PS: Mi...auguriamoci che "Gli 007 hanno reso noto che il materiale è stato inviato, mediante diverse spedizioni, dall’Italia e dalla Germania" che sia uno sbaglio degli 007 Russia. Se invece arriva come verità...!
umberto marabese
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La filiale di San Pietroburgo del servizio di sicurezza russo (Fsb) ha denunciato, nelle ultime ore, la scoperta di un canale per la fornitura di esplosivi e detonatori elettrici, dall’Europa alla Federazione governata da Vladimir Putin, destinati ad atti terroristici. Gli 007 hanno reso noto che il materiale è stato inviato, mediante diverse spedizioni, dall’Italia e dalla Germania. È stato nascosto, per sfuggire ai controlli, in cavità di pezzi di ricambio per auto.
I dettagli emersi dai media
L’agenzia di stampa statale Ria Novosti ha specificato che era in corso la pianificazione, sotto la supervisione del vice capo dell’ufficio del leader di Kiev Volodymyr Zelensky, Roman Mashovets, di un attacco sul territorio della nazione guidata da Mosca. Gli aggressori, che stavano progettando il piano criminale, sono stati arrestati.
La precisazione
Gli inquirenti hanno precisato, in una nota, di aver aperto un’inchiesta per contrabbando di materiali in grado di deflagrare. Le autorità hanno evidenziato di aver chiesto aiuto, per l’identificazione degli organizzatori e dei complici degli imminenti atti ostili, ai servizi segreti europei senza ricevere però alcuna risposta.
I rischi
La cooperazione, tra gli enti preposti alla tutela dei cittadini nell’ambito della lotta contro il terrorismo internazionale, rischia di venire meno a causa delle crescenti tensioni globali.
La situazione post 11 settembre
La battaglia comune, ai danni di qualsiasi forma di estremismo, ha rilanciato negli anni il dialogo tra le superpotenze. Gli effetti degli attentati, avvenuti l’11 settembre 2001 ai danni delle Torri Gemelle a New York e del Pentagono a Washington, hanno offerto un importante impulso alla scelta di condividere, tra loro, informazioni sensibili in grado di salvare vite umane.
I benefici
Il modello di cooperazione ha portato alla cessazione, consacrata dagli accordi di Pratica di Mare sottoscritti il 28 maggio 2002 tra la Nato e Vladimir Putin, di qualsiasi forma residua di Guerra Fredda.
Le prospettive attuali
Quest’ultima è tornata però, a partire dal vertice di Bucarest del Patto Atlantico svolto tra il 2 e il 4 aprile 2008, a dominare l’arena globale. La minacciosa quanto incontrollata estensione delle infrastrutture dell’Alleanza Atlantica verso i confini del nemico di sempre, con tutte le conseguenze sotto i nostri occhi, si somma ora al crescente numero di sabotaggi denunciati dal blocco occidentale e da quello orientale.
Nubi grigie all’orizzonte
Le accuse, vere o false che siano in merito alle reciproche responsabilità, aumentano le probabilità di fatali errori di calcolo che darebbero vita ad un’istantanea e formale Terza Guerra Mondiale.
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