domenica 14 aprile 2013

Mastrapasqua alla Fornero: "La fusione degli enti previdenziali ha sballato i conti. Dal 2015 casse vuote". E gli assegni non arriverebbero più

 PS: Questo articolo, buttato giù così, di domenica pomeriggio in attesa delle partite di calcio, sembra sia pubblicato per riempire uno spazio rimasto vuoto: non è così! E' tutto vero, l'avevo già postato, uno simile, un mesetto fa. Cosa fare? Ci vuole una "rivoluzione", ma quale, quella  ad acqua di rose", o tipo quella che il buon Mao Tse-tung ha descritto sul libretto rosso: "La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un'opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un'insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un'altra."
-------------------
Mastrapasqua alla Fornero: "La fusione degli enti previdenziali ha sballato i conti. Dal 2015 casse vuote". E gli assegni non arriverebbero più.....
di Antonio Castro
Decima riforma delle pensioni alle porte? Sembra proprio di sì, e dobbiamo ringraziare il professor Monti e l’ultra sensibile (e suscettibile) ministra per gli affari correnti Elsa Fornero. Lo scorso 22 marzo il presidente delsuperInps Antonio Mastrapasqua ha preso carta e penna e scritto un’allarmata missiva a via XX Settembre e a via Flavia: il senso, riassunto, è più o meno questo: “La fusione di Inps, Inpdap e Enpals ha scaricato sull’ente pensionistico costi insostenibili e se non si interverrà rapidamente dal 2015...”. Di più: il patrimonio netto basta appena a a sostenere «una perdita per non oltre tre esercizi». Ma non basta: visto che lo Stato è un pessimo pagatore se le amministrazioni dello Stato continueranno a pagare a rilento i contributi», scrive Mastrapasqua si avranno «ulteriori problemi di liquidità con incidenza sulla stessa correttezza delle prestazioni». Il che - tradotto per i comuni mortali - vuol dire che se lo Stato non versa i contributi dei dipendenti pubblici a scadenza (per i lavoratori privati e le imprese è il 10 del mese successivo), e quindi che continuando a spendere per le pensioni degli statali il tesoretto accumulato dai privati si arriverà entro il 2015 al paradosso che non si avranno più i quattrini necessari a pagare le pensioni. Di tutti: pubblici e privati...continua...
http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1223077/Nuova-riforma-delle-pensioni--o-l-Inps-fallisce--l

Nessun commento:

Posta un commento