martedì 18 marzo 2025

Marco Tosatti - UnaOpinione Infiltrato a Piazza del Popolo. Il primo Rifugio dei Mascalzoni. Racconto Fantastico.


17 Marzo 2025 Pubblicato da     

Carissimi StilumCuriali, il nostro Una Opinione, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo racconto di fantasia, originato da un evento reale…Buona lettura e diffusione.

§§§

“Il primo rifugio dei mascalzoni”.

Piccolo racconto di fantasia.

“Piazza della Democrazia” a Roma. Manifestazione per l´Ucraina. Migliaia di persone. Tutte accorse con i propri mezzi e con i propri soldi. Nessuno ha ricevuto del denaro per partecipare alla manifestazione … proprio come me.

Sono l´ultimo che riesce ad entrare prima che chiudano definitivamente la piazza al pubblico. Non é per niente piena come gli organizzatori avevano detto e non capisco perché la stanno dunque chiudendo: avranno un loro motivo, penso. E proprio mentre attraverso il valico controllato, passo accanto a due imponenti tipi vestiti di nero ed incappucciati nella stessa maniera e con degli scarponi di tipo militare che sorvegliano l´entrata della piazza.

Uno di loro, dopo avermi gettato uno sguardo inquisitorio e giudicandomi non pericoloso per la “Democrazia” mi lascia passare e si mette a leggere per conto suo qualcosa con sopra la scritta: “Salvo … (e non riesco a vedere altro)” e dice all´altro mostrandogli la facciata del libretto: “Vedi? Obbedendo alla “Democrazia” senza riserve andremo in Paradiso come lui”.

Io, incuriosito per queste parole, mi fermo facendo finta di cercare qualcosa nella mia borsa per sentire il prosieguo. E sento che l´altro incappucciato risponde: “Mah … a me pare che qualcosa non quadri … mi sa che alla prima possibilitá me ne ritorno dove stavo … forse troppa “Democrazia” fa male all´anima”.  Il primo, che mi pare che gli risponda canzonatoriamente: “Ancora con queste storie … lo stesso cappellano mi ha assicurato che a chi serve la “Democrazia” senza “se” e né “ma”, Dio ha giá riservato un posto in Paradiso …” ed indicando un cupolone che sovrasta tutta la cittá “il cappellano si adegua sempre alle novitá che vengono da lá dentro e come esempio mi ha portato proprio quello dei martiri che si immolano con la promessa di farsi nell´Aldilá settandadue vergini, dicendo anche che una recentissima circolare che gli é arrivata dal Cupolone ha esteso questa indulgenza post mortem pure a chi serve la “Democrazia” … ci pensi se fosse vero? … settantadue Eve che ti aspettano per metterti settantadue corone in testa e che ti serviranno per tutta l´eternitá”.

L’altro, abbassando la testa: “Mah … se non abbiamo più il corpo non riesco a capire come ciò possa avvenire … mi sa che mi sono messo in una brutta situazione: obbedir senza piú poter dire nulla e cosí morir … forse stando qui ho già venduta la mia anima?” E il primo, dandogli una pacca sulle spalle: “Ma dai … su, non essere pessimista … Dio non esiste … su questo mondo puoi fare quello che ti pare … anche il cappellano di fatto non ci crede … figuriamoci quelli che stanno sotto quel Cupolone … forse crederanno al Diavolo loro, ah ah ah …”. E non potendo piú trattenermi per non dare l´impressione di origliare, passo oltre e non riesco a sentire piú cosa si dicono.

E finalmente riesco a raggiungere il corpo dei manifestanti e passeggiando fra di loro, sento echeggiare i proclami: “Evviva l´Ucraina, a morte la Russia”, “Putin, così come Hitler, ha invaso Kursk che é sempre stata dell´Ucraina … aiutiamola a riconquistarla in nome della “Democrazia”, “La “Democrazia” può solo vincere … tutti gli altri devono perdere”; e non mancano anche gli slogan patriottici: “L´Europa imporrà la “Democrazia” a tutti in tutto il mondo … anche senza l´aiuto di nessuno”, “Abbiamo bisogno di un esercito europeo e chi non è disposto a dare la vita, ma soprattutto il suo denaro per questa causa é proprio un russo”. “Patrioti d´Europa … è venuto il nostro momento: uniamoci e partite”.

Naturalmente oltre che ad essere un raduno politico non manca chi ne approfitta per lanciare dei messaggi commerciali. Ed infatti il piú grande cartello che spicca nella piazza é quello della piú efficiente banca d´affari del mondo: “Il tutto é stato sponsorizzato da Noi .. guerra inclusa”. Ma nessuno capisce, o forse vuole capire, cosa voglia dire questa frase: la festa é troppa e tali pensieri la potrebbero rovinare.

I cronisti delle televisioni, dopo aver intervistato di volta in volta gli oratori che saliranno sul palco, stanno andando in giro ad intervistare la gente che é tutta elettrizzata e che risponde tutta alla stessa maniera: “Guerra … per ottenere la pace” e simili. Io cerco sempre di tenermi lontano dagli intervistatori: se venissi intervistato e mi rifiutassi di rilasciare una affermazione conforme a quella di tutti gli altri, potrei essere esposto alla lapidazione di piazza …  cosíìpenso.

Ed ecco che i cronisti vanno in fibrillazione …  hanno ricevuto la notizia da non si sa chi che un pericoloso estremista si é infiltrato nella manifestazione … uno che vuole solo la pace e nient´altro. E subito, cosí come farebbe il controspionaggio militare, si mettono alla ricerca dell´infiltrato. E chiedi a destra e chiedi a sinistra per vedere se hanno incontrato un tipo sospetto che non ha gridato come tutti lo slogan di fede: “Armiamo l´Ucraina, disarmiamo il servizio sanitario”, ecco che all´istante spunta fuori il nome dell´infiltrato.

E subito qualcuno indica con il suo braccio me che proprio in quel momento sto lasciando precipitosamente la piazza. E subito qualcuno grida, sebbene io non abbia mai svelato la mia identità quasi a nessuno: “Ehi, ma quello é il famoso Unaopinione … é lui l´infiltrato che cercate … voi due lá al varco … fermatelo … per l´amore della “Democrazia””. E subito i due incappucciati che si stavano distendendo sorseggiando ognuno un bel chinotto, così come avviene nei film polizieschi, buttano il tutto via e si avventano su di me e mi fanno cadere a terra con una perfetta presa da rugby.

Io, senza capire che cosa sia successo ed anche il perché, vengo subito fatto rialzare e pensando di essere in arresto, davanti alla telecamera che mi viene puntata contro quasi come se fosse un lanciamissili di ultima generazione, alzo le mani. E subito l´intervistatore, raggiuntomi, mi mette il microfono davanti alla bocca e inizia a chiedere: “Lei é Unaopinione, vero? Non neghi … sappiamo tutto di lei”. Ed io: “Come fate a sapere che sono Unaopinione? E come …” L´intervistatore, senza farmi proseguire: “Che domande del ca**o … ma lei ha telefonato al signor Snowden come le dicemmo di fare quasi due anni fa?” Ed io, capendo con chi ho a che fare: “Co… cosa vuole il Presidente da me questa volta?”. Il cronista, non rispondendo alla mia domanda ma incalzandomi: “Il Presidente é quasi acqua passata. Ce ne sono piú potenti di lui” e sorridendo cosí come si sorride di fronte a chi si sa di avere messo all´angolo: “E allora? Cosa ne dice? Non vede quanti siamo? Addirittura due milioni: Noi siamo in tanti … ed in piazza ce ne sono solo un paio di Loro e lei é solo … con quei quattro gatti di Stilum Curiae, poi. Si arrenda finalmente”. Ed io … guardando verso la piazza e vedendo che non ci sono piú di ventimicinquemila manifestanti: “Due milioni? Io non vedo piú di venticinquemila persone in piazza … e di queste solo un paio appartengono ai Loro? E dove stanno gli altri un milione novecentonovantanovemilanovecentonovantotto Loro?” Il cronista: “In questo momento sono tutti seduti comodamente nelle poltrone dei palazzi che contano. Io: “E dove stanno quei due Loro in piazza?” L´intervistatore: “Sono quelle due persone sobriamente vestite per non dare nell´occhio che stanno sotto il cartellone pubblicitario di quella grande banca e che stanno dando degli ordini su come si deve svolgere tutta la manifestazione …  tutti gli altri che vede in piazza sono solo degli utili idioti”. Ed io, capendo: “L´ho giá detto … io sono uno duro in queste cose”. Il cronista: “Ah si?” e visto che dei curiosi stanno iniziando indebitamente ad interessarsi allo scambio di frasi “e va bene … facciamo un patto … la lasceremo andare velocemente senza problemi solo se ci dice davanti alla telecamera qualcosa di altamente patriottico … altrimenti fará pure lei una fine “Democratica”. Io: “Una fine “Democratica”? E cioé?” Il cronista inizialmente non risponde non sapendo in realtá cosa fare, e guardando i due incappucciati dice: “Le faremo fare la fine di Georgescu”. Io, che non vedo l´ora di prendere finalmente il cappuccino al bar verso il quale mi stavo precipitando fuori della piazza e non ho alcuna intenzione di prendermelo mentre sto agli arresti domiciliari:  “E va bene … avete vinto … dirò qualcosa di veramente patriottico proprio per farvi contenti”. Il cronista, pensando di averla spuntata: “Davvero? Un momento che facciamo smettere all´oratore in piazza di parlare e la mettiamo subito in diretta nel telegiornale europeo unificato … ora puó parlare”. Io, veramente contento di dire a tutti gli europei come stanno veramente le cose: “Ecco … qualcuno nel passato  ha affermato che il patriottismo é l´ultimo rifugio dei mascalzoni … io penso invece che oggi il patriottismo sia il primo rifugio degli europeisti”.

Fine del racconto.

Ad ognuno i propri pensieri.

Nota: poiché il “patriottismo atlantico” non ha avuto seguito, ecco che stanno creando il “patriottismo europeo”. “+Democrazia”, appunto.

https://europeanconservative.com/articles/news/the-lefts-new-climate-tactics-decarbonization-is-patriotic/  (la decarbonizzazione é patriottica – in inglese)

2 commenti:

  1. ¿coche de linea y bocata de mortadela?

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  2. ¿morir soldaditos europeos por los negocios de zelensky y de ursula von der pfizer?

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