mercoledì 22 maggio 2013

«I massoni più potenti? Napolitano e Draghi»


Un banchiere legato al Vaticano spiega in un libro come la crisi economica sia voluta e alimentata da potenti lobby massoniche. Obiettivo: il controllo degli Stati nazionali.
 di Franco Fracassi.

«La grave congiuntura attuale rappresenta una crisi senza precedenti. Già il crac del 2008 ha messo in evidenza la debolezza del sistema finanziario internazionale. L'Europa è sotto attacco. La si preferisce divisa, con monete deboli. Si sono gettate le premesse per la creazione di un nuovo ordine mondiale». Parola di un banchiere, che ha chiesto di restare anonimo, che per una vita ha lavorato al Banco di Santo Spirito, istituto legatissimo alle finanze vaticane, di cui lo Ior detiene una partecipazione. Nel 1989 il Banco è confluito nella Cassa di Risparmio di Roma con cui, assieme al Banco di Roma, nel 1992 fonderà la Banca di Roma, oggi parte del gruppo Unicredit.
Prosegue il banchiere, intervistato per un libro ("Vaticano Massone") dai giornalisti Ferruccio Pinotti e Giacomo Galeazzi: «Da tempo la più potente lobby massonica esistente ha sferrato un attacco globale per il dominio, attraverso il controllo delle politiche monetarie. Chi ha in mano il sistema bancario ha in mano tutto. La moneta oggi è divenuto un mezzo per tenere sotto scacco gli Stati nazionali, che perdono la loro sovranità e cadono, stremati, in uno stato di totale perdita di controllo del proprio Paese. Ogni Stato diventa, quindi, un oggetto nelle mani di poteri occulti che seguono logiche plutocratiche, sovversive».
Ma chi sono oggi i più potenti massoni italiani? «I nomi? Napolitano, Draghi. E poi altri di cui non faccio i nomi. Anche buona parte della stampa è in mano alla massoneria».
Tra i massoni chi conta di più in Italia? «Premesso che i Rothschild sono tutt'ora al vertice mondiale, l'uomo più potente in Italia, oggi, è Bernabé, che è anche l'uomo Rothschild in Italia. L'uomo dei Rockefeller, invece, è Monti».
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=75465&typeb=0&

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