L’economia italiana cresce moderatamente. Così l’ISTAT descrive il primo rialzo della produzione industriale nel 2024 che però, su base annua, registra il sedicesimo calo consecutivo.
I dati dell’Istituto nazionale di statistica evidenziano un +0,5% a maggio rispetto al mese precedente. Si tratta del primo segno positivo per l’Italia quest’anno, al contrario di Germania e Francia (rispettivamente -2,5% e -2,1%). Il rimbalzo, però, non basta a cancellare il -3,4% dei primi cinque mesi.
“Aumentano il reddito disponibile e il potere di acquisto delle famiglie favorito dal calo dell’inflazione“, commenta l’ISTAT che sottolinea un miglioramento nella fiducia dei consumatori ma un calo di quella delle imprese.
I numeri continuano a essere negativi soprattutto nel confronto con l’anno precedente: la produzione industriale cala infatti per il sedicesimo mese consecutivo, registrando un -3,3% rispetto a maggio 2023.
Sull’economia dell’Italia pesa l’andamento negativo nel settore automobilistico. La produzione del gruppo Stellantis è calata del 25% nei primi sei mesi del 2024 con volumi di vendita in calo del 35,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nei mesi scorsi il governo aveva accusato l’azienda di avere ridotto nel tempo gli investimenti nonostante gli aiuti ricevuti, mentre Stellantis chiede ulteriori incentivi prima di investire in un settore che vive una fase di difficoltà per quanto riguarda la transizione elettrica.
Così il gruppo franco-italiano ha anche fermato le attività in alcuni stabilimenti, con la conseguente incertezza occupazionale. Motivo per cui il sindacato FIM-CISL prevede “un anno nero“, con un calo della produzione da 750.000 a 500.000 veicoli.
Peggiora anche il settore dei macchinari e delle attrezzature (-6%), con le associazioni di categoria che chiedono di accelerare i tempi per ottenere il bonus 5.0 che porterebbe in dote 6,3 miliardi di euro di agevolazioni per le imprese.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, l’Italia può consolarsi con la lieve crescita nell’ultimo mese anche alla luce delle difficoltà di Germania e Francia. Pure Berlino registra un calo nel settore automobilistico (-18% a maggio), oltre a quello nell’edilizia.
In questo contesto, il ministro delle Imprese Adolfo Urso definisce gli ultimi dati ISTAT “un risultato incoraggiante, che supera le aspettative di crescita zero ed è in controtendenza rispetto agli altri partner europei”.
“Ora dobbiamo consolidare la ripresa”, continua Urso, che annuncia nuovi finanziamenti destinati alle aziende e indirizzati verso la transizione verde e digitale.
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