17 Marzo 2025
Carissimi StilumCuriali, il nostro Una Opinione, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo racconto di fantasia, originato da un evento reale…Buona lettura e diffusione.
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“Il primo rifugio dei mascalzoni”.
Piccolo racconto di fantasia.
“Piazza della Democrazia” a Roma. Manifestazione per l´Ucraina. Migliaia di persone. Tutte accorse con i propri mezzi e con i propri soldi. Nessuno ha ricevuto del denaro per partecipare alla manifestazione … proprio come me.
Sono l´ultimo che riesce ad entrare prima che chiudano definitivamente la piazza al pubblico. Non é per niente piena come gli organizzatori avevano detto e non capisco perché la stanno dunque chiudendo: avranno un loro motivo, penso. E proprio mentre attraverso il valico controllato, passo accanto a due imponenti tipi vestiti di nero ed incappucciati nella stessa maniera e con degli scarponi di tipo militare che sorvegliano l´entrata della piazza.
Uno di loro, dopo avermi gettato uno sguardo inquisitorio e giudicandomi non pericoloso per la “Democrazia” mi lascia passare e si mette a leggere per conto suo qualcosa con sopra la scritta: “Salvo … (e non riesco a vedere altro)” e dice all´altro mostrandogli la facciata del libretto: “Vedi? Obbedendo alla “Democrazia” senza riserve andremo in Paradiso come lui”.
Io, incuriosito per queste parole, mi fermo facendo finta di cercare qualcosa nella mia borsa per sentire il prosieguo. E sento che l´altro incappucciato risponde: “Mah … a me pare che qualcosa non quadri … mi sa che alla prima possibilitá me ne ritorno dove stavo … forse troppa “Democrazia” fa male all´anima”. Il primo, che mi pare che gli risponda canzonatoriamente: “Ancora con queste storie … lo stesso cappellano mi ha assicurato che a chi serve la “Democrazia” senza “se” e né “ma”, Dio ha giá riservato un posto in Paradiso …” ed indicando un cupolone che sovrasta tutta la cittá “il cappellano si adegua sempre alle novitá che vengono da lá dentro e come esempio mi ha portato proprio quello dei martiri che si immolano con la promessa di farsi nell´Aldilá settandadue vergini, dicendo anche che una recentissima circolare che gli é arrivata dal Cupolone ha esteso questa indulgenza post mortem pure a chi serve la “Democrazia” … ci pensi se fosse vero? … settantadue Eve che ti aspettano per metterti settantadue corone in testa e che ti serviranno per tutta l´eternitá”.
L’altro, abbassando la testa: “Mah … se non abbiamo più il corpo non riesco a capire come ciò possa avvenire … mi sa che mi sono messo in una brutta situazione: obbedir senza piú poter dire nulla e cosí morir … forse stando qui ho già venduta la mia anima?” E il primo, dandogli una pacca sulle spalle: “Ma dai … su, non essere pessimista … Dio non esiste … su questo mondo puoi fare quello che ti pare … anche il cappellano di fatto non ci crede … figuriamoci quelli che stanno sotto quel Cupolone … forse crederanno al Diavolo loro, ah ah ah …”. E non potendo piú trattenermi per non dare l´impressione di origliare, passo oltre e non riesco a sentire piú cosa si dicono.
E finalmente riesco a raggiungere il corpo dei manifestanti e passeggiando fra di loro, sento echeggiare i proclami: “Evviva l´Ucraina, a morte la Russia”, “Putin, così come Hitler, ha invaso Kursk che é sempre stata dell´Ucraina … aiutiamola a riconquistarla in nome della “Democrazia”, “La “Democrazia” può solo vincere … tutti gli altri devono perdere”; e non mancano anche gli slogan patriottici: “L´Europa imporrà la “Democrazia” a tutti in tutto il mondo … anche senza l´aiuto di nessuno”, “Abbiamo bisogno di un esercito europeo e chi non è disposto a dare la vita, ma soprattutto il suo denaro per questa causa é proprio un russo”. “Patrioti d´Europa … è venuto il nostro momento: uniamoci e partite”.
Naturalmente oltre che ad essere un raduno politico non manca chi ne approfitta per lanciare dei messaggi commerciali. Ed infatti il piú grande cartello che spicca nella piazza é quello della piú efficiente banca d´affari del mondo: “Il tutto é stato sponsorizzato da Noi .. guerra inclusa”. Ma nessuno capisce, o forse vuole capire, cosa voglia dire questa frase: la festa é troppa e tali pensieri la potrebbero rovinare.
I cronisti delle televisioni, dopo aver intervistato di volta in volta gli oratori che saliranno sul palco, stanno andando in giro ad intervistare la gente che é tutta elettrizzata e che risponde tutta alla stessa maniera: “Guerra … per ottenere la pace” e simili. Io cerco sempre di tenermi lontano dagli intervistatori: se venissi intervistato e mi rifiutassi di rilasciare una affermazione conforme a quella di tutti gli altri, potrei essere esposto alla lapidazione di piazza … cosíìpenso.
Ed ecco che i cronisti vanno in fibrillazione … hanno ricevuto la notizia da non si sa chi che un pericoloso estremista si é infiltrato nella manifestazione … uno che vuole solo la pace e nient´altro. E subito, cosí come farebbe il controspionaggio militare, si mettono alla ricerca dell´infiltrato. E chiedi a destra e chiedi a sinistra per vedere se hanno incontrato un tipo sospetto che non ha gridato come tutti lo slogan di fede: “Armiamo l´Ucraina, disarmiamo il servizio sanitario”, ecco che all´istante spunta fuori il nome dell´infiltrato.
E subito qualcuno indica con il suo braccio me che proprio in quel momento sto lasciando precipitosamente la piazza. E subito qualcuno grida, sebbene io non abbia mai svelato la mia identità quasi a nessuno: “Ehi, ma quello é il famoso Unaopinione … é lui l´infiltrato che cercate … voi due lá al varco … fermatelo … per l´amore della “Democrazia””. E subito i due incappucciati che si stavano distendendo sorseggiando ognuno un bel chinotto, così come avviene nei film polizieschi, buttano il tutto via e si avventano su di me e mi fanno cadere a terra con una perfetta presa da rugby.
Io, senza capire che cosa sia successo ed anche il perché, vengo subito fatto rialzare e pensando di essere in arresto, davanti alla telecamera che mi viene puntata contro quasi come se fosse un lanciamissili di ultima generazione, alzo le mani. E subito l´intervistatore, raggiuntomi, mi mette il microfono davanti alla bocca e inizia a chiedere: “Lei é Unaopinione, vero? Non neghi … sappiamo tutto di lei”. Ed io: “Come fate a sapere che sono Unaopinione? E come …” L´intervistatore, senza farmi proseguire: “Che domande del ca**o … ma lei ha telefonato al signor Snowden come le dicemmo di fare quasi due anni fa?” Ed io, capendo con chi ho a che fare: “Co… cosa vuole il Presidente da me questa volta?”. Il cronista, non rispondendo alla mia domanda ma incalzandomi: “Il Presidente é quasi acqua passata. Ce ne sono piú potenti di lui” e sorridendo cosí come si sorride di fronte a chi si sa di avere messo all´angolo: “E allora? Cosa ne dice? Non vede quanti siamo? Addirittura due milioni: Noi siamo in tanti … ed in piazza ce ne sono solo un paio di Loro e lei é solo … con quei quattro gatti di Stilum Curiae, poi. Si arrenda finalmente”. Ed io … guardando verso la piazza e vedendo che non ci sono piú di ventimicinquemila manifestanti: “Due milioni? Io non vedo piú di venticinquemila persone in piazza … e di queste solo un paio appartengono ai Loro? E dove stanno gli altri un milione novecentonovantanovemilanovece
Fine del racconto.
Ad ognuno i propri pensieri.
Nota: poiché il “patriottismo atlantico” non ha avuto seguito, ecco che stanno creando il “patriottismo europeo”. “+Democrazia”, appunto.
https://europeanconservative.
¿coche de linea y bocata de mortadela?
RispondiElimina¿morir soldaditos europeos por los negocios de zelensky y de ursula von der pfizer?
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