sabato 30 aprile 2011

La minaccia di Gheddafi: "Con l'Italia è finita, porteremo la guerra lì".

Il raìs apre alle forze della Nato: "Paesi che ci attaccate, fateci negoziare con voi". Ma poi attacca l'Italia: "L'amicizia tra i due popoli è finita. I libici vogliono che trasferisca la guerra in Italia e io non posso porre un veto".

E' un Gheddafi a due facce quello che parla alla tv di Stato. Infatti, se da un lato il raìs si dice pronto a negoziare con Usa e Francia, il trattamento verbale che riserva all'Italia è diametralmente opposto: "Tra noi e l’Italia è guerra aperta", ha detto il colonnello nel discorso trasmesso dalla tv di stato. "Il governo italiano oggi attua la stessa politica fascista e coloniale dei tempi dell’occupazione", ha proseguito Gheddafi, affermando che nel 2008 l’Italia "ha fatto le sue scuse e ha detto che (il colonialismo, ndr) è stato un errore che non si sarebbe ripetuto, ma ora sta facendo lo stesso errore". Un riferimento ai raid aerei che l’Italia ha cominciato a condurre sulla Libia nell’ambito dell’operazione Nato contro il regime. "Con rammarico prendiamo atto che l’amicizia tra i due popoli è persa - ha concluso Gheddafi - e che i rapporti economici e finanziari sono stati distrutti". Ma il raìs va giù ancora più duramente e minaccia: "Trasferiremo la guerra in Italia. Lo vogliono i libici e io non posso porre il veto. Mi sono rattristato quando ho sentito oggi i figli del popolo libico nei loro discorsi minacciare di trasferire la guerra in Italia. Hanno detto che orami è una guerra tra noi e l’Italia perché l’Italia ammazza i nostri figli adesso nel 2011 come ha fatto nel 1911. Quindi i libici hanno ragione in quel che dicono e io non posso porre un veto sulle decisione dei libici che vogliono difendere la loro vita e la loro terra e trasferire la battaglia nei territori nemici".Gheddafi ne ha anche per il Cav: "Il mio amico Silvio Berlusconi ha commesso un crimine" così come l’ha commesso il Parlamento italiano. Ma ci rendiamo conto che non esiste un Parlamento in Italia, né tanto meno la democrazia. Solo l’amico popolo italiano vuole la pace"......

continua...

PS: L'intestazione dell'articolo redatto dalla Redazione e veramente offensivo per chi cerca di ragionare con la propria mente e non da dipendenze altrui per paura di dispiacere al capo, al segretario del partito, al parrocco, ecc. La stupidità regna sovrana, ci prendono per i fondelli e noi cosa facciamo? Certamente non ci ribelliamo, anzi, muoviamo la testa a seconda della parte che i fili a cui e appesa la nostra testa vengono  mossi dal burattinaio del momento. Ma come si fa a scrivere"  Gheddafi minaccia l'Italia......"vestendolo così di panni del cattivo, del dittatore, e può anche essere vero,  mentre sulla sua Libia "noi italiani" gli sganciamo, sulla testa, bombe e missili ( meno male intelligenti....),  proprio mentre stà a parlare dalla televisione di stato. 
Siamo diventati dei terroristi internazionali.
Una buona notte da Umberto Marabese.

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