ULTIM'ORA Venezuela, la confessione video del terrorista García Palomo: "Golpe militare previsto il 30 gennaio o 3 febbraio preparato con Colombia e Usa"-
Colombia e Stati Uniti hanno sostenuto le azioni terroristiche di Oswaldo Valentín García Palomo, implicato in un colpo di Stato contro il governo costituzionale del presidente Nicolás Maduro. Questo è quanto ha denunciato il vicepresidente per la Comunicazione, il Turismo e la Cultura e iministro per la Comunicazione e l’Informazione, Jorge Rodríguez in conferenza stampa giovedì 7 febbraio.
Secondo Jorge Rodríguez il governo venezuelano ha sventato un tentativo di colpo di stato contro il presidente Nicolás Maduro, in programma a fine gennaio o agli inizi di febbraio 2019.
Secondo il ministro, il colpo di stato doveva essere guidato dal colonnello in pensione Valentin Garcia Oswaldo Palomo, catturato però il 30 gennaio dalle forze di sicurezza venezuelane dopo avergli fatto credere che "i militari erano pronti a sollevarsi"
Rodriguez ha riferito che il colpo di stato era previsto per giovedì 31 gennaio o domenica 3 febbraio.
Secondo il ministro, le forze di sicurezza venezuelane hanno seguito l'evolversi del golpe, facilitato l'ingresso di García Palomo in territorio venezuelano, fornendogli anche un veicolo del Servizio di Intelligence Bolivariana (Sebin). In quel momento è arrivata la cattura...
"Abbiamo trovato il sig. Garcia Palomo con tutte le squadre, bracciali, armi, documenti falsi, tra le altre cose," haproseguito il ministo che ha sottolineato come il militare in pensione abbia ammesso che "aveva 3 giorni di tempo per eseguire il colpo di stato."
Il funzionario ha sottolineato che alcuni "rappresentanti della destra" come il presidente della Colombia, Iván Duque; il giornalista Fernando del Rincon e politici venezuelani come Julio Borges e Maria Corina Machado erano a conoscenza che Garcia Palomo "sarebbe arrivato in Venezuela negli ultimi giorni di gennaio per il colpo di stato militare perpetrato".
Secondo Jorge Rodríguez il governo venezuelano ha sventato un tentativo di colpo di stato contro il presidente Nicolás Maduro, in programma a fine gennaio o agli inizi di febbraio 2019.
Secondo il ministro, il colpo di stato doveva essere guidato dal colonnello in pensione Valentin Garcia Oswaldo Palomo, catturato però il 30 gennaio dalle forze di sicurezza venezuelane dopo avergli fatto credere che "i militari erano pronti a sollevarsi"
Rodriguez ha riferito che il colpo di stato era previsto per giovedì 31 gennaio o domenica 3 febbraio.
Secondo il ministro, le forze di sicurezza venezuelane hanno seguito l'evolversi del golpe, facilitato l'ingresso di García Palomo in territorio venezuelano, fornendogli anche un veicolo del Servizio di Intelligence Bolivariana (Sebin). In quel momento è arrivata la cattura...
"Abbiamo trovato il sig. Garcia Palomo con tutte le squadre, bracciali, armi, documenti falsi, tra le altre cose," haproseguito il ministo che ha sottolineato come il militare in pensione abbia ammesso che "aveva 3 giorni di tempo per eseguire il colpo di stato."
Il funzionario ha sottolineato che alcuni "rappresentanti della destra" come il presidente della Colombia, Iván Duque; il giornalista Fernando del Rincon e politici venezuelani come Julio Borges e Maria Corina Machado erano a conoscenza che Garcia Palomo "sarebbe arrivato in Venezuela negli ultimi giorni di gennaio per il colpo di stato militare perpetrato".
La sua denuncia è arriva da palazzo Miraflores, a Caracas, dove Rodriguez ha indicato che Garcia Palomo, catturato, ha rilasciato numerose dichiarazioni e in considerazione della gravità delle sue confessioni, per la sicurezza dello Stato la procura della repubblica ha deciso di mostrare ai media le sue confessioni.
Il golpista conferma, inoltre, come in Venezuela sia in atto da tempo una strategia golpista dove alla regia siede il governo di Washington a dirigere i vari burattini dell’opposizione venezuelana. Da notare come la prima parte del golpe, l'auto-pronunciamento del 24 gennaio dopo l'ordine di Mike Pence il giorno prima, prevedeva una presa violenta del palazzo presidenziale il 30 gennaio o il 3 febbraio. La lealtà delle forze armate bolivariane lo ha impedito.
Qui la conferenza di Jorge Rodríguez:
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