Lo scorso 30 giugno sono decaduti gli obblighi delle protezioni individuali negli ospedali, ultimo lascito dell’era Covid. La proroga dell’ordinanza del ministero della Salute del dicembre 2023, prevedeva fino a quella data l’obbligo di indossare le mascherine per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi.
Dal primo luglio, sono i direttori sanitari delle strutture a decidere e valutare l’opportunità di utilizzare o meno questo dispositivo di protezione.
A soli 15 giorni da quella data la febbre torna a salire. Ma non si tratta di febbre da Covid bensì di febbre da paura. Paura da instillare nelle persone.
I titoli allarmanti si sprecano:
- Aumentano i casi di influenza: “Potrebbe essere Covid. Essenziale fare il tampone“
- - Covid, nuovi contagi per colpa della variante KP.3: cos’è e che sintomi ha l’ultima mutazione del virus
- -Covid, avanza la mini ondata estiva: da Roma a Milano è boom di casi
- - Covid Lazio, “esplosione” di contagi: da 1 a 3 casi al giorno per ogni dottore
Una rassegna stampa che chiudiamo qui…
Le notizie sulle nuove varianti KP2 e KP3 circolavano già da qualche settimana: varianti FliRT discendenti lontane delle varianti omicron. Più contagiose, più resistenti ai vaccini, candidate adatte al brivido che ogni estate torna puntuale, come i disaster movies sulle TV private.
La scomparsa dell’obbligo di mascherina potrebbe essere metaforico: via il bavaglio, tutti possono tornare a diffondere il verbo dell’ermergenza sanitaria.
Per la Federazione nazionale medici di medicina generale, nella regione Lazio “i numeri del Covid stanno risalendo in modo importante”.
“La Federazione ha già inviato un Alert ai medici di famiglia, con le misure da intraprendere, non ultima quella di attivare negli studi ove siano state allentate, le misure di protezione come mascherine e distanziamenti, fornendo le regole di approccio e le informazioni sui comportamenti da tenere per evitare contagi alle persone deboli”.
“Mascherine e distanziamenti”, i due presidi più discussi di tutta l’emergenza sanitaria, sulla cui utilità hanno lungamente dibattuto persino le virostar nostrane. Fino allo scorso 2 giugno quando il deus ex machina della sanità americana, Anthony Fauci, ha testimoniato di aver inventato di sana pianta questi due indispensabili presidi anti covid.
L’utilità dei simboli, si sa, sta in ciò che rappresentano.
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