La manifestazione pro-Europa del 15 marzo è stata finanziata con fondi pubblici dal comune di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri lo ha confermato in un’intervista a Il Giornale sostenendo che si sia trattato di un evento “istituzionale e non politico”. La realtà però è diversa, lo dimostrano le due iniziative contemporanee che si sono tenute sempre domenica a Roma in aperta opposizione alla piazza chiamata da Michele Serra.
Pagate dal Comune anche le spese di viaggio e alloggio dei relatori
Resta il fatto che gli oltre 270mila euro spesi per l’organizzazione dell’evento filo-europeista sono stati attinti dalle casse del comune. Nel dettaglio sono stati pagati con soldi pubblici il palco, gli stand, gli impianti audio-video, le luci, le transenne, il presidio sanitario, la sicurezza, le pulizia della piazza e perfino le spese di viaggio e alloggio dei relatori sul palco.
L’esposto alla Corte dei Conti
Per verificare la liceità del comportamento dell’amministrazione capitolina, i consiglieri comunali della Lega hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti, in cui si chiede ai magistrati di indagare sull’operato della Giunta per danno erariale.
“L’organizzazione e il finanziamento diretto dell’evento da parte di Roma Capitale appaiono ingiustificati sotto il profilo dell’interesse pubblico e potrebbero configurare un illecito impiego di risorse pubbliche”. Si legge nell’esposto.
Sul caso i consiglieri leghisti hanno anche presentato una mozione e un’interrogazione parlamentare.
Gli spazi pubblici negati ai cittadini
Va ricordato che l’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri aveva in almeno due circostanze negato l’uso delle sale istituzionali del Campidoglio per eventi ritenuti “divisivi”: è successo a ottobre 2022 per un incontro sull’educazione gender nelle scuole e all’inizio del 2023, quand è stata impedita la proiezione del docufilm “Invisibili” sui danneggiati da vaccino Covid.
Nell’ultimo caso l’amministrazione romana è arrivata perfino a cambiare il regolamento per impedire la concessione delle sale comunali.
Il doppio standard della Giunta romana
Quello della manifestazione pro-Europa è un caso di doppio standard elevato al massimo livello: se un evento è incompatibile con l’ideologia politica di chi governa la capitale, si fa di tutto per bloccarlo, al contrario, se l’evento promuove la propaganda, anche se bellicista, del pensiero dominante, non solo si mette a disposizione il migliore degli spazi pubblici, ma il tutto viene pagato direttamente dai cittadini coi fondi comunali.
NEL VIDEO IL COMMENTO DI FABRIZIO SANTORI, CAPOGRUPPO DELLA LEGA IN CONSIGLIO COMUNALE A ROMA
Roberto Gualtieri.....¿Debía acabar su vida politica como Leopoldo Fortunato Galtieri?
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