sabato 31 agosto 2019

31 agosto 2019 - 10:53:00 // "Non proroghiamo quota 100". Colpo di scena Pd a #laPiazza

"Non proroghiamo quota 100". Colpo di scena Pd a #laPiazza

"Non proroghiamo quota 100". Colpo di scena Pd a #laPiazza.L'annuncio del responsabiile economico del Partito Democratico Antonio Misiani. 

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"C'è stata questa presa di posizione di Di Maio, ultimativa e con toni che non abbiamo condiviso. Lo abbiamo detto molto chiaramente: l'accordo va costruito partendo da una condivisione dei temi, dei programmi e delle cose da fare negli interessi generali del Paese. Il modo di ragionare non può essere 'queste sono le mie proposte, o si prende o si va a votare'". Lo ha affermato isenatore del Pd Antonio Misiani, responsabile economico della segreteria di Nicola Zingaretti - intervenuto a La Piazza, la kermesse organizzata da Affaritaliani.it a Ceglie Messapica - commenta le difficoltà nella trattativa con il M5S per la formazione del governo. "Per noi il voto è sempre stata una delle opzioni possibili, si fa un governo solo se vale la pena fare un governo di legislatura capace di affrontare i problemi del Paese. Speriamo che il Movimento 5 Stelle e il suo capo politico tornino a dialogare con uno spirito costruttivo e positivo. Credo che ci siano le possibilità di trovare un accordo ad esempio sui temi di politica economica e sociale. Non si fa un governo pee rinviare le elezioni, si fa un governo se c'è un accordo sulle cose da fare"... 
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Che fine faranno reddito di cittadinanza e quota 100? Verranno confermate o cancellate? "Per indole non butto mai via niente di quello che è stato realizzato da chi c'era prima", ha sottolineato Misiani. "Bisogna valutare quello che funziona, mantenerlo e correggere eventuali disfunzioni. Vale per il reddito di cittadinanza, che va migliorato. D'altronde c'era bisogno di uno strumento robusto per contrastare la povertà. Vale per quota 100 che è una misura che noi abbiamo osteggiato, scade nel 2021 e non la proroghiamo. Noi siamo per flessibilizzare l'età del pensionamento ma per mandare in pensione prima chi fa lavori gravosi, chi è in difficoltà, chi è disoccupato e chi ha parenti disabili in casa. C'è uno strumento che si chiama anticipo pensionistico sociale che scade nel 2019 e va reso permanente, magari allargandolo. La strada è quella: mandare in pensione prima chi è in condizioni difficili e chi fa lavori particolarmente gravosi. Quota 100 si è dimostrata inefficace, pochissimi di coloro che fanno lavori gravosi hanno aderito. Vanno in pensione molti dipendenti pubblici, molti maschi. E' uno strumento da più parti criticato".

IL DIBATTITO MISIANI-DURIGON: VIDEO

IL DIBATTITO TRA RAFFAELE FITTO (EUROPARLAMENTARE DI FRATELLI D'ITALIA), CLAUDIO DURIGON (SOTTOSEGRETARIO USCENTE AL LAVORO DELLA LEGA) E CARLO FIDANZA (CAPODELEGAZIONE DI FRATELLI D'ITALIA AL PARLAMENTO EUROPEO)

 

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