martedì 19 aprile 2011

Giulietto Chiesa, sos per la Terra: «La festa è finita per tutti».

di Giorgio Pisano - «L’Unione Sarda», 17 aprile 2011.
Candidato in Lettonia, consigliere provinciale a Genova col vecchio Pci, eurodeputato con la lista Di Pietro-Occhetto. La vita del compagno - ex compagno - Giulietto Chiesa è un ribollire perpetuo di svolte. Una sorta di febbre che lo spinge a osservare il mondo con insaziabile curiosità. E la forza, rarissima, di poter guardare in faccia il prossimo senza arrossire. Piemontese, settant’anni, aria da preside buono e inflessibile, è stato un giornalista famoso, anzi famosissimo: corrispondente da Mosca per «L’Unità» e, successivamente (fino al 2000) per «La Stampa», Tg5, Tg1 e Tg3. Ha ricevuto il Premiolino, riconoscimento che nel suo caso vale un Pulitzer: miglior corrispondente dall’Estero.
Se si pensa che quell’estero si chiamava Unione Sovietica e che lui scriveva per «L’Unità» (quotidiano comunista) facile capire quanto sia riuscito a fare bene il suo mestiere. «Non ho ricevuto altri premi, ovviamente. Sono molto lontano da un certo sistema».
Con un film e con un libro ha cercato di dimostrare che l’attentato alle Torri Gemelle di New York (11 settembre 2001) non è esattamente opera di Al Qaeda ma un sanguinario pastrocchio organizzato dai servizi segreti. Su questo tema, a rischio di apparire dietrologo in forma grave, si lancia ancora oggi ponendo una serie di quesiti non banali.
Ma quello che gli sta a cuore in questo momento è altro: si chiama Uniti e diversi, soggetto .....

continua.....
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/6010-

PS: Una disamina da non perdere assolutamente.
Un saluto da Umberto Marabese.

Nessun commento:

Posta un commento