Sinisa Mihajlovic sabato ha annunciato di avere una leucemia acuta. L'allenatore del Bologna, molto emozionato davanti ai giornalisti, ha dimostrato di essere molto forte:
Sinisa: "È stata una botta, ho pianto ma sono pronto"...
Il mondo del calcio è sotto shock: Sinisa Mihajlovic ha annunciato di avere una leucemia acuta. L'allenatore del Bologna, quasi in lacrime davanti a molti giornalisti, ha dimostrato di essere molto forte: "Affronto la malattia a testa alta e sono sicuro di vincerla. Giocherò come ho sempre fatto per vincere. È stata una bella botta, ma sono pronto". Al suo fianco Walter Sabatini: "Resta il nostro allenatore".
Sinisa Mihajlovic ha dimostrato ancora una volta di avere carattere da vendere. Il tecnico si è messo a nudo davanti ai giornalisti, davanti al mondo, e ha raccontato tutto: "Sì, sono incazzato ma nella vita nessuno mi ha regalato nulla. Ho dovuto sempre combattere e lo farò anche questa volta".
Giorni difficili, molto difficili, passati in casa: "È stata una bella botta, sono dovuto stare chiuso in camera per piangere e riflettere. Ho ricevuto tantissimi messaggi e chiamate, mi scuso con quelli a cui non ho risposto. Ora posso affrontare la malattia a testa alta".
Momenti di commozione ce ne sono stati, ma il tecnico del Bologna ha dimostrato tutta la sua grinta: "Sono qui per combattere, è iniziato tutto cinque giorni fa. Ho dovuto inventare di avere la febbre per non far preoccupare mia moglie. Ho fatto gli esami alle 15 e alle 21 ho avuto la risposta: leucemia acuta".
Poi l'appello: "Non dovete sentirvi invincibili, la prevenzione può salvarci la vita. Per fortuna ho scoperto ora la malattia e posso batterla. La batterò come ho sempre fatto". Serve l'aiuto di tutti: "Ho chiesto ai miei ragazzi di starmi vicino, continuerò ad allenare ma ho bisogno di tutti". Forza Sinisa, forza mister. Siamo tutti con te.
Giorni difficili, molto difficili, passati in casa: "È stata una bella botta, sono dovuto stare chiuso in camera per piangere e riflettere. Ho ricevuto tantissimi messaggi e chiamate, mi scuso con quelli a cui non ho risposto. Ora posso affrontare la malattia a testa alta".
Momenti di commozione ce ne sono stati, ma il tecnico del Bologna ha dimostrato tutta la sua grinta: "Sono qui per combattere, è iniziato tutto cinque giorni fa. Ho dovuto inventare di avere la febbre per non far preoccupare mia moglie. Ho fatto gli esami alle 15 e alle 21 ho avuto la risposta: leucemia acuta".
Poi l'appello: "Non dovete sentirvi invincibili, la prevenzione può salvarci la vita. Per fortuna ho scoperto ora la malattia e posso batterla. La batterò come ho sempre fatto". Serve l'aiuto di tutti: "Ho chiesto ai miei ragazzi di starmi vicino, continuerò ad allenare ma ho bisogno di tutti". Forza Sinisa, forza mister. Siamo tutti con te.
LE PAROLE
Il dirigente Walter Sabatini prende la parola: "Il mister ha avuto molto coraggio per parlare della sua situazione di salute. Noi gli siamo vicini, tutta la società è con lui. È il nostro conduttore e gli vogliamo bene: sconfiggerà questa malattia. Noi andremo avanti con lui, l'allenatore del Bologna sarà Sinisa. Non è una cosa umanitaria, ma una questione tecnica: è il milgiore anche non al 100%".
Sinisa Mihajlovic: "Ho chiesto riservatezza a tutti voi, volevo essere il primo a dare la notizia. Non tutti mi hanno rispettato per vendere 100-200 copie di giornale hanno rovinato un'amicizia di 20 anni. Mi dispiace molto per questo. Ho fatto diversi esami e abbiamo scoperto delle anomalie: vi dico tutto per essere chiaro, voi rispettate la mia privacy. Non sono partito per il ritiro perché avevo la febbre e dovevo farlo credere a mia moglie. Ho fatto ulteriori esami alle 3 e alle 9 ho scoperto i risultati: ho la leucemia. Ho preso una bella botta e sono stato due giorni chiuso in camera a riflettere e piangere. Affronto la malattia a testa alta, la malattia è aggressiva ma la vincerò. Giocherò per vincere, non per perdere: dobbiamo fare gol e non prenderli. Questa sfida la vincerò, la vincerò per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene che sono parecchi. Io stavo bene e ho ricevuto 500-600 messaggi e chiamate: voglio chiedere scusa a tutti quelli a cui non ho risposto, volevo stare con me stesso. Ora affronto con serenità e coraggio questa sfida. Voglio ringraziare tutto il Bologna, dal presidente al magazziniere: ho detto ai giocatori che questa sfida la vinco, ma ho bisogno di aiuto. Ho pianto molto per i messaggi, ma non devo fare pena a nessuno: io non faccio pena a nessuno. Mi sono emozionato. Il 28 febbraio ho fatto gli esami ed erano tutti normali, fino a maggio mi sono allenato. Non avevo nessun sintomo. Se non avessimo fatto ulteriori esami sarebbe andato avanti tutto come prima. La prevenzione è importante. Non dobbiamo pensare di essere invincibili. È stata una botta tremenda e ora la speranza è quella di averla scoperta in tempo. Devo combattere la malattia perché non è solo un incubo. State sereni che questa la vinco come vinco sempre e dopo averla vinta sarò un uomo più maturo. Nella vita nessuno mi ha mai regalato nulla".
Il dottore Gianni Nanni fa chiarezza: "È un problema che è nato prima del ritiro. Abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di questa patologia e ne abbiamo avuto la conferma il giorno dopo con l'esame del midollo. Si tratta di una leucemia acuta. Abbiamo avuto la diagnosi nell'arco di cinque giorni. Si può guarare completamente dalla leucemia e possiamo parlare di futuro. Può continuare ad allenare anche se a volte sarà lontano dalla squadra per le cure. Sinisa non ha alcun sintomo, la febbre è stata una bugia. Cercavamo uno strappo muscolare e abbiamo trovato la leucemia. Sarà ricoverato martedì per le terapie. Siamo in ottime mani e ne sono veramente convinto. Il mister deve continuare la sua attività da allenatore. Non sappiamo quanto tempo durerà: non sappiamo ancora il tipo di leucemia. Speriamo sia un percorso corto, ma arriveremo in fondo".
Sinisa Mihajlovic: "Ho chiesto riservatezza a tutti voi, volevo essere il primo a dare la notizia. Non tutti mi hanno rispettato per vendere 100-200 copie di giornale hanno rovinato un'amicizia di 20 anni. Mi dispiace molto per questo. Ho fatto diversi esami e abbiamo scoperto delle anomalie: vi dico tutto per essere chiaro, voi rispettate la mia privacy. Non sono partito per il ritiro perché avevo la febbre e dovevo farlo credere a mia moglie. Ho fatto ulteriori esami alle 3 e alle 9 ho scoperto i risultati: ho la leucemia. Ho preso una bella botta e sono stato due giorni chiuso in camera a riflettere e piangere. Affronto la malattia a testa alta, la malattia è aggressiva ma la vincerò. Giocherò per vincere, non per perdere: dobbiamo fare gol e non prenderli. Questa sfida la vincerò, la vincerò per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene che sono parecchi. Io stavo bene e ho ricevuto 500-600 messaggi e chiamate: voglio chiedere scusa a tutti quelli a cui non ho risposto, volevo stare con me stesso. Ora affronto con serenità e coraggio questa sfida. Voglio ringraziare tutto il Bologna, dal presidente al magazziniere: ho detto ai giocatori che questa sfida la vinco, ma ho bisogno di aiuto. Ho pianto molto per i messaggi, ma non devo fare pena a nessuno: io non faccio pena a nessuno. Mi sono emozionato. Il 28 febbraio ho fatto gli esami ed erano tutti normali, fino a maggio mi sono allenato. Non avevo nessun sintomo. Se non avessimo fatto ulteriori esami sarebbe andato avanti tutto come prima. La prevenzione è importante. Non dobbiamo pensare di essere invincibili. È stata una botta tremenda e ora la speranza è quella di averla scoperta in tempo. Devo combattere la malattia perché non è solo un incubo. State sereni che questa la vinco come vinco sempre e dopo averla vinta sarò un uomo più maturo. Nella vita nessuno mi ha mai regalato nulla".
Il dottore Gianni Nanni fa chiarezza: "È un problema che è nato prima del ritiro. Abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di questa patologia e ne abbiamo avuto la conferma il giorno dopo con l'esame del midollo. Si tratta di una leucemia acuta. Abbiamo avuto la diagnosi nell'arco di cinque giorni. Si può guarare completamente dalla leucemia e possiamo parlare di futuro. Può continuare ad allenare anche se a volte sarà lontano dalla squadra per le cure. Sinisa non ha alcun sintomo, la febbre è stata una bugia. Cercavamo uno strappo muscolare e abbiamo trovato la leucemia. Sarà ricoverato martedì per le terapie. Siamo in ottime mani e ne sono veramente convinto. Il mister deve continuare la sua attività da allenatore. Non sappiamo quanto tempo durerà: non sappiamo ancora il tipo di leucemia. Speriamo sia un percorso corto, ma arriveremo in fondo".
I TIFOSI: "SINISA NON MOLLARE, BOLOGNA E' CON TE"
"Sinisa non mollare, Bologna è con te". E' questo il testo di uno striscione affisso dai tifosi rossoblù, rivolto a Sinisa Mihajlovic, all'esterno del centro sportivo del Bologna a Casteldebole in attesa della conferenza stampa nella quale il tecnico farà il punto sulle sue condizioni di salute vista l'assenza dal ritiro della squadra in Trentino.
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