Di Maio: vincolo di mandato e multe
Il capo politico teme l’emorragia di parlamentari. Se ne va la senatrice Vono e in forase anche il collega Grassi. Il leghista Centinaio: «Due pronti a passare con noi».
ROMA «Dobbiamo mettere fine al mercato delle vacche». Il Movimento perde pezzi e Luigi Di Maio perde la pazienza. Da New York fa filtrare la sua irritazione, minaccia di applicare una vecchia norma mai usata, la multa da 100 mila euro, e annuncia che parlerà con il Pd della possibilità di eliminare l’assenza di «vincolo di mandato». Proposta che ottiene subito i no di diversi dem, renziani in testa, di Forza Italia e +Europa.
«Non andare, ti massacrano»
La prima parlamentare ad annunciare, in questa nuova fase, l’addio al Movimento, è Silvia Vono, senatrice calabrese che passa al gruppo di Matteo Renzi. Di Maio aveva provato a trattenerla con un messaggino poco rassicurante: «Non ti consiglio di andare via, sarai massacrata. Sei una brava persona, pensaci bene, sarai marchiata a vita». Nel «mercato delle vacche» (o libera autodeterminazione dei parlamentari, a seconda della prospettiva), c’è un’altra possibile defezione. Il senatore Ugo Grassi lascia il ruolo di capogruppo in Affari Costituzionali e valuta se andarsene. Di Maio non apprezza e, a Porta a Porta, spiega: «Io divido quelli che giustamente muovono critiche e chi va via in altri gruppi. Chi va via non lo fa perché è scontento del M5S ma perché non ha ottenuto qualcosa per sé stesso»...
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https://www.corriere.it/politica/19_settembre_26/gli-addii-scuotono-m5s-ora-vincolo-mandato-muro-pd-maio-frena-365743dc-e08b-11e9-88f1-6c41e75d9585.shtml
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