sabato 15 marzo 2025

BYOBLU24 - ARMI AL POSTO DELLE AUTO: URSO-Fi... FA INFURIARE SINDACATI E OPPOSIZIONI...( e pure me! U.M).

 

PS: Fino a ieri sera...migliaia di Italiani cantavano e incolpavano il "vecchio fascismo" morto nella 2° Guerra Mondiale(75 anni fa )...di tutto il male "detto e fatto"... questo Signore  ( in denaro le auguro) subito al mattino che ne segue, ne inventa uno nuovo e chiede la rientegrazione "tipo", del "ventennio" ? 

Umberto Marabese

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Dalle auto ai carri armati. L’industria automobilistica è in crisi e la soluzione, proposta dall’Italia fino alla Germania, è la riconversione verso un altro settore: quello della difesa.

Anche il governo italiano comincia a pensare alle mosse per adeguarsi al piano di riarmo annunciato dalla Commissione Europea. La difesa è ormai ritenuta una priorità e così si pensa di sostenerla riconvertendo un’industria dell’auto in affanno, a causa di una transizione elettrica in salita e del disimpegno di Stellantis nel nostro Paese.

Illustrando ai sindacati un piano triennale per il comparto da 2,5 miliardi di euro, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, parla di incentivi alle aziende della filiera automotive per diversificare e riconvertire le proprie attività verso settori ad alto potenziale di crescita come la difesa, l’aerospazio, l’economia blu (quella correlata a mari e oceani, ndr) e la cybersecurity”.

L’idea, però, spiazza alcune sigle sindacali, come la FIOM CGIL. Non solo per le risorse giudicate insufficienti ma soprattutto perché la riconversione, che sposterebbe i lavoratori dalla componentistica auto a quella militare“è una proposta assurda sotto ogni punto di vista”, commenta il sindacato.

Si dicono scettiche anche le opposizioni, dai 5 Stelle ad Alleanza Verdi-Sinistra“Vogliono un’economia di guerra ma ci opporremo a questo piano scellerato, dichiara la vicepresidente pentastellata Chiara Appendino.
Urso è un ministro con l’elmetto. La sua trovata è agghiacciante, commenta la capogruppo alla Camera dei Verdi, Luana Zanella.

“Il nostro obiettivo è quello di mettere in sicurezza le imprese e tutelare i lavoratori. Insedieremo un tavolo specifico con le imprese e le Regioni per governare la transizione”

Adolfo Urso

Ma “governare la transizione non vuol dire passare dal green al militare, replica la FIOM-CGIL. Si dice contraria anche la UILM“Non è realistico pensare che l’industria dell’automotive possa trasformarsi in quella della difesa.
Secondo la FIM-CISL, invece, “ci sono alcuni aspetti da cogliere rispetto a settori che stanno crescendo, ma diciamo no alla chiusura di fabbriche di auto per fare operazioni militari.

Tra le fabbriche italiane da riconvertire, si ipotizza già quella di Cassino in cui Stellantis produce le Maserati, che potrebbero essere sostituite da blindati e cingolati.

Va sottolineato che la riconversione dell’industria dell’auto verso la difesa non è una questione che riguarda solo l’Italia. In Germania, si pensa di produrre i carri armati di Rheinmetall negli impianti di Volkswagen, anche in questo caso come possibile soluzione alla crisi del marchio automobilistico.

1 commento:

  1. rearm europe de la germana boche ursula von der pfizer

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