mercoledì 17 luglio 2019

in italiano a cura di Sascha, Raffaele ed Elvia pe - Sfatare la propaganda LGBTQIAPK e delle sue Lobby

SakerItalia

E quando gli Anglosionisti hanno avuto il coraggio di accusare la Russia di dopare i propri atleti, la blogosfera russa ha subito reagito con questo tipo di demotivatore – “Chi vi sembra dopata fra le due?”                                                            .    ======================
Per prima cosa: togliamo di mezzo l’ovvio.
L’omosessualità è un fenomeno che probabilmente è sempre esistito, e che ha spesso polarizzato la società in due campi: quelli che credono che ci sia qualcosa di intrinsecamente cattivo/sbagliato/patologico/anormale nell’omosessualità (probabilmente la maggior parte/tutte le principali religioni) e coloro che enfaticamente non sono d’accordo. È normale. Dopotutto, la questione dell’omosessualità riguarda non solo il sesso in quanto tale, ma anche le norme sociali, la riproduzione, i bambini e le questioni familiari e, soprattutto, l’amore. Cosa potrebbe essere più misterioso, più affascinante e più controverso dell’amore?
Inizio questo articolo con queste ovvietà non perché le trovo particolarmente interessanti, ma perché viviamo in un momento strano, in cui solo una di queste due opinioni viene discussa obiettivamente e tranquillamente, mentre l’altro punto di vista è immediatamente censurato, denunciato e condannato come una sorta di fobia. Ora, la parola “fobia” può significare una delle due cose: avversione/odio o paura/ansia.
Ha senso per voi?...

Perché un’opinione, un punto di vista, possono essere spiegati e liquidati come se fossero di per sé patologici/irrazionali?
Lasciate che vi chieda: potete immaginare che qualcuno possa essere critico nei confronti dell’omosessualità in quanto tale (o del comportamento/delle pratiche omosessuali) *senza* soffrire di qualsiasi tipo di fobia o senza odiare nessuno?
Se la risposta è ‘no’, per favore interrompete la lettura e riaccendete il televisore.
Per tutti gli altri, sostengo che questa bufala della fobia (insieme alla non meno stupida etichetta “omosessuale represso”) non è favorevole ad una discussione intelligente. È, comunque, bello chiudere tutte le analisi critiche e argomentare “ad hominem” su chiunque osi fare le domande sbagliate.
Inoltre, sostengo anche che ci sono persone là fuori che provano *davvero* un’avversione/odio/paura/ansia nei confronti degli omosessuali. Queste sono le persone che sentono la loro mascolinità enormemente potenziata quando hanno la possibilità di picchiare (preferibilmente in un gruppo), umiliare o altrimenti aggredire un omosessuale. Nella mia esperienza (certamente del tutto soggettiva) queste sono una minoranza. Certo, alcuni omosessuali suscitano un forte senso di disgusto nei confronti degli eterosessuali maschi, ma questi sono tipicamente quegli omosessuali che, lungi dall’essere sequestrati in qualche “sgabuzzino” sociale, fanno il contrario: ostentano la loro omosessualità con un trucco provocatorio, un vestito o comportamento. Di nuovo, nella mia esperienza (non meno soggettiva), anche questi sono una minoranza tra gli omosessuali. Penso che ci sia una spiegazione molto naturale per l’avversione che questi omosessuali “sfacciati” scatenano nell’eterosessuale maschio, e ne discuterò più avanti.
Ma per il momento preferirei stare lontano da questi fenomeni di minoranza specifici delle circostanze.
Quindi, definiamo il problema.
Alla voce “omosessualità”, Wikipedia scrive [in inglese] “Il consenso di lunga data delle scienze comportamentali e sociali e delle professioni della salute e della salute mentale è che l’omosessualità di per sé è una variazione normale e positiva dell’orientamento umano, e quindi non un disturbo mentale”.
Questa frase merita di essere analizzata con molta attenzione, soprattutto perché usa molti termini francamente vaghi.
Per cominciare, cosa si intende per “consenso di lunga data”? Nel 1973 l’American Psychiatric Association rimosse l’omosessualità dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali [DSM-II, in inglese]. L’American Psychological Association ha seguito l’esempio nel 1975. Questo mi porta a concludere che Wikipedia con “di lunga data” vuol dire 46 anni o 44 anni. In termini di storia umana, 44/46 anni è più simile a istantaneo e difficilmente “di lunga data”. C’è anche il problema del COME e PERCHÈ queste due associazioni hanno deciso di “de-patologizzare” l’omosessualità. Lo accennerò più tardi, e per il momento dirò semplicemente che dichiarare che una patologia d’ora in poi deve essere considerata “normale” per mezzo di un voto, è difficilmente scientifico.
Successivamente, la dichiarazione succitata pone la domanda su cosa sia “l’omosessualità di per sé” (al contrario dell’omosessualità “non di per sé”, suppongo?). L’intento qui è chiaro: decretare che qualsiasi co-morbosità (depressione, suicidio, abuso di sostanze, violenza, ecc.) possa essere identificata nell’omosessualità verrà sempre spiegata come non inerente all’omosessualità in sé. Questo è solo un altro grossolano trucchetto per sopprimere ogni discussione sull’omosessualità nel mondo reale (al contrario dei manuali del tipo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali).
Poi c’è la nozione di “variazione normale e positiva dell’orientamento sessuale umano” che, naturalmente, pone la domanda su ciò che si qualificherebbe come una “variazione anormale e negativa della sessualità umana”. E a quelli che direbbero che sono stupido, vorrei sottolineare che mentre negli anni ‘70 il problema era “solo” l’omosessualità, oggi viviamo nella società LGBTQIAPK [in inglese] e che alcuni aggiungono addirittura un minaccioso segno + alla fine di questa abbreviazione (LGBTQIAPK+) solo per essere veramente e totalmente “inclusivi”. Ed ecco l’errore ovvio: poiché l’omosessualità è una “variazione normale e positiva dell’orientamento sessuale umano”, allora questo deve valere anche per l’intera “costellazione” LGBTQIAPK+. Sottopongo che, a meno che il vostro QI non sia al di sotto della temperatura ambiente, dovete sicuramente rendervi conto che ciò di cui ci stiamo occupando qui è un tana libera tutti in cui ogni variazione della sessualità umana [in inglese] viene dichiarata “normale e positiva”. Come volevasi dimostrare (tecnicamente, questo sarebbe un errore sillogistico [in inglese]).
A proposito: vi siete mai chiesti che cosa significhi quel piccolo segno “+” alla fine di LGBTQIAPK+? La risposta dipende da chi lo chiedete, ovviamente, ma se lo chiedete a Facebook nel Regno Unito, comprende non meno di 71 (SETTANTUNO!!) generi [in inglese] (non sono sicuro che FB creda che gli utenti del Regno Unito abbiano bisogno di più opzioni rispetto agli utenti non britannici…?). Ne viene fuori che questo piccolo “+” è molto più grande del resto dell’acronimo ufficiale 🙂 E, solo per ridacchiare, l’acronimo completo (i 10 originari più i nuovi 71) dovrebbe assomigliare a questo:
AAAAAABBCCCCCCCCCCFFFFGGGGGGGHIIIIIKLMMMMMMMNNNOPPPQTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT+ (sì, ho aggiunto di nuovo il “+” obbligatorio alla fine in modo da essere veramente “inclusivo” se questa lista dovesse crescere in futuro (il che, senza dubbio, lo farà!)).
E chiunque non abbocchi a questo errore è, ancora una volta per definizione, un “hater” e, come ben sapete, “gli hater odieranno”, giusto? E se non è un hater, allora è perlomeno un omosessuale represso.
Finora, vi piace come ambiente intellettuale?
Sono sicuro di no. In effetti, lo detesto, principalmente perché schiaccia la libertà.
Quindi procederò col discutere di questo argomento senza alcun riguardo per la doxa politicamente corretta, che sembra aver preso il controllo dell’intero mondo occidentale. Se pensate che questo mi renda un “hater” (o un omosessuale in profonda negazione) potete smettere di leggere ora, poiché tutto ciò che segue potrebbe essere sintetizzato dall’unica parola “psicocrimine”, che mi renderebbe uno psicocriminale.
[Nota a margine: da quando ho iniziato a scrivere sul blog, circa un decennio fa, ho davvero fatto incazzare un sacco di persone che mi hanno accusato di una lista infinita di “crimini” ideologici che vanno dall’essere un Comunista, all’essere un antisemita, un Ebreo (o amante degli Ebrei), un Musulmano, un Nazista, un agente della CIA/MI6/Mossad, un agente Putin, un agente dell’FSB (volevano dire SVR, ma non ne sapevano tanto) e persino (il mio preferito!) un “Traditore della Razza Bianca”. Francamente, i miei detrattori più persistenti sono stati i papisti e i Nazisti, principalmente perché ho avuto il coraggio di dire loro che né il Papato né il Nazismo hanno alcuna trazione in Russia, e che la Russia non farà mai nulla per aumentare la loro popolarità o influenza in declino. La verità è che la Russia ha esattamente *zero* utilità per qualsiasi cosa anche lontanamente somigliante alla Destra Alternativa o ad altre teorie razziste (senza contare il Papato e la sua degenerazione terminale – sia essa l’Ultramontanismo o la persuasione Sedevacantista). I Sionisti hanno anche cercato di “consigliarmi” di cambiare il mio modo di usare l’espressione “Anglo-Sionista”, ma ci hanno rinunciato abbastanza rapidamente. Come hanno fatto i Papisti. I Nazisti si sono lamentati e lamentati del mio anti-nazismo (ero “ingiusto” nei confronti di Hitler e dei suoi sgherri, in teoria immensamente gentili e amanti della Russia!), ma alla fine si sono arresi. Il filosofo francese Alain Soral una volta dichiarò che (in Francia) la Lobby Omosessuale è ancora più potente in Francia della Lobby israeliana. Sospetto che ciò sia ancora più vero negli Stati Uniti, e non mi faccio illusioni sul tipo di reazioni che il mio articolo susciterà. Va bene. Davvero non mi interessa.]
La verità è che finché continueremo a usare i termini imposti dalla dittatura della correttezza politica, e finché non lasceremo incontrastati i numerosi presupposti della Lobby LGBTQIAPK+, moriremo di noia o, almeno, non capiremo mai la società in cui viviamo (o perché sta collassando).
Quindi prendiamo parte ad uno psicocrimine tanto necessario!
Per prima cosa, gettiamo via tutti i termini e le espressioni stupide e ambigue che ci vengono imposte dai dirigenti dell’Impero. Ad esempio, potremmo accettare di abbandonare il termine carico di valore “gay” e sostituirlo con un termine privo di valore “omosessuale” (beh, dato che omosessuale è privo di valore, gli attivisti omosessuali l’hanno dichiarato “offensivo” e richiedono che si usi solo “gay”, imponendo così un termine carico di valore al posto della designazione scientifica corretta). E se la Lobby LGBTQIAPK+ ci spaventa per averlo fatto, potremmo sempre dichiarare che d’ora in poi i “gay” [gai] saranno chiamati “sads”  [tristi] (principalmente sulla base di tutte le patologie e disfunzioni che tipicamente accompagnano l’omosessualità: la maggior parte degli psicologi e degli psichiatri sono piuttosto consapevoli di questa co-morbosità, ma parlarne sarebbe un errore che porrebbe fine alla loro carriera). In effetti, proviamo a fare un piccolo esperimento mentale.
Immaginiamo di organizzare un dibattito pubblico, un’assemblea comunale, se volete, sul tema dell’omosessualità. E a tale scopo, stabiliamo le seguenti regole:
  1. Gli omosessuali devono essere indicati come “tristi
  2. Coloro che si rifiutano di usare quel termine saranno immediatamente etichettati come “eterofobi” ed “eterosessuali repressi in profonda negazione”.
Quante persone pensate che accetterebbero?
Come vi sentireste se vi venisse detto che dovete soddisfare richieste così oltraggiose?
Bene, allora perché qualcuno dovrebbe aspettarci che accettiamo le stesse sciocchezze, ma al contrario?!
Eppure, nel 99,999% dei casi nei media occidentali e nei discorsi pubblici queste catene ideologiche sono presenti e quasi nessuno osa utilizzare una terminologia diversa.
[Nota a latere: i paralleli tra come la Lobby di Israele ha elaborato con attenzione il discorso pubblico sul Sionismo e Israele, e come la Lobby LGBTQIAPK+ sia riuscita a plasmare il discorso pubblico sull’omosessualità è sorprendente e per nulla casuale: per una serie di ragioni queste due lobby si sostengono fortemente l’un l’altra e imparano l’una dall’altra].
Pensate che questo “sia solo successo” e che questa nuova terminologia politicamente corretta rifletta una crescente comprensione e consapevolezza della questione da parte del pubblico in generale?
Ripensateci.
Ne viene fuori che c’è una cospirazione dietro questo, letteralmente. Guardate di persona:

Questo video dura 44 minuti e consiglio vivamente di guardarlo per due motivi fondamentali:
  • Vi fornirà un’analisi dettagliata di come la Lobby LGBTQIAPK+ abbia cospirato per usare la sua influenza per modellare la percezione pubblica dell’omosessualità in Occidente.
  • Vi darà una buona panoramica delle obiezioni della Russia all’ideologia e ai metodi della Lobby LGBTQIAPK+.
Infine, presumerò che coloro che andranno avanti a leggere avranno visto e capito le informazioni contenute in questo video e che questa informazione costituisce parte integrante della nostra discussione.
Successivamente, sfatiamo uno degli argomenti più stupidi utilizzati dalla Lobby LGBTQIAPK+
“Sono nato così!”
Quante volte avete sentito questo argomento totalmente privo di significato?
E, solo per paragone,
Quante volte avete sentito sfatare questo argomento senza senso?
E, solo per amore del paragone,
Quante volte hai sentito questo argomento senza senso ridimensionato?
Come molte delle balle della lobby LGBTQIAPK+, questa si basa su un presupposto forviante e cioè: con qualsiasi cosa tu nasca, è “naturale” e persino “buona”. Il problema è che questa stessa argomentazione può essere estesa ad ogni malattia mentale e anche ad ogni impulso criminale. E senza infilarsi in una battaglia infinita di numeri, io penso che possiamo concordare che, se circa l’1.2%-2.2% delle persone può nascere omosessuale e se i sociopatici sono il 3%-5% della popolazione, [entrambi i link in inglese] quindi la sociopatia sarebbe “naturale” come l’omosessualità. Potremmo di conseguenza dichiarare che la sociopatia è una “normale e positiva variazione della personalità”. Vorreste vivere in una società che dichiarasse questa cosa?
[inciso per i Cristiani: questa argomentazione è ancora più ridicola quando la sostengono persone che cercano di interpretare la parte dei Cristiani (diciamo, come queste persone [in inglese]). La verità è che la teologia patristica dogmatica è molto chiara sul dogma che la caduta dell’uomo ha non solo corrotto la natura umana perfetta e originale data da Dio, ma ha di fatto corrotto tutta la creazione: “Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato” (Romani, 5:12).
Il problema è che Agostino di Ippona in merito a questo si è allontanato dal “consensum patrum” [consenso dei padri] e ha dato la sua interpretazione sul dogma del peccato originale. Successivamente, Anselmo di Canterbury e, ancor più, Tommaso d’Aquino hanno ulteriormente e definitivamente corrotto il dogma del peccato originale e, di conseguenza, in Occidente la conoscenza della patristica originale di questo dogma si è persa (generalmente, la scolastica è stata il veleno che ha ucciso la cristianità occidentale e l’ha trasformata nell’abominio che vediamo tutti oggi). Mancando lo spazio, non posso proporre una discussione completa su questo dogma ma vi segnalo questo eccellente articolo su questo argomento (o, anche meglio, gli scritti originali di San Massimo il Confessore e di San Gregorio Palamas). Il punto qui è che la cristianità insegna senza ambiguità che ogni singolo essere umano (incluso Cristo stesso!) non nasce con la colpa individuale per il peccato di Adamo ed Eva ma con le conseguenze del loro peccato: una natura patologica, spirituale, psicologica e anche fisica, in cui la patologia e persino la morte sono sempre presenti e gravano ciascun singolo essere umano, non solo gli omosessuali. Da un punto di vista realmente cristiano, la nozione che ciò con cui siamo nati è per definizione dichiarato buono e naturale, è pura follia. Semmai, il presupposto è che è vero il contrario o, più precisamente, l’unico modo per un essere umano per recuperare la sua vera, perfetta, originale natura è di ricongiungersi con la Chiesa di Dio e con Dio stesso, in un processo noto come “Theosis” (leggete qui per una superba trattazione su questo termine), che comincia con il processo di pentimento e di rinuncia della volontà individuale. I cosiddetti “cristiani” in Occidente sembravano aver completamente rimosso le seguenti parole di San Paolo: “Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adùlteri, né gli effeminati, né i sodomiti (1 Corinzi 6:9). O questo o sottoscrivono la nozione assolutamente ed evidentemente stupida che Cristo stesso è stato un qualche tipo di hippie ben intenzionato, mentre il cattivo omofobo e livoroso San “Paolo” (queste persone non chiamano mai i santi come tali) ha alterato il messaggio originale di Cristo e ha creato invece una sorta di “religione paolina”. I fatti che 1) San Paolo era inizialmente un feroce persecutore dei Cristiani e che 2) San Paolo era circondato da persone che personalmente conosceva Cristo (incluso i 12 apostoli e i 70) e i suoi insegnamenti non portano queste semplici persone a realizzare che questi Cristiani conobbero personalmente Cristo.Questi cristiani non avrebbero mai permesso ad un ex persecutore dei cristiani di modificare gli insegnamenti di Cristo. Se San Paolo avesse cercato di introdurre un’eresia, sarebbe stato immediatamente condannato come tutti gli altri eretici nel corso dei secoli. Purtroppo, non viviamo più in una società cristiana ma in una società post-e-pseudo-cristiana, in cui anche i fondamenti del cristianesimo sono stati dimenticati, stravolti o entrambi].
L’argomento “io sono nato così” è sia infinitamente egoistico sia infinitamente disonesto. Ma è anche una potente dimostrazione di come la lobby LGBTQIAPK + non solo cerchi l’accettazione, ma anche che l’omosessualità “regolare” sia usata come una sorta di “porta del disturbo mentale”, utilizzato per forzare una lista molto più lunga di deviazioni sessuali (“parafilie”) sulle società occidentali, includendo anche la pedofilia (attraverso l’ebefilia e l’efebofilia). Non deve essere così, ma è così che la lobby LGBTQIAPK + usa questa argomentazione: è quindi legittimo segnalare tale uso e anche smascherarlo (questo è ciò che i fanatici del genere useranno per richiedere accettazione, approvazione e persino speciale protezione!).
Poi, sfatare la bufala che omosessualità e pedofilia sono fenomeni completamente diversi
Questo è un altro argomento di base ingannevole della Lobby LGBTQIAPK+. Non farò una lunga discussione storica su come il termine “pederasta” e “pederastia” siano stati universalmente usati in passato. Farò solo notare che il primo link dice che “pederasta” è “un uomo che desidera o si impegna in attività sessuali con un ragazzo” mentre il secondo definisce “pederastia” come “relazioni sessuali tra due maschi, specialmente quando uno loro è minorenne” (grassetto e corsivo aggiunta da me)! Vedete come tutto questo diventa rapidamente “spinoso”? Se non siete convinti, aggiungete semplicemente efebofilia, ebefilia e pedofilia al mix e guardate il disordine inestricabile che ottenete!
Sono fortunato a parlare 6 lingue e a comprenderne altre 3 abbastanza bene, e posso attestare che in molte altre lingue la parola politicamente scorretta per la radice di pedofilo e omosessuale è la stessa (es.: Russo: педераст, пидарас, пидор; Francese: pédale, pédé), il che ha senso, dal momento che la parola greca paiderastes significa letteralmente amante dei ragazzi.
Ora, non sto, ripeto, non sto dicendo che tutti gli omosessuali sono anche pedofili. Quello che sto dicendo è che, contrariamente alla propaganda della lobby LGBTQIAPK+, il confine tra queste due categorie è confuso e ambiguo, e che non è assolutamente chiaro come la propaganda della lobby LGBTQIAPK+ afferma di essere.
Ora dopo aver smascherato alcune (non tutte!) bufale della Lobby LGBTQIAPK+, proviamo a guardare ciò che sta realmente accadendo qui.
La verità? Ci viene fatto il lavaggio del cervello
Scioccati dal mio uso del termine “lavaggio del cervello”? Bene. Usate “condizionamento” o “addestramento” o qualsiasi altro termine preferiate purché riflettiate su quanto segue: c’è uno sforzo organizzato, ben finanziato e potente per convincervi di un certo numero di cose (molto controverse e discutibili). Non è una mia invenzione, e se il video che ho postato sopra non è stato sufficiente a convincervi, perché non fate una breve visita a questo sito, una tipica fonte della propaganda della Lobby LGBTQIAPK+ https://www.glaad.org e fate clic su “Informazioni”. Lì leggerete che lo scopo di questa organizzazione è “Condurre la conversazione. Dare forma alla narrativa dei media. Cambiare la cultura. Questo è GLAAD al lavoro”. Certo, GLAAD è solo una stella in una galassia molto più grande, e possiamo vedere quella galassia al lavoro letteralmente ovunque. Ecco un esempio eccellente di Google:

Google sta vendendo telefoni o sta promuovendo un programma?
Ora, se questo è il nuovo consenso in Occidente e se la gente è così, personalmente non ho obiezioni. A ciascuno il suo. Ma quando quell’ideologia non viene solo costretta al popolo russo ma usata anche nelle campagne politiche per screditare la Russia, allora ho un problema: non solo mi oppongo a questo specifico caso di lavaggio del cervello ideologico, mi oppongo alla nozione stessa che la gente in Occidente abbia un qualche tipo di diritto di imporre i propri cosiddetti “valori” ad altre persone. Per quanto mi riguarda, i vari sostenitori della fluidità di genere sono invitati ad aggiungere “Z” (per zoofilia) o “C” (per coprofagia) al loro acronimo preferito, ma non sono invitati ad imporlo agli altri o chiedere che il resto del pianeta lo approvi come una “variazione normale e positiva” della sessualità o della gastronomia umana.
E, infine, i politici occidentali stanno cercando di superarsi l’un l’altro come sostenitori entusiasti dell’omosessualità. Questo è solo un esempio tra molti altri:

Per lo meno, trovo la reazione russa a questo tipo di lavaggio del cervello piuttosto divertente, guardate voi stessi:
Traduzione: Donne in UE, USA e Russia
Ricevo anche conforto che ci siano ancora persone in Occidente che capiscono che questa campagna di propaganda fa parte di una vera “guerra contro gli uomini” [in inglese] che è già stata intrapresa da molti decenni. Ecco l’esempio di una signora che riduce in carne macinata tutta la “follia transgender”:

E poi c’è Paul Craig Roberts, davvero un uomo senza paura, che chiama le cose col proprio nome [in inglese].
In effetti, scommetterei che la maggior parte delle persone in Occidente sente almeno che qualcosa qui puzza davvero, ma che rimangono in silenzio per paura di essere accusati di qualche tipo di omofobia o, più precisamente, di una sorta di “LGBTQIAPK+fobia”.
A proposito, si possono fare anche un sacco di soldi col transgenderismo. La ricerca di Jennifer Bilek ha rilevato che:
“Uomini bianchi straordinariamente ricchi con un’influenza culturale enorme stanno finanziando la lobby dei transgender e varie organizzazioni transgender. Questi includono ma non si limitano a Jennifer Pritzker (un maschio che si identifica come transgender); George Soros; Martine Rothblatt (un uomo che si identifica come transgender e transumanista); Tim Gill (un omosessuale); Drummond Pike; Warren e Peter Buffett; Jon Stryker (un omosessuale); Mark Bonham (un omosessuale); e Ric Weiland (un omosessuale defunto la cui filantropia è ancora orientata agli LGBT). La maggior parte di questi miliardari finanzia la lobby e le organizzazioni transgender attraverso le proprie organizzazioni, comprese le corporazioni”.
Sottolinea inoltre che il tipo di somme coinvolte nella propaganda omosessuale/transgender è enorme:
Questi uomini e altri, comprese le compagnie farmaceutiche e il governo degli Stati Uniti, stanno inviando milioni di dollari a cause LGBT. Nel complesso, la spesa globale segnalata per gli LGBT è ora stimata in 424 milioni di dollari. Dal 2003 al 2013, i finanziamenti segnalati per le questioni transgender sono aumentati di oltre otto volte, con un aumento del triplo dei finanziamenti LGBTQ complessivi, che sono quadruplicati dal 2003 al 2012. Questo enorme picco di finanziamenti è avvenuto nello stesso periodo in cui il transgenderismo ha iniziato a prendere piede nella cultura americana.
Non posso garantire per le sue cifre, ma penso che sia ovvio oltre ogni ragionevole dubbio che la Lobby LGBTQIAPK+ ha immense somme di denaro per propagandare la sua agenda. So per certo che molte (tutte?) ambasciate americane stanno consegnando fondi per promuovere i “diritti degli omosessuali” in molti (la maggior parte?) paesi del nostro povero pianeta.
Questo è, a proposito, esattamente lo stesso caso dell’Europa: essere mentalmente handicappati è la nuova “moda” a quanto pare…
Gli uomini russi (e le donne russe!!) non vogliono avere nulla a che fare con quell’ideologia tossica, ed è per questo che il termine informale più usato per “eterosessuale” in Russia è “натурал”, che significa “naturale”, in opposizione al concetto di “гeй” (gay) – termine politicamente corretto – o uno dei termini meno politicamente corretti usati in Russia per gli omosessuali.
Per una tipica reazione russa tradizionale alla propaganda della lobby LGBTQIAPK+, vi rimanderò a Ruslan Ostashko (per una reazione tipicamente cecena, vedete cosa ha da dire Ramzan Kadyrov[entrambi in inglese] .
Al contrario, nell’Ucraina euro-compatibile e occupata dai Nazisti la realtà è, ovviamente, molto diversa:

Onestamente? Mi dispiace per i poveri Euro-Ucraini…
Quindi cosa sta succedendo davvero in Russia?
Non ci sono Gulag per gay?!
I ceceni non torturano i gay?
In realtà – no.
Sfatare le bugie LGBTQIAPK + delle Lobby circa la Russia
Affermare che gli omosessuali sono perseguitati dallo stato in Russia è una bugia che ogni persona (onesta) che sia mai stata in Russia può sfatare. Tuttavia, ciò che è vero è che lo stato russo e la maggioranza del popolo russo non accettano l’idea che l’omosessualità “è proprio come” l’amore eterosessuale. Si potrebbe dissentire con veemenza con questa idea, ma siete d’accordo che lo stato russo e la maggioranza del popolo russo non sono obbligati ad accettare i vostri valori più di quanto voi non avete l’obbligo di concordare con i loro valori? Successivamente, lo stato russo e la maggioranza della popolazione russa credono anche che i bambini debbano avere due genitori distinti per genere: una madre e un padre. Di nuovo, potreste disapprovare fermamente questa idea, ma siete d’accordo col fatto che lo stato russo e la maggioranza della popolazione russa non sono obbligati ad accettare i vostri valori, così come non avete l’obbligo di concordare con i loro valori? Infine, lo stato russo e la maggioranza dei russi credono che i bambini russi non dovrebbero essere esposti a nessuna propaganda omosessuale. Ancora una volta, potreste contrastare con veemenza questa idea, ma siete d’accordo che lo stato russo e la maggioranza del popolo russo non sono obbligati ad accettare i vostri valori più di quanto voi non abbiate l’obbligo di concordare con i loro valori?
Qualunque cosa possa essere, le leggi in Russia attualmente sostengono questo punto di vista della maggioranza russa. Quindi, la propaganda omosessuale diretta ai minori è illegale, e le coppie omosessuali non sono libere di adottare bambini. E, ultimo ma certamente non meno importante, la cosiddetta “sfilata del gay pride” è stata bandita in molte città russe, anche per i prossimi 100 anni a Mosca – qualcosa che appoggio con entusiasmo per le ragioni che ho delineato in questo articolo.
Ma per il resto, la Russia non ha leggi sulla sodomia in stile americano. La Russia non dice a nessuno cosa può/non può o dovrebbe/non dovrebbe fare nella privacy della sua camera da letto e, in effetti, gli omosessuali hanno i loro club, bar, siti web, organizzazioni, riviste e praticamente tutto il resto di cui godono i russi (siano essi “naturali” o non).
La genitorialità russa riassunta in un quadro
Ecco cosa sta succedendo qui: gli omosessuali militanti sono lontani dall’essere contenti dell’“inclusione”, della “non discriminazione” o altre cose lodevoli che sostengono di rappresentare. No, quello che vogliono è una sequenza in due fasi:
1. Dichiarare come assiomatico e ovvio che l’omosessualità “è proprio come” l’eterosessualità, e poi
2. Dichiarare che l’omosessualità è ormai una norma accettata
È così semplice, eppure così importante: la Russia rifiuta categoricamente di porre un segno “uguale” tra i concetti di omosessualità ed eterosessualità. Infatti, la cultura russa (laica, Ortodossa o Islamica) ama sottolineare ed enfatizzare le differenze tra i generi ed esalta la mascolinità negli uomini e la femminilità nelle donne. In altre parole, i russi respingono non solo gli uomini macho come Neanderthal, ma anche i cosiddetti “effeminati” occidentali. Allo stesso modo, i russi respingono le femministe che odiano gli uomini tanto quanto rifiutano le pupe senza cervello à la ragazza pompon. Se fossi davvero crudele vi suggerirei di confrontare (aspetto e mentalità!) le portavoce russe con le loro controparti della Casa Bianca o del Dipartimento di Stato: questo dice davvero tutto.
C’è qualcos’altro che ho menzionato sopra che voglio toccare rapidamente: l’ostilità maschile nei confronti degli omosessuali.
Mettendo da parte il tipo di teppisti degenerati che sentono il bisogno di picchiare qualcuno più debole di loro, credo che l’omosessualità come concetto e il sesso omosessuale come attività siano naturalmente ripugnante per molti, forse per la maggior parte, degli uomini. Non intendo dire che la maggior parte degli uomini sono dei teppisti degenerati che picchiano chiunque di più debole che trovano, ma ho osservato per tutta la vita che la maggior parte degli uomini sembra avere almeno un certo grado di repulsione nei confronti dell’omosessualità. Potrei andare avanti e dire che questi uomini “non possono farci niente” e che sono “nati in quel modo”, ma sarebbe stato troppo facile. Cercherò invece una spiegazione per questo.
E quando gli Anglosionisti hanno avuto il coraggio di accusare la Russia di dopare i propri atleti, la blogosfera russa ha subito reagito con questo tipo di demotivatore – “Chi vi sembra dopata fra le due?”.
Credo che la repulsione verso l’omosessualità sia una variazione normale e positiva della psiche maschile sana, sviluppata per rafforzare il potenziale riproduttivo di qualsiasi popolazione. Sì, non è popolare dirlo, e gli omosessuali fanno di tutto per offuscare ciò (per mezzo delle adozioni e della propaganda, soprattutto), ma l’omosessualità è totalmente sterile. Quindi deve esserci una potente pressione selettiva naturale non solo perché gli uomini non si impegnino in comportamenti omosessuali, ma anche perché gli uomini si rendano conto istintivamente che “qualcosa non va bene” con l’omosessualità. Questa sensazione istintiva non dovrebbe essere usata come giustificazione per la violenza (non più di quanto l’attrazione sessuale non possa giustificare lo stupro, o l’irritazione giustifichi l’omicidio), ma spiega la prevalenza della repulsione eterosessuale per tutte le cose “omo” (almeno nei maschi; anche molte/la maggior parte delle donne sembra respingere l’omosessualità (maschile e femminile), ma il sentimento sembra essere meno forte che negli uomini e non porta all’aggressività).
La vera domanda è che cosa fare con questo tipo di repulsione?
La risposta dipende dalla tua cultura, religione e visione del mondo.
Anche nell’Occidente post-Cristiano, molte persone conoscono il detto “ama il peccatore, odia il peccato” o qualche sua variazione. Questo punto di vista ha una base scritturale molto solida. Questo approccio, a proposito, ha senso se l’omosessualità ha le sue radici nella natura o nell’educazione. Di fatto, da un punto di vista strettamente Cristiano, il comportamento omosessuale non è peggiore di nessun tipo di immoralità sessuale. Questo ha senso in quanto la parola “peccato” in origine significa “perdere l’obiettivo” o, più liberamente, “non riuscire a raggiungere il tuo pieno potenziale”. Ci sono stati tentativi nella storia di classificare e ordinare i peccati in base alla loro gravità. Questo, ancora, è un atteggiamento tipicamente scolastico. I Padri, al contrario, cercarono di sviluppare un’antropologia dogmatica completa che comprendesse veramente gli sforzi di ogni essere umano per raggiungere il suo pieno potenziale (theosis) e mettesse in guardia sulle conseguenze del non averlo fatto. Quindi “peccare” non fa incazzare un vecchio barbuto seduto su una nuvola circondato da angeli in sovrappeso che suonano l’arpa, ma ti rende incapace di realizzare il tuo pieno potenziale. In un tale contesto, “odiare il peccatore” non ha alcun senso mentre “odiare il peccato” è abbastanza logico. Soprattutto da quando i Padri credono che l’unica Chiesa di Cristo sia un “ospedale per i peccatori” in cui tutti i peccatori sono i benvenuti, e dove ottengono la medicina spirituale necessaria per raggiungere il loro pieno potenziale come esseri umani.
Da un punto di vista laico, ci sono davvero solo tre opzioni che ho delineato in passato [in inglese]:
  1. dichiarare che solo una forma specifica di sessualità è “normale”
  2. discriminare arbitrariamente tra varie forme di sessualità senza basi logiche.
  3. dichiarare che ogni forma di sessualità è “normale”
I paesi più sviluppati hanno optato per la seconda opzione, facendo una lista completamente arbitraria, illogica e assurda di comportamenti sessuali “normali” e “non patologici”. A proposito, lo stesso stupido approccio è stato usato nel trattare le pratiche sessuali tra adulti consenzienti (le cosiddette “leggi sulla sodomia”) o la codificazione di un’età legale del consenso sessuale. Anche un rapido sguardo a queste leggi mostra chiaramente che esse non sono basate su nient’altro che un espediente politico: non hanno assolutamente *nessun* senso logico.
La maggior parte delle religioni e delle società tradizionali hanno optato per l’opzione n. 1. I laici moderni inizialmente si sono spinti verso la n. 2, ma stanno gradualmente cedendo alla pressione della lobby LGBTQIAPK+ perché accettino la n. 3.
Conclusione: questa discussione è lungi dall’essere finita, e non sarà nemmeno soppressa
Come ho detto all’inizio, il tema dell’omosessualità è controverso. È anche affascinante su molti livelli (biologico, psicologico, etico, morale, religioso, medico, sociale, ecc.). Le principali religioni hanno sviluppato nei secoli la loro “risposta” a questo fenomeno, ma oggi la maggior parte del nostro pianeta vive in un ambiente laico, a volte anche ateo, in cui le religioni hanno perso molto della loro trazione, specialmente nelle società corrotte da secoli di imperialismo occidentale (aggravato dalla bizzarra fobia – sì fobia – i Cristiani Latini hanno per tutto ciò che riguarda sesso – da qui i loro sacerdoti dall’aspetto effeminato e rasati, che indossano merletti (almeno i “tradizionalisti”!), cantano con un voce effeminata e pensano che questo rappresenti una vera tradizione Cristiana!). Volete vedere come erano i Cristiani originari? Guardate qualsiasi icona Ortodossa tradizionale e lo vedrete da voi. O visitate un vero monastero Ortodosso. Vedrete immediatamente la differenza, lo grantisco!
Per la maggior parte delle persone – religiose o meno – questo argomento dovrebbe rimanere un argomento che può essere liberamente discusso in un ambiente intellettuale e ideologico che non pone immediatamente l’etichetta di “hater” ad ogni persona che osi dissentire dal dogma ufficialmente imposto. La vera ricerca scientifica (al contrario dei voti ideologici delle associazioni professionali) dovrebbe essere incoraggiata e regolarmente rivista.
In termini politici, il tema dell’omosessualità è solo uno tra molti altri a cui è stata data una Sola e Unica Narrativa Ufficialmente Politicamente Corretta dai leader Anglo-Sionisti dell’Impero. Altre narrazioni ufficialmente “dogmatizzate” includono la verità sull’attentato dell’11 Settembre, la verità sul cosiddetto “Olocausto”, la verità sul Sionismo e Israele o la verità sul Cristianesimo Latino (ce ne sono molte altre, ovviamente). Questi sono tutti argomenti in cui il dissenso è totalmente tabù e i dissidenti vengono liquidati insieme a uno o tutti i loro argomenti.
Se vogliamo davvero difendere la libertà nella sua essenza più fondamentale, non possiamo accettare di essere radunati nelle gabbie intellettuali del discorso politico “autorizzato”. Tutte le lobby che cercano incessantemente di ridurre al silenzio il dissenso e imporre le loro opinioni e il loro programma a noi dovrebbero essere chiaramente identificate e denunciate come un pericolo per tutta l’umanità. Non vedo alcun motivo per fare un’eccezione per la lobby
AAAAAABBCCCCCCCCCCFFFFFFGGGGGGGHIIIIIKLMMMMMMMNNNOPPPQTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTW +
indipendentemente da quante lettere verranno aggiunte a questo acronimo in futuro.
The Saker
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Articolo del Saker pubblicato su The Saker.is il 12.7.2019
Traduzione in italiano a cura di Sascha, Raffaele ed Elvia per SakerItalia

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