Ministero: "La Regione ha rettificato"...
Ma Moratti smentisce: "Nessuna rettifica".
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con cui si annullano gli effetti di quella del 16 gennaio che aveva inserito in zona Rossa la Regione Lombardia, che rientra in zona arancione. L’ordinanza ha validità dal giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale per 15 giorni. La decisione, si legge nell’atto, è stata presa “in ragione degli elementi sopravvenuti conseguenti alla rettifica dei dati operata dalla Regione Lombardia ora per allora, come certificati dalla Cabina di regia”.
Di diverso avviso la Regione. “Nessuna rettifica, a seguito di un approfondimento relativo all’algoritmo dell’Iss, condiviso con lo stesso, per l’estrazione dei dati per il calcolo dell’Rt, abbiamo inviato la rivalorizzazione di dati richiesta che ci auguriamo porti alla revisione dell’assegnazione di zona rossa”.
E’ quanto afferma l’assessore al Welfare della Lombardia Letizia Moratti, intervistata da Repubblica, commenta l’assegnazione della zona rossa alla Regione, e racconta di come l’Ente non abbia rettificato i dati, e che tornerà in zona arancione. E in un colloquio con il Corriere della sera spiega: “A nostro giudizio era stata presa una decisione sulla base di dati non aggiornati che non fotografavano la reale situazione”. Su Repubblica chiarisce il significato delle sue frasi contestate sulla distribuzione dei vaccini: “Per semplificare, ho usato il termine Pil, ma intendevo parlare dei lavoratori”; non pensa quindi che la Lombardia debba avere più vaccini perché - dice - “da questa pandemia si esce tutti insieme. Non fa parte del mio modo di intendere le fragilità, è la mia storia personale a raccontarlo”.“I nostri ospedali sono eccellenti - osserva - ma, sì, il sistema è troppo ospedalo-centrico. Dobbiamo incrementare i servizi di prossimità e il ruolo dei medici di base e dei pediatri, anche facendo in modo che possano associarsi tra di loro, sarà fondamentale. I privati? La libertà di scelta del cittadino è un valore e va preservato. Il ruolo del pubblico è centrale, i privati possono portare modelli di efficienza ed efficacia, ma sempre con prestazioni pianificate dalla Regione”.
Sui tagli della Pfizer ai vaccini, “ad oggi, siamo in grado di garantire a tutti le seconde dosi, ma è giusto che il governo attivi tutte le azioni legali per scongiurare ulteriori criticità”.
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