Cinque funzionari anonimi di alcuni governi occidentali hanno dichiarato alla Cnn che i servizi segreti americani hanno scoperto un piano volto a uccidere l’amministratore delegato della Rheinmetall, società tedesca che fornisce proiettili di artiglieria e altre tecnologie militari all’Ucraina.
La ricostruzione degli accadimenti
Le fonti, secondo l’emittente tv, hanno spiegato che il progetto, scoperto dagli 007 d’Oltreoceano insieme ai loro alleati, sarebbe stato organizzato dall’intelligence russa e avrebbe avuto come fine quello di uccidere il magnate Armin Pappeger. Il tentativo è stato sventato grazie alle informazioni inviate dalla CIA ai colleghi tedeschi.
La posizione del governo tedesco
Il governo del cancelliere Olaf Scholz non ha voluto esprimersi in merito alla notizia mentre il portavoce del ministero dell’Interno, Maximilian Kall, ha chiarito di non poter commentare quelle che ha definito, comunque, “situazioni di minaccia individuali”. Ancora non sono state “mostrate” prove del presunto coinvolgimento di Mosca e non sappiamo se ciò accadrà mai. “Non ci lasceremo intimidire dai tentativi di minare il sostegno a Kiev”, ha esclamato l’addetto stampa del dicastero.
La replica di Mosca
Il Cremlino ha respinto le accuse, per bocca di Dmitry Peskov: “La vicenda viene presentata nello stile di un’altra storia falsa che pertanto non può essere presa sul serio”.
Gli 007 teutonici
Gli apparati di sicurezza di Berlino hanno reso noto al settimanale “Der Spiegel”, che diversi agenti, provenienti dalla Federazione e da territori che appartenevano all’Unione Sovietica, avrebbero raggiunto numerose località europee. Potrebbero quindi compiere attacchi ai danni di manager di varie aziende, presenti continente, legati al settore militare per scoraggiare le spedizioni di ulteriori forniture belliche ai soldati di Volodymyr Zelensky.
I timori futuri
La paura è quella che si inizino ad associare intenzionalmente episodi ordinari di criminalità, perpetrati da gruppi estremisti non appoggiati formalmente da nessuna nazione, all’interno di visioni geopolitiche parziali. Tale griglia ermeneutica, impostata su una semplicistica quanto manicheistica distinzione tra buoni e cattivi, alimenterebbe tensioni già elevatissime che stanno mettendo a repentaglio la convivenza pacifica dell’intera comunità mondiale.
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