giovedì 7 aprile 2011

Bologna, La Fiera spacca i Sindacati, “Separati il primo maggio”.

La rottura a causa delle divisioni sul contratto integrativo per i 300 dipendenti della Fiera. Così, per la prima volta dal 1944 a oggi, i sindacati festeggeranno divisi la festa dei lavoratori. Le piazze sono già state prenotate
La firma del contratto integrativo per i 300 lavoratori della Fiera di Bologna spacca il sindacato. Così nella giornata che riunisce le istanze di tutti i lavoratori, la Cgil di Bologna preferisce ballare da sola.  Per la prima volta nella storia, la festa del primo maggio sotto le Due Torri sarà a ranghi sindacali separati. Le piazze sono già “prenotate”, e questa volta non c’è l’intenzione di coinvolgere Cisl e Uil: “Non ci sono le condizioni per una gestione tradizionale”, ha tagliato corto il leader bolognese Danilo Gruppi. Il concetto è semplice: scannarsi tutto l’anno e andare a braccetto in piazza “sarebbe ipocrita nei confronti della realtà”.
“Una decisione estremista”, è l’immediata condanna del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Il quale ha assicurato che l’organizzazione nazionale unitaria non è in discussione. Un esempio che però, per il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, “la dice lunga su un Paese diviso, nel quale si perdono anche i valori condivisi”.
Di “scippo” e di “colpo di mano” ha parlato la Uil locale. Ancora più dura a Bologna la reazione della Cisl. Per il segretario Alessandro Alberani si tratta di una “.......continua.....
 
 
PS: C'è sempre la prima volta, anche dove  non dovrebbe mai succedere.
Un saluto da Umberto Marabese.

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