertente, allegra. L’omosessualità serve a spopolare il pianeta ed ecco perché io la propagando”. E tutti mi credono anche se dietro ai lustrini, alle risate, alle smorfie e alle corna, c’è solo la morte. Infatti due uomini non possono avere un bambino, la vita…”. Seccata, ho risposto: E io ti spengo per sempre”. Ma quella svalvolata si è messa a ridere a ridere da parere una locomotiva. “Ahahah, non lo farai. Tuo marito mi accenderà e sarai costretta a sentire le mie filastrocche, parlerà per me il pifferaio magico che convincerà tutti quanti che l’aborto è cosa buona e giusta e che bisogna prendersela con gli obiettori di coscienza negli ospedali, quei cattivoni che impediscono alle madri il sacrosanto diritto di buttare nel cestino il loro bambino. Ahahah!”. In effetti, qualche giorno fa, mio marito aveva acceso il tg e proprio di questo orrore si parlava. E i toni per le “povere donne” mi aveva fatto uscir artigli dalle unghie… I bambini sono doni del Signore e la vita è soltanto del Padreterno e non ci sono diritti quando il Diritto li ingoia tutti!

D’un tratto, la tivvù è diventata un’enorme bocca e piena di denti e conduceva a frotte, uomini e donne, nella Geenna. E ho capito anche perché per Maria Luisa Ceciarelli è stato scelto in arte il nome di Monica Vitti (e pace all’anima sua). Tradotto in diavoliano infatti vuol dire monaca del vizio (il “ti” in latino si legge “zi”). Ma presto, presto, ecco che si srotola un tappeto rosso sangue, lustrini, boccacce, corna, canzoni sguaiate, blasfemie. E lungo la strada, piena di leccornie, sfavillante di finte luci, giù a capofitto, le anime di molti, verso il fuoco eterno. Inconsapevoli, ipnotizzati. Ho chiuso gli occhi. Basta basta. “Basta lo dico io!”, ha risposto la tiranna e mentre io mi affidavo tutta a nostro Signore, costernata e dolorante,  lei ha sibilato: “Hai visto che il Papa verrà a casa mia, carina? In una trasmissione Rai che piace molto ad atei, miscredenti e altra umanità progressista e molto politicamente corretta, miei adepti, portabandiera sciocchi delle idee luciferine che conducono alle porte dell’Inferno”. E risata di sottofondo. Mi sono tappata le orecchie. Basta, basta! Sì, con l’anima accesa e il cuore in alto, mi sono affidata al Signore, e ho guardato spiritualmente al lumino acceso nel convento che ospita Benedetto XVI, vero Papa, che il Padreterno ci conserva per dare pane all’anima e speranza al cuore e che viene riempito di mota, infatti, anche in tv. Ho detto alla lugubre tiranna che non avrei visto neanche un fotogramma del signore vestito di bianco (che, per me, non è Papa) poiché mi basta e mi avanza quello che ha detto e combinato dal 2013 a oggi e certo niente potrà cambiare il disastro senza fine del suo pontificato. “Ma io lo farò amare, pappappero, e nessuno si ricorderà che ha adorato un idolo pagano, che ha cambiato le parole che ha insegnato Gesù (il Padrenostro), che ha chiamato la Madonna, donna di strada. Ahahah. Tutti lo adoreranno perché lo dico io”.

Ecco dove ci hanno portato anni e anni di propaganda e di mistificazione. La falsa storia raccontata come fosse verità, libri su libri pieni di menzogne, attaccando sempre quanti hanno conservato nel cuore la Santa Legge del Signore e l’hanno portata lungo le strade del mondo. Così oggi bugie, travestite da verità, ballano il can can sui teleschermi e tutto quanto, davanti e dietro, è costruito nel palcoscenico del mondo come le visioni della caverna per gli uomini di Platone. Il furore contro i “no vax” fa parte della “cattiva novella” raccontata in televisione. E il Papa, zitto e mosca. Come si può essere Pontefici senza avere una parola di carità per quanti hanno esercitato il loro  sacrosanto diritto (questo sì un diritto) di non farsi inoculare un siero fatto o testato con bimbi abortiti, torturati e poi buttati via. Il loro no è il no dei veri cattolici. L’apartheid un martirio. Ma il signor Bergoglio non  è cattolico, non so che cosa è (o forse lo è perché io lo vedo nel suo vero volto…), e dovrebbe convertirsi. Preghiamo. E per rimettere in riga il passato e capirlo dal punto di vista nostro consiglio a tutti di leggere, come ho fatto io, la storia d’Italia di San Giovanni Bosco (http://www.salesian.online/wp-content/uploads/2021/07/Libro-VII-Storia-dItalia.pdf). In essa, leggiamo, e lascio la parola al grande Santo, nell’ubi maior: “Ed i Papi? Di trentadue, che si contano anteriori a Costantino, trentadue morirono per la fede, di cui ventinove soffrirono il martirio, e martiri furono molti vescovi e sacerdoti”. E di certo non andavano ospiti da Fabio Fazio… E mi chiedo e vi chiedo: ma perché dobbiamo pagare il canone tv che il signor Matteo Renzi ha mescolato, non a caso certo, nella bolletta elettrica?  Prima di mettere un punto a forma di rosa per chiudere questo pezzo ecco qui la risposta datami dalla Rai al quesito che ho posto anche a voi, condito da proteste per Sanremo e l’intervista di Fazio:

" Gentile Benedetta,

siamo davvero spiacenti per il suo disappunto.

 Ringraziandola per aver espresso la sua opinione, la informiamo che abbiamo provveduto a segnalare la sua protesta al settore aziendale di riferimento.

 Con l’occasione la informiamo inoltre che le risorse provenienti dal canone sono destinate unicamente all’attivita’ di Servizio Pubblico, cosi’ come stabilito nel Contratto di Servizio tra Ministero delle Comunicazioni e Rai.

 Grazie per averci contattato.

Distinti saluti."

Certo, lo sapevo, e rispondo qui, ma le canzonacce dell’omonimo di un grande armatore napoletano sono servizio pubblico? Non credo proprio. Vorrei tornare alla bolletta del canone tv e poi fare obiezione di coscienza e non pagarla. Basta, ho finito e sono stata lunghetta. Con una riverenza, saluto i fedelissimi stilumcuriali come sono anche io!

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