Una relazione tecnica sulle questioni costituzionali e il diritto internazionale del
Parlamento tedesco (Bundestag) ha messo in guardia il governo di Angela Merkel per
il sostegno dato a Juan Guaidó per il solo fatto di essersi autoproclamato
"presidente di transizione" in Venezuela.
La decisione di riconoscere Guaidó potrebbe essere interpretata come un'interferenza
negli affari interni di un altro paese, hanno affermato gli esperti del Parlamento tedesco.
Il riconoscimento internazionale di Guaidó solleva interrogativi sulla sua legittimità
basata sul diritto internazionale, secondo il rapporto al quale l'agenzia tedesca
DPA ha avuto accesso.
"Il semplice riconoscimento da parte del nuovo governo non implica legittimità", ha
avvertito il cosiddetto servizio scientifico del parlamento tedesco. Il
riconoscimento non dovrebbe essere dato in anticipo, ha aggiunto....
Il rapporto ricorda che, per il diritto internazionale, è pertinente la questione se
il presidente abbia imposto la sua autorità in modo permanente.
Secondo il parere, emesso su richiesta del gruppo parlamentare del partito di
opposizione Die Linke (La Sinistra), ci sono "motivi forti per credere" che il
riconoscimento di Guaidó significhi ingerenza negli affari interni del paese.
Il deputato di Die Linke Andrej Hunko ha dichiarato che "è ovvio" che Guaidó
attualmente non ha alcun potere reale in Venezuela.
"Riconoscerlo come presidente significherebbe commettere un atto
irresponsabile che aggraverebbe ulteriormente il conflitto", ha detto, aggiungendo
che nel paese sudamericano c'è il pericolo di una guerra civile o di un intervento militare.
"Il governo tedesco avrebbe potuto mediare", ma ha sprecato questa opportunità
riconoscendo Guaidó come presidente ad interim, si è lamentato.
Fonte: America XXI
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