lunedì 29 aprile 2013

«Cui prodest? Solo al governo per la fiducia» Becchi all'attacco dopo la sparatoria!

Il giurista e uno degli ideologi del movimento 5 Stelle PS: Informazione: Sentiamo anche una voce fuori dalle righe istituzionali"
umberto marabese
 

Puntare il dito contro i toni del Movimento 5 Stelle
significa «prendere due piccioni con una fava»

 
Il giurista e uno degli ideologi del movimento 5 Stelle
«Due carabinieri feriti e uno in modo piuttosto grave, proprio nel momento in cui il nuovo governo al Quirinale giura fedeltà alla Costituzione. Il gesto eclatante ed isolato di un disoccupato stanco della vita a cui manca solo un'ultima pallottola per darsi il colpo di grazia? Può essere», osserva il professore Paolo Becchi, considerato tra gli ideologi di riferimento dei 5 Stelle (leggi il profilo tracciato da Aldo Grasso). «Ma in casi come questi resta sempre aperta la questione cui prodest?», incalza. «IL SOLITO CLICHE» -«Un attentato come questo - riprende - ricompatta con il solito vecchio cliché: uniti contro la violenza e, al contempo, uniti contro chi semina la violenza e qui il messaggio è chiaro. Del gesto eclatante vi è comunque un responsabile: il M5S che con il suo linguaggio inciterebbe ad atti di questa natura. E così si prendono due piccioni con una fava». «Ma il M5S - annuncia - non si farà impallinare tanto facilmente. Questo governo porterà il Paese alla catastrofe ma di questo è responsabile il Modello Unico e non il M5S che sarà l'unica vera opposizione».

I COMMENTI - La riflessione del giurista pubblicata dal blog arriva al culmine di una giornata molto tesa. Con l'inevitabile presa di distanza dalla sparatoria di palazzo Chigi da parte di Beppe Grillo, accusato a più riprese da gran parte del mondo politico di fomentare l'odio e di istigare la violenza. In audio pubblicato sul blog La Cosa il comico ha detto: «Noi raccogliamo firme ai banchetti, facciamo referendum e leggi popolari». E ha auspicato «che si tratti di un episodio isolato». Certo è che la base del movimento è in fermento dopo il via libera al governo di larghe intese, con Letta premier e Alfano vice-premier e in molti sul blog si auguravano altre potenziali vittime (i ministri, ad esempio) e non i due sfortunati carabinieri. Molti affermazioni di questo genere sono state censurate, ma fanno a dire a Vittorio Bertola, consigliere comunale del M5 Stelle a Torino, che il vero problema è tutto qui: «Ci sono alcuni milioni di italiani che pensano "peccato che non abbia fatto secco almeno un ministro"», suscitando gli strali di Cesare Damiano e di Alessandra Moretti del Pd che le hanno definite «parole vergognose».
http://www.corriere.it/politica/13_aprile_28/becchi-ideologo-beppe-grillo-sparatoria-palazzo-chigi_9e898a6c-b042-11e2-9916-33bf7b5011d8.shtml

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