giovedì 21 aprile 2011

Fiat, destino segnato: testa a Detroit.

Con l’acquisizione di un’ulteriore quota di Chrysler il Lingotto procede speditamente verso la delocalizzazione del gruppo. Airaudo (Fiom): “Torino al massimo sarà una succursale europea”.

E’ stato raggiunto l’accordo che porterà la Fiatad assumere il 46% di Chrysler, per arrivare poi al 51% entro il termine del 2011. Soddisfatti della firma sia John Elkann che Sergio Marchionne. Ciò consente l’esercizio della cosiddetta Incremental Equity Call Option sul 16% della casa automobilistica americana e verrà esercitata dalla Fiat che si avvicina in questo modo ad acquisire la maggioranza assoluta della Chrysler. Il prezzo complessivo dell’operazione previsto è di un miliardo e 268 milioni di dollari.

Questa intesa prevede che Fiat possa esercitare la call option subordinata al rifinanziamento del debito che Chrysler possiede nei confronti dei governi statunitense e canadese. Debito accumulato in seguito al salvataggio del 2009 e che deve essere portato a termine nel secondo trimestre del 2011. Entro giugno il gruppo italiano aggiungerà quindi una nuova quota azionaria e arriverà al 46%, per poi aggiungere un ulteriore 5% entro la fine dell’anno, come è previsto dal contratto, raggiungendo così il 51% del capitale. Per il presidente della Fiat, Elkann, si tratta di un’operazione storica per Fiat e Chrysler, motivo di grande soddisfazione ed orgoglio.....
continua.....
http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=3&id=1345


PS: Gli "Agnelli" li avevamo abituati troppo bene, incentivi, esenzioni, produzione auto in esclusiva, ecc. ed ora, finita la festa, se ne vanno negli USA. Forse è la volta buona che ci togliamo dalle spalle un peso che anno su anno diventava sempre piu pesante ma sopratutto soffocante.
Un saluto da Umberto Marabese.

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