martedì 28 maggio 2013

Scandalo trans, Piero Marrazzo in tribunale: ...."mi richiamò(solo) Berlusconi, mi volle tranquillizzare''.


 PS: ..."Poi, dopo forse un giorno, mi richiamò Berlusconi affermando che il video era stato sequestrato dai Ros e che tutto era andato bene.
Fatti personali, ...tranquillizzato "solo" dall'ineleggibile Silvio Berlusconi seppur in veste di primo Ministro!....alla faccia dei denigratori.....!
umberto marabese
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L'ex governatore del Lazio parla al processo contro i quattro carabinieri accusati di aver organizzato un ricatto ai suoi danni: "Contro di me una campagna mediatica diffamatoria".
15:01 - "I quattro anni trascorsi sono stati molto difficili, è stata colpita la mia famiglia e la mia dignità personale e professionale". A parlare è l'ex governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, sentito per la prima volta come testimone nel processo per lo scandalo trans: imputati sono quattro carabinieri accusati di aver organizzato un ricatto ai suoi danni.Marrazzo, parlando come testimone al processo, ha spiegato che questa vicenda lo ha portato "a separarsi dalla moglie. Mi sono dimesso dall'incarico di governatore del Lazio, era giusto fare così e sono tornato a non fare il mio lavoro".....
Per il giornalista Rai questo fatto gli ha "provocato dolore anche per colpa di una campagna mediatica micidiale, molto aggressiva e diffamatoria, che ha fornito spesso alla pubblica opinione notizie non vere".
"Mai portato trans in Regione" - L'ex presidente della regione Lazio ha ammesso di avere avuto ''negli anni passati sporadici incontri con transessuali, se ne contano sulle dita di una mano, qualche volta si è consumata della cocaina che non portavo certo io. Non ho mai usato l'auto di servizio per questo tipo di incontri nè ho mai portato trans negli uffici della Regione''.
"Di quel video mi parlò Berlusconi" - ''Appresi del video quando dopo alcuni giorni mi chiamò l'allora premier Silvio Berlusconi per dirmi che un direttore del gruppo Mondadori, credo si tratti di Alfonso Signorini, aveva visto un video che mi riguardava e che era inutilizzabile perché non si capiva bene'', ricorda  Marazzo. ''Berlusconi - prosegue Marrazzo - mi disse che ce lo aveva un'agenzia di Milano e mi diede un numero al quale telefonai successivamente. Mi rispose una donna, mi confermò di averlo. Le risposi che mi sarei attivato per mandare qualcuno di mia fiducia a vederlo. Poi, dopo forse un giorno, mi richiamò Berlusconi affermando che il video era stato sequestrato dai Ros e che tutto era andato bene. Mi volle tranquillizzare''. L'ex governatore ha aggiunto che ''quando fui sentito in procura, ebbi modo di vedere quel video, era girato in modo farraginoso e forse sottoposto a un montaggio. Oggi questa storia mi appare tutta più logica: quei carabinieri mi impedirono di lasciare la casa di Natali perché stavano girando un video''.

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