Pochi italiani sanno esattamente quanti soldi vengono regalati dallo Stato alla Chiesa Cattolica grazie al meccanismo dell’otto per mille (abbreviato in 8xmille). Si tratta della quota di Irpef che lo Stato italiano distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra se stesso e le confessioni religiose che hanno stipulato un’intesaL’8xmille è stato introdotto dall’articolo 47 della legge n. 222 il 20 maggio 1985, durante il primo governo Craxi; lo stesso che – il 18 febbraio del 1984 – aveva firmato l’accordo noto come “Craxi-Casaroli” (quest’ultimo, all’epoca, segretario di Stato Vaticano). Un accordo che aveva abolito la congrua (lo stipendio pagato dallo Stato ai preti), sostituendola con  l’autofinanziamento da parte dei fedeli grazie al meccanismo dell’8xmille.