martedì 19 aprile 2011

Ex Bertone, ennesimo ultimatum di Marchionne: “Sì entro 24 ore”-

Modello Pomigliano anche per Grugliasco, altrimenti il Lingotto dirotterà altrove l’investimento previsto. Ma la sensazione è che la Fiat abbia già deciso la delocalizzazione all’estero.

Passa ai sindacati la palla sul futuro dei lavoratori dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco, al termine di un incontro fra Cgil, Cisl, Uil e Fismic e l’ad Sergio Marchionne, che ha confermato alle sigle di voler applicare anche alle “Officine Automobilistiche Grugliasco” l'intenzione di applicare anche in Piemonte un contratto sulla falsariga di quello di Pomigliano d'Arco, al di fuori cioè del contratto nazionale dei metalmeccanici. La parola passa adesso alle RSU, che a Grugliasco sono a maggioranza Fiom con 10 delegazioni su 16, che dovranno decidere entro 24 ore se accettare le condizioni di Marchionne alle quali è subordinato l'investimento da oltre 500 milioni di euro per la produzione del prossimo SUV Maserati.

All'incontro erano presenti i segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Roberto Di Maulo, accompagnati dai rispettivi rappresentanti di categoria. Maurizio Landini della Fiom ha confermato «la posizione contraria della Fiom rispetto a quell’accordo, come del resto dimostra il fatto che ieri abbiamo depositato un ricorso al Tribunale di Torino. Riteniamo non accettabile scaricare sui lavoratori e sulle lavoratrici della Bertone la decisione di uscire dal Contratto nazionale e la decisione di fare o meno l’investimento annunciato». La Camusso ha difeso .....
continua........
http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=3&id=1330

PS: E' difficile dire ai lavoratori della ex Carrozzerie Bertone cosa votare: sono presi tra il martello e l'incudine. D'altronde le pretese ottocentesche di Marchionne sono contro tutto: dalla sicurezza sul lavoro, alla ghigliottina del licenziamento in ogni momento senza nessuna rete di salvataggio ai tempi dilavoro e riposo e mensa da schiavi del 21° secolo.
Egregio Signor Presidente Giorgio Napolitano, Lei che tutti i giorni per non dire tutti i minuti si appella alla nostra Costituzione, perche non lo fa anche contro il Signor Marchionne? I diritti e i doveri nella nostra Costituizione sono scritti e fra di loro anche il "diritto dello sciopero, il diritto al lavoro in sicurezza(muoiono più lavoratoti in un giorno che soldati in guerre di tutto il mondo) e, per buon ultimo, uno "salario che sia sufficiente ad una vita dignitosa". Signor residente Giorgio Napolitano, di questi tre diritti il signor Marchionne se "ne frega".
Un saluto da Umberto Marabese.

Nessun commento:

Posta un commento