Intervista dell'ex segretario al Sole 24 ore. Prodi: “Le misure per crescere il vero scoglio”. De Bortoli: "Chiarezza sui numeri"
“L’Italia rischia grosso. La Brexit di Boris Johnson sarà un disastro sia per il Regno Unito sia per l’Europa. La frenata tedesca rallenterà la crescita anche nel nostro Nord Est. E in casa nostra il Pil oscilla tra lo zero e il negativo. È un passaggio delicato, è ora di finirla col teatrino dei bisticci: oggi si tira una linea di demarcazione”. A dirlo, è l’ex premier Matteo Renzi, in una intervista al Sole 24 Ore.
Renzi invita alla responsabilità e rassicura il mondo produttivo: “Non avete nulla da temere da un governo che nasce per evitare l’aumento dell’Iva e che abbassa lo spread. Ma se qualcuno vi volesse far male, sappiate che non avrà i numeri in Parlamento”...
Renzi spiega la sua visione: “Da un lato chi vuole il bene dell’Italia accetti il compromesso e faccia il Governo. Dall’altro chi pensa solo all’interesse di parte continui pure a chiedere ‘Elezioni’ sapendo che sarebbero una sciagura per la nostra economia”. “Salvini - accusa l’ex premier - punta alle elezioni per bieco interesse ma il Parlamento non è il suo maggiordomo: ci sono delle regole e vanno rispettate. Si va a votare quando lo dice la Costituzione, non quando lo dice Instagram. Perché servire le istituzioni è una cosa seria, non è indossare la felpa della Polizia. Perché Salvini ha rotto all’improvviso? Cosa nasconde? Vuole forse nominare Savoini all’Eni? Se si vota a novembre, aumenta l’Iva: sarebbe la mazzata finale sui consumi delle famiglie”.
Sul presidente incaricato Conte, Renzi osserva: “Il destino è benevolo con lui e ora ha una seconda chance, spero vada meglio della prima”. Sul capo politico del M5s invece aggiunge: “Ciò che farà Di Maio non mi sembra così decisivo”.
Prodi: “Le misure per crescere il vero scoglio”
In un intervento sul Messaggero, Romano Prodi punta il dito sulla sfida della crescita per il nuovo governo giallo-rosso.
“Il governo - scrive l’ex premier - ha di fronte a sé il difficile compito di dimostrare che le speranze di ripresa del nostro Paese sono ancora fondate. Lo deve fare con misure che spingono la crescita ma che, nello stesso tempo, pongono rimedi agli squilibri sociali, economici e geografici che si sono accumulati in Italia nel tempo.”
Continua Prodi: “Nell’immediato bisogna favorire gli investimenti privati e pubblici.”
Ma il punto è politico. “Anche su queste decisioni dedicate alla crescita un accordo è possibile, ma non se si procede con ultimatum o ricette già confezionate”.
De Bortoli: “Acrobazie e silenzi sui numeri”
Anche l’editorialista del Corriere Ferruccio De Bortoli analizza i primi impegni del governo nascente alla luce della mancata ripresa e della poca chiarezza sui numeri.
“Un governo di legislatura - scrive De Bortoli - dovrebbe fare agli italiani un discorso di verità, non sommergerli di promesse. Parlare non solo di obiettivi ma anche di risorse”
“Nel discorso che Conte ha pronunciato al Quirinale - continua l’editorialista - dopo aver avuto l’incarico non c’era alcun riferimento a debito, deficit, coperture. Su 908 parole.”
ANSA
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