lunedì 24 febbraio 2025

BYOBLU24 - GUERRA IN UCRAINA, TERZO ANNIVERSARIO: SPACCATURA USA – UE.

 

A tre anni esatti dall’inizio della cosiddetta “operazione speciale” russa in Ucraina, l’esito del conflitto si trova apparentemente a un punto di svolta.  Washington e Bruxelles, infatti, si trovano, dall’arrivo del presidente Donald Trump alla Casa Bianca, su fronti opposti. La superpotenza del dollaro ha preso le distanze dalla scelta di inviare incondizionatamente armi a Volodymyr Zelensky, imponendogli l’apertura di trattative in merito alla possibile cessione delle famose “terre rare”, definite tali poiché ricche di risorse energetiche.

Le discrepanze

Nato e l’Unione Europea, al contrario,  ripongono ogni aspettativa nella continuazione della spedizione di mezzi bellici, sui campi di battaglia, per consentire al loro partner di sedere un domani, al tavolo delle trattative, in una presunta posizione di vantaggio. La presidente della Commissione, la tedesca Ursula von der Leyen che ha annunciato immediatamente nuovi sostegni per 3,5 miliardi di euro, l’omologa della Plenaria di Strasburgo la maltese Roberta Metsola e il numero uno del Consiglio comunitario, il portoghese Antonio Costa hanno diramato una nota congiunta. I tre esponenti hanno riaffermato le consuete posizioni, reiterando quella retorica aggressiva che non aiuta i belligeranti a sedersi allo stesso tavolo delle trattative. “Mosca e la sua leadership hanno la piena responsabilità di quanto sta accadendo. Continuiamo a domandare che vengano puniti i crimini commessi”, si legge nel comunicato stampa.

C’è attesa intanto per quello del G7 dopo le indiscrezioni secondo cui il tycoon sarebbe contrario ad appellare, nel documento finale della riunione prevista per queste ore, il Cremlino come “aggressore”.

L’ultima mossa di Londra

La Gran Bretagna ha deciso di varare, nel frattempo, il più grande pacchetto di sanzioni nei confronti di Vladimir Putin. Londra ha preso di mira, in particolare, 107 aziende e individui vicini al presidente. La portavoce del ministero degli Esteri della controparte, Maria Zakharova, ha ribadito a stretto giro che le politiche adottate si ribalteranno contro coloro che le hanno promosse.

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