martedì 30 luglio 2024

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LANCIATA LA TESSERA VACCINALE EUROPEA


-  30 Luglio 2024  -  Arianna Graziato

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Parte a settembre 2024 la sperimentazione della tessera vaccinale europea.

Basata sull’esperienza del green pass, la tessera conterrà un registro vaccinale portatile, con cronologia delle vaccinazioni e codici QR scansionabili.  

Il progetto pilota sarà operativo in LettoniaGreciaBelgioGermania e Portogallo. Durerà all’incirca un anno e ha come obiettivo finale l’implementazione in tutti i Paesi membri.

L’EVC, acronimo di European vaccination card, è stato affidato al programma EUVABECO: una collaborazione transfrontaliera fra nove Paesi europei, diverse università e agenzie sanitarie.

Finanziato da tali istituti e dalla Commissione Europea, l’EUVABECO – espressione di European Vaccination Beyond Covid – conta un tesoretto di quasi nove milioni di euro.

Nonostante tale progetto sorga sulle ceneri del green pass, la tessera vaccinale europea trova origine nel 2018. Come infatti spiega la stessa EUVABECO:

“In risposta alla necessità critica di ripristinare la fiducia nei programmi di vaccinazione, ben prima del Covid-19, il Consiglio europeo ha proposto una serie di azioni volte a rafforzare la cooperazione contro le malattie prevenibili con vaccino. Ciò ha portato a uno studio del 2019 finanziato dall’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale che ha esplorato la fattibilità di una tessera vaccinale europea”.

Ormai sdoganata da dubbi e perplessità grazie alla crisi sanitaria, tale idea si concretizza quindi nel settembre 2024.

L’EUVABECO fa comunque attenzione ai toni e termini utilizzati, per non apparire troppo simile al green pass.

La tessera sanitaria avrebbe infatti come fine quello di “promuovere decisioni consapevoli sulla vaccinazione e migliorare la continuità delle cure in tutta l’Unione Europea”.

Non si tratta di un documento normativo, non impone alcuna restrizione o requisito per l’ingresso. Ma, scrive l’EUVABECO, “i requisiti di ingresso per i Paesi sono determinati da tali Paesi”. Come dire: no, per adesso non è obbligatorio, ma potrebbe diventarlo.

L’azione del programma di vaccinazione “oltre il Covid” non si limita però al tesseramento. Oltre infatti a tale iniziativa sul fronte digitale sono in opera altri progetti pilota, quali ad esempio uno strumento di screening “per facilitare campagne vaccinali mirate e il monitoraggio per una distribuzione più efficace dei vaccini”.

O ancora: “un opuscolo elettronico sui vaccini per consentire una distribuzione più flessibile dei vaccini”. E il più preoccupante: “un simulatore di malattie”.

Attualmente solo il 33% degli Stati membri è coinvolto in tali progetti pilota. E per l’Italia si può tirare un sospiro di sollievo, perché non ha aderito a nessuna sperimentazione.

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