mercoledì 28 agosto 2019

Crisi Governo. Il 18 luglio Di Maio al Pd: “Mai col partito di Bibbiano che toglie bimbi con l’elettroshock allo scopo di venderli… Mai con il PD” a famiglie” ed oggi?


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“ Dire che stiamo governando con il partito di Bibbiano è un’accusa ingiusta e falsa. Il PD toglie i bambini alle famiglie con l’elettroshock allo scopo di venderli… Mai con il PD”.

Sono queste le parole pronunciate da Luigi Di Maio il 18 luglio scorso, nel corso del programma Uno Mattina, su Rai1, e poi ribadite in una diretta Facebook, con questo video.
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La presa di distanza del vice premier del M5S dal PD, sono susseguenti alle accuse della Lega dopo la decisione dei pentastellati di non aderire nel parlamento europeo al gruppo dei cosiddetti sovranisti e poi di avere votato per Ursula Von der Leyen, eleggendola di fatto con i propri voti indispensabili, presidente della Commissione europea....

In questo video, Di Maio accosta il Pd alle vicende degli affidi illeciti di minori in provincia di Reggio Emilia, nella nota indagine “Angeli e demoni”. Le parole del vicepremier, ovviamente hanno innescato la reazione del nazareno che a stretto giro ha risposto: “Sono dichiarazioni demenziali che confermano il livello di disperazione di un personaggio che ha fallito il suo obiettivo e scarica la sua bile sugli avversari politici”. Ed ancora: “ Il Pd ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela per diffamazione e richiesta di risarcimento danni in sede civile”. 
Questo succedeva appena un mese addietro, tuoni e fulmini, ma in politica si sa, i cambiamenti sono rapidi e repentini e le virate a 360 gradi. E così oggi dopo avere ascoltato le dichiarazioni del premier Conte, si potrebbe concretizzare quella che un mese fa dal M5S era considerato l’inferno in terra, ovvero una maggioranza con il PD.
Le trattative secondo adnKronos, pare siano a buon punto e numericamente con l’apporto di alcuni transfughi di Forza Italia, si potrebbero superare i 162 voti dell’attuale governo. Gli accordi sarebbero a buon punto anche sul fronte nomine e nomi.
Per il l premier ci sono diverse ipotesi, ma Roberto Fico sarebbe il nome con le maggiori possibilità, che lascerebbe la presidenza della Camera che andrebbe al Pd, con Franceschini in pole position oppure un renziano da individuare.
Per tutti gli altri posti, dai ministri ai sottosegretari, sarebbero riesumate le figure di Enrico Letta, Walter Veltroni, Raffaele Cantone, Enrico Giovannini e tanti altri, il tutto con la regia di Romano Prodi. Renzi e la Boschi invece starebbero dietro le quinte per fare calmare gli animi, indicando però loro esponenti nell’esecutivo, quali Anna Ascani, Simona Malpezzi, Lorenzo Guerini e Emanuele Fiano.
Le danze sono aperte ed il ballo è appena iniziato, attendiamo quindi la fine della festa che non è affatto scontata, se ci avete fatto caso infatti, nel toto nomi manca proprio quello di Luigi Di Maio, fatto fuori dal suo partito e visto come perdente dal PD. Luigino starà buono e tranquillo a farsi esautorare, dopo che Salvini gli ha offerto di diventare Premier in un governo giallo verde bis?



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