PS: << Baghdad, raid Usa uccide il generale iraniano Soleimani | Teheran: "Da Washington atto di terrorismo">>...e questi criminali ," i dirigenti USA "...sarebbero i nostri alleati che in caso ci difenderebbero ...?...assassinano in una nazione, Iraq, delle persone dello stato iraniano in visita ufficiale.
umberto marabese-----------------------
Ali Khamenei: "Ora dura vendetta".
Polemiche in America da parte dellʼopposizione: per Warren "bisogna evitare una costosa guerra"; Biden attacca il presidente. Dura condanna anche dallʼIraq...
Sale la tensione tra gli Usa e l'Iran dopo l'attacco ordinato da Donald Trump vicino all'aeroporto di Baghdad, in Iraq, che ha polverizzato due auto uccidendo 8 persone tra cui il generale iraniano Qassem Soleimani, figura chiave della strategia di Teheran in Medio Oriente. "E' un atto di terrorismo", ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif. Ali Khamenei chiama alla vendetta. Il Pentagono ha replicato: "Proteggeremo i nostri interessi".
"Folle escalation"Per Zarif "l'assassinio di Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaeda, è pericoloso, una folle escalation". Soleimani era al comando delle brigate al Quds, le Guardie della Rivoluzione islamica. Ha animato la seconda fase dell'insurrezione anti-americana in Iraq, ha armato gli Hezbollah libanesi contro Israele, ha pilotato la repressione del regime di Damasco contro la rivolta. Infine ha indirettamente collaborato con i suoi storici nemici americani per riuscire a sconfiggere l'Isis.
L'Iran aveva sventato negli ultimi mesi un attentato proprio contro il generale. Mentre in passato, per evitare conseguenze inimmaginabili, Washington e Tel Aviv avevano deciso di non colpire l'obiettivo.
Baghdad condanna duramente l'attacco Usa Il primo ministro iracheno Adel Abdul-Mahdi ha definito "un'aggressione contro l'Iraq" il raid americano che ha portato all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani a Baghdad. In un messaggio ufficiale ha inoltre avvertito che l'attacco determinerà "una pericolosa escalation" che "scatenerà una guerra devastante in Iraq e nella regione". Il premier ha poi sottolineato come Soleimani sia stato "uno dei principali simboli della vittoria contro i militanti dello Stato islamico".
Sebbene Baghdad abbia condannato duramente il raid americano, sembra difficile che Washington non abbia avuto l'appoggio almeno indiretto da parte dei servizi iracheni non contenti della ingombrante presenza iraniana (sciita) nel Paese.
Il Pentagono: "Proteggeremo i nostri interessi"Adesso invece il Pentagono ha fatto sapere che l'uccisione del generale iraniano, figura molto vicina alla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, punta a essere un deterrente per futuri piani offensivi iraniani. "Gli Stati Uniti continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo", ha dichiarato il dipartimento della Difesa aggiungendo che il generale "voleva attaccare i diplomatici americani".
Ucciso anche il numero due delle Forze di mobilitazione popolareNell'attacco è stato ucciso anche Abu Mahndi al-Muhandis, il numero due delle Forze di mobilitazione popolare, la coalizione di milizie paramilitari sciite pro-iraniane attive in Iraq, che in questi giorni hanno coordinato le proteste davanti all'ambasciata Usa. Oltre a Soleimani e al-Muhandis sono morti 5 membri delle Forze di mobilitazione popolare e un altro esponente di Teheran.
Il tweet di TrumpDopo la notizia del raid e della morte di Soleimani, l'inquilino della Casa Bianca si è limitato a postare la foto di una bandiera americana su Twitter.
Khamenei: "Resistenza agli Usa sarà più forte, ora vendetta"La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha chiesto tre giorni di lutto in Iran sottolineando che l'uccisione del generale raddoppierà la motivazione della resistenza contro gli Stati Uniti e Israele. "Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell'attacco della notte scorsa", ha sentenziato Khamenei.
Rohani: "Ci vendicheremo" Minacce di vendetta, indirizzate agli Usa e a Israele, arrivano anche dal presidente iraniano Hassan Rohani. "Non c'è dubbio che la grande nazione dell'Iran e le altre nazioni libere della regione si vendicheranno dall'orribile crimine commesso dagli americani", sono le parole di Rouhani in una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale del governo.
I Pasdaran: "Gli Usa vadano via o comprino bare per i loro soldati" Gli Usa "devono cominciare a ritirare le loro forze dalla regione islamica da oggi, o cominciare a comprare bare per i loro soldati". E' l'affondo del vice capo delle Guardie della rivoluzione islamica, Mohammad Reza Naghdi, che ha proseguito minacciando anche Israele: "Il regime sionista dovrebbe fare le valigie e tornare nei Paesi europei, da dove è venuto, altrimenti subirà una risposta devastante dalla Ummah islamica". "Possono scegliere - ha concluso l'ufficiale iraniano - a noi non piacciono gli spargimenti di sangue".
Polemiche in UsaPolemiche in Usa dopo l'attacco che è stato ordinato senza il parere del Congresso. Donald Trump ha gettato "dinamite in una polveriera" con l'attacco che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Lo ha evidenziato il candidato dem alla Casa Bianca, Joe Biden. Per l'altra candidata Elizabeth Warren "bisogna evitare una costosa guerra", anche se "Soleimani era un assassino responsabile della morte di migliaia di persone, inclusi centinaia di americani, la mossa è stata avventata".
Pompeo twitta un video: iracheni ballano per la liberazione Gli "iracheni ballano in strada per la libertà: grati che il generale Soleimani non ci sia più": lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano Mike Pompeo, che pubblica un video in cui si vede un corteo di persone correre lungo una strada reggendo tra le mani - sopra la testa - una lunga bandiera irachena.
Iraqis — Iraqis — dancing in the street for freedom; thankful that General Soleimani is no more.
26.6K people are talking about this
Israele in allertaIsraele ha riunito lo stato maggiore della Difesa e ha elevato lo stato di allerta. Per Tel Aviv, non è da escludersi una controffensiva. Secondo l'intelligence israeliana il generale iraniano aveva avuto un ruolo di primo piano nel progressivo potenziamento militare degli Hezbollah libanesi e delle ali militari di Hamas e della Jihad islamica a Gaza, nonché nella penetrazione militare iraniana in Siria. Il premier Netanyahu ha interrotto la sua visita ufficiale in Grecia per rientrare prima.
La Jihad palestinese: "L'America ha spalancato le porte dell'inferno"La Jihad palestinese ha promesso di reagire: "Il gen. Qassem Soleimani è stato ucciso dal nemico americano-sionista mentre si trovava al fronte. Ci stringeremo tutti assieme contro questa aggressione", è stato affermato in una nota. Un esponente di Hamas, Bassem Naim, ha avvertito che la sua scomparsa rischia di destabilizzare la Regione. Espressioni di cordoglio sono giunte anche dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina. "Soleimani era un leader che amava combattere sul terreno - ha dichiarato in un comunicato. - Si era schierato con la resistenza in Palestina,in Libano, nello Yemen e ovunque". "Con questa uccisione - ha aggiunto - l'America ha spalancato le porte dell'inferno".
Sale il prezzo del petrolio Balzo del petrolio con l'attacco all'aeroporto di Baghdad e la morte del generale iraniano. Il Wti sale ai massimi degli ultimi quattro mesi e rivede quota 63 dollari. Il Brent avanza del 3,5%.
Sale la tensione tra gli Usa e l'Iran dopo l'attacco ordinato da Donald Trump vicino all'aeroporto di Baghdad, in Iraq, che ha polverizzato due auto uccidendo 8 persone tra cui il generale iraniano Qassem Soleimani, figura chiave della strategia di Teheran in Medio Oriente. "E' un atto di terrorismo", ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif. Ali Khamenei chiama alla vendetta. Il Pentagono ha replicato: "Proteggeremo i nostri interessi".
"Folle escalation"Per Zarif "l'assassinio di Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaeda, è pericoloso, una folle escalation". Soleimani era al comando delle brigate al Quds, le Guardie della Rivoluzione islamica. Ha animato la seconda fase dell'insurrezione anti-americana in Iraq, ha armato gli Hezbollah libanesi contro Israele, ha pilotato la repressione del regime di Damasco contro la rivolta. Infine ha indirettamente collaborato con i suoi storici nemici americani per riuscire a sconfiggere l'Isis.
L'Iran aveva sventato negli ultimi mesi un attentato proprio contro il generale. Mentre in passato, per evitare conseguenze inimmaginabili, Washington e Tel Aviv avevano deciso di non colpire l'obiettivo.
Baghdad condanna duramente l'attacco Usa Il primo ministro iracheno Adel Abdul-Mahdi ha definito "un'aggressione contro l'Iraq" il raid americano che ha portato all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani a Baghdad. In un messaggio ufficiale ha inoltre avvertito che l'attacco determinerà "una pericolosa escalation" che "scatenerà una guerra devastante in Iraq e nella regione". Il premier ha poi sottolineato come Soleimani sia stato "uno dei principali simboli della vittoria contro i militanti dello Stato islamico".
Sebbene Baghdad abbia condannato duramente il raid americano, sembra difficile che Washington non abbia avuto l'appoggio almeno indiretto da parte dei servizi iracheni non contenti della ingombrante presenza iraniana (sciita) nel Paese.
Il Pentagono: "Proteggeremo i nostri interessi"Adesso invece il Pentagono ha fatto sapere che l'uccisione del generale iraniano, figura molto vicina alla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, punta a essere un deterrente per futuri piani offensivi iraniani. "Gli Stati Uniti continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo", ha dichiarato il dipartimento della Difesa aggiungendo che il generale "voleva attaccare i diplomatici americani".
Ucciso anche il numero due delle Forze di mobilitazione popolareNell'attacco è stato ucciso anche Abu Mahndi al-Muhandis, il numero due delle Forze di mobilitazione popolare, la coalizione di milizie paramilitari sciite pro-iraniane attive in Iraq, che in questi giorni hanno coordinato le proteste davanti all'ambasciata Usa. Oltre a Soleimani e al-Muhandis sono morti 5 membri delle Forze di mobilitazione popolare e un altro esponente di Teheran.
Il tweet di TrumpDopo la notizia del raid e della morte di Soleimani, l'inquilino della Casa Bianca si è limitato a postare la foto di una bandiera americana su Twitter.
Khamenei: "Resistenza agli Usa sarà più forte, ora vendetta"La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha chiesto tre giorni di lutto in Iran sottolineando che l'uccisione del generale raddoppierà la motivazione della resistenza contro gli Stati Uniti e Israele. "Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell'attacco della notte scorsa", ha sentenziato Khamenei.
Rohani: "Ci vendicheremo" Minacce di vendetta, indirizzate agli Usa e a Israele, arrivano anche dal presidente iraniano Hassan Rohani. "Non c'è dubbio che la grande nazione dell'Iran e le altre nazioni libere della regione si vendicheranno dall'orribile crimine commesso dagli americani", sono le parole di Rouhani in una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale del governo.
I Pasdaran: "Gli Usa vadano via o comprino bare per i loro soldati" Gli Usa "devono cominciare a ritirare le loro forze dalla regione islamica da oggi, o cominciare a comprare bare per i loro soldati". E' l'affondo del vice capo delle Guardie della rivoluzione islamica, Mohammad Reza Naghdi, che ha proseguito minacciando anche Israele: "Il regime sionista dovrebbe fare le valigie e tornare nei Paesi europei, da dove è venuto, altrimenti subirà una risposta devastante dalla Ummah islamica". "Possono scegliere - ha concluso l'ufficiale iraniano - a noi non piacciono gli spargimenti di sangue".
Polemiche in UsaPolemiche in Usa dopo l'attacco che è stato ordinato senza il parere del Congresso. Donald Trump ha gettato "dinamite in una polveriera" con l'attacco che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Lo ha evidenziato il candidato dem alla Casa Bianca, Joe Biden. Per l'altra candidata Elizabeth Warren "bisogna evitare una costosa guerra", anche se "Soleimani era un assassino responsabile della morte di migliaia di persone, inclusi centinaia di americani, la mossa è stata avventata".
Pompeo twitta un video: iracheni ballano per la liberazione Gli "iracheni ballano in strada per la libertà: grati che il generale Soleimani non ci sia più": lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano Mike Pompeo, che pubblica un video in cui si vede un corteo di persone correre lungo una strada reggendo tra le mani - sopra la testa - una lunga bandiera irachena.
Iraqis — Iraqis — dancing in the street for freedom; thankful that General Soleimani is no more.
26.6K people are talking about this
Israele in allertaIsraele ha riunito lo stato maggiore della Difesa e ha elevato lo stato di allerta. Per Tel Aviv, non è da escludersi una controffensiva. Secondo l'intelligence israeliana il generale iraniano aveva avuto un ruolo di primo piano nel progressivo potenziamento militare degli Hezbollah libanesi e delle ali militari di Hamas e della Jihad islamica a Gaza, nonché nella penetrazione militare iraniana in Siria. Il premier Netanyahu ha interrotto la sua visita ufficiale in Grecia per rientrare prima.
La Jihad palestinese: "L'America ha spalancato le porte dell'inferno"La Jihad palestinese ha promesso di reagire: "Il gen. Qassem Soleimani è stato ucciso dal nemico americano-sionista mentre si trovava al fronte. Ci stringeremo tutti assieme contro questa aggressione", è stato affermato in una nota. Un esponente di Hamas, Bassem Naim, ha avvertito che la sua scomparsa rischia di destabilizzare la Regione. Espressioni di cordoglio sono giunte anche dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina. "Soleimani era un leader che amava combattere sul terreno - ha dichiarato in un comunicato. - Si era schierato con la resistenza in Palestina,in Libano, nello Yemen e ovunque". "Con questa uccisione - ha aggiunto - l'America ha spalancato le porte dell'inferno".
Sale il prezzo del petrolio Balzo del petrolio con l'attacco all'aeroporto di Baghdad e la morte del generale iraniano. Il Wti sale ai massimi degli ultimi quattro mesi e rivede quota 63 dollari. Il Brent avanza del 3,5%.
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