PS: Di positivo c'è che stà finalmente emergendo la c.. ; è bastato il voto popolare, la conseguente liberazione dal PD ed ecco i risultati. Con il PD, non sarebbe mai successo, se non altro per coprire i vari Lotti. Un plauso agli elettori italiani.
umberto marabese
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Il procuratore generale della Cassazione intercettato mentre svelava a Palamara dell’indagine a suo carico. Il sindacato delle toghe ne propone il deferimento ai probiviri: “Sconcertante episodio. Tuteli istituzioni”. Proprio oggi la sezione disciplinare del Csm dovrebbe aprire il "processo" a Palamara...!
Le intercettazioni tra Luca Palamara e Riccardo Fuzio sono uno “sconcertante episodio nel quadro già molto grave emerso dagli atti dell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia”. Per questo motivo chiedono al procuratore generale della Cassazionedi farsi da parte per “istituzioni“. E lo deferiscono ai probiviri. Nel giorno in cui il Consiglio superiore della magistratura dovrebbe aprire il procedimento disciplinare nei confronti di Palamara, l’Anm chiede a Fuzio di fare un passo indietro....
“Le dettagliate notizie di stampa pubblicate ieri, riguardanti il procuratore generale presso la corte di Cassazione, fanno emergere un nuovo, sconcertante episodio nel quadro già molto grave emerso dagli atti dell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia”, sottolinea la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale Magistrati. Il riferimento è per le intercettazioni pubblicate ieri dal sito dell’Espresso dalle quali si evince che Fuzio abbia rivelato a Palamara dettagli dell’indagine in corso a Perugia nei suoi confronti
Per l’Anm si tratta di condotte “ancora più gravi in quanto riferite al titolare di un Ufficio che ha, tra le proprie prerogative, anche l’esercizio del potere disciplinare, ed è membro di diritto del Consiglio Superiore della Magistratura”. La magistratura, le istituzioni repubblicane e i cittadini – continua il sindacato delle toghe – “si attendono oggi un gesto di responsabilità, capace di separare la vicenda personale, ed il corso delle indagini, dalle istituzioni, onde preservarle da ulteriori effetti devastanti rispetto a quelli che già si sono prodotti”.
Fuzio, da pg della Cassazione, è il titolare dell’azione disciplinare sugli altri magistrati. Era proprio da lui che era partita l’azione disciplinare per i cinque consiglieri del Csm (quattro dei quali si sono dimessi) che incontravano Palamara e i deputati del Pd Luca Lotti e Cosimo Ferri per discutere di nomine (anche se poi non aveva firmato l’atto d’incolpazione). Ed è proprio lui che ha cheisto alla sezione disciplinare del Csm di sospendere dalle funzioni e dallo stipendio Luca Palamara. Anche per questo motivo l’Associazione nazionale magistrati auspica che, in tempi rapidi, “sia fatta integrale chiarezza su tutte le vicende emerse dall’indagine di Perugia, e chiede con forza al Dr. Fuzio un gesto di responsabilità, auspicando che intervenga tempestivamente, a prescindere dal corso delle indagini e dalle iniziative ad esse conseguenti”. E propone al Comitato Direttivo Centrale “il deferimento del dr Fuzio al collegio dei probiviri dell’Anm”.
Sul caso è intervenuto anche il segretario dell’Anm, Giuliano Caputo: “Quello che apprendiamo dai giornali è sconcertante e ferisce la sensibilità di tutti magistrati italiani. Sentire una conversazione di quel tipo il titolare dell’azione disciplinare è un magistrato che è stato al Csm ferisce molto la sensibilità di tutti i magistrati italiani”, dice Caputo. “Noi- aggiunge – abbiamo chiesto un gesto di responsabilità a tutti i soggetti coinvolti, lo chiediamo anche al Pg e auspichiamo che si faccia chiarezza anche su tutte le vicende di contorno”.
Fuzio è finito nei guai perché citato nei brogliacci che la Guardia di Finanza ha inviato al Consiglio superiore della magistratura su disposizione dei pm umbri. Nelle trascrizioni integrali dei colloqui avvenuti il 21 e 22 maggio scorso tra Fuzio e lo stesso Palamara, di legge che l’alto magistrato (nonché membro di diritto del Consiglio superiore della magistratura) ha svelato al collega indagato le notizie sull’inchiesta di Perugia. Del contenuto delle intercettazioni ne scrive il settimanale L’Espresso sul proprio sito. I due inoltre parlano anche del futuro capo dell’ufficio di Roma che dovrà succedere a Pignatone: “Il problema è lavorare sui numeri” sottolinea Fuzio. I due discutono, inoltre, dell’esposto del pm di Roma Stefano Fava contro i colleghi Paolo Ielo e Giuseppe Pignatone e affrontano il tema delle nomine dei procuratori capo della Capitale e del capoluogo umbro.
Da un colloquio captato dal trojan installato nel cellulare di Palamara, emerge inoltre che Fuzio informa il pm di Roma dell’arrivo al Csm delle carte della procura umbra ed in particolare dell’informativa redatta dalla Gdf in cui si descrivono i pagamenti effettuati dall’imprenditore Centofanti in favore di Palamara. Quest’ultimo dice: “Perché almeno l’unico modo per controbattere l’informativa è poter darle l’archiviazione, se no che cazzo faccio giusto? Però rimane l’informativa che mi smerda… nessuno gli dice questa cosa qui, questo è gravissimo…qualcuno glielo deve dire, cioè o gli dici chiaro, sennò veramente io perdo la faccia… mi paga il viaggio, l’informativa non l’ho mai letta, non si sa di che importo si parla…qual è l’importo di cui si parla? Si può sapere. Cioè io non so nemmeno quanto è l’importo di cui parliamo”.....
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