domenica 28 aprile 2013

L'"inceneritore" del Gerbido fuma. Già in cenere rifiuiti per 2.000 tonnellate.



PS: Ricevo. copio, incollo:informazione.                          umberto marabese                                                     ----------------------
UFFICIALMENTE AVVIATO L'INCENERITORE DEL GERBIDO
 Venerdì ha iniziato a bruciare tonnellate di rifiuti
Due volte assessore a Beinasco (prima al Bilancio e poi all’Ambiente) e ora consigliere provinciale. Erika Faienza  presiede dal 2006 il “Comitato locale di controllo del termovalorizzatore del Gerbido”.  
 - Allora, dopo tanto parlare ci siamo: l’impianto entra in funzione.
«Venerdì scorso ha bruciato le prime tonnellate di rifiuti, sono state avviate turbine e prime linee. Ieri è rimasto fermo. La piena attivazione dell’impianto avverrà entro ottobre».
 - Tutto sotto controllo?
«Certo. Sono partiti anche i monitoraggi e i dati in possesso di Arpa e Trm sono molto buoni».
 - C’è chi le rimprovera di non avere più titolo di presiedere il Comitato.
«Svolgo questo ruolo da prima ancora che chi oggi mi contesta sapesse dell’esistenza di questo impianto. Ne sono memoria storica, non ci guadagno un centesimo e sono comunque un amministratore del territorio.
Sono pure incinta di sei mesi  ( (Faienza è la consorte del sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, ndr) e, mi creda, non è piacevole beccarsi gli insulti di chi pensa che dietro la mia carica ci sia qualche motivo recondito. Il mio è puro spirito di servizio».

- POLITICA mercoledì 24 aprile 2013
Eppure fuma. Bianco e sottile s’è levato alto in cielo sabato mattina,
 rapidamente confuso tra le ampie nubi del fine settimana. E in quel cielo ha disegnato i soliti fantasmi. Il fumo espulso dal camino dell’inceneritore  del  Gerbido  ha riacceso  discussioni  e  polemiche mai sopite, colpi di coda di un ter-ritorio che non ha mai digerito la costruzione di un impianto del ge-nere a due passi da tante case e da un ospedale.

«Il camino fuma da mesi, si tratta di prove diverse che precedono l’entrata in funzione dell’impianto», si
limita a dire Trm, la società mista che gestirà l’impianto del Gerbido dopo averlo progettato e costruito.
«Hanno acceso, noi ci metteremo ancora maggiore impegno per tenere la situazione sotto controllo», replica
Pierclaudio Cavallari, responsabile rifiuti di Pro Natura e anima del Coordinamento  No  Inceneritore
di Torino.
In mezzo c’è il fatto che venerdì scorso l’inceneritore (o termovalo-rizzatore, dipende dai punti di vista)
ha bruciato le sue prime duemila tonnellate di rifiuti. Altrettanto si-curo è che il 1° maggio scatterà il
cosiddetto “esercizio  provvisorio” dell’impianto e che dodici mesi più tardi sarà il momento dell’”esercizio
commerciale”: fino a 421mila ton-nellate di rifiuti l’anno, tutte espulse dal camino che s’affaccia su Gru-gliasco, Rivoli, Rivalta, Orbassano, Beinasco e sulla parte Sud di Torino. Certezze che agitano chi vive a ri-dosso dell’impianto, le associazioni che da anni combattono per re-spingerlo e quella residua parte di
politica che ancora non s’è rassegnata ad averlo in casa: i rappresentanti di Grugliasco Democratica e degli
Ecologisti che ieri pomeriggio ne hanno chiesto conto al sindaco du-rante il Consiglio comunale («Ri-badiamo la necessità di maggiori controlli») o l’amministrazione co-munale di Rivalta che l’altro ieri ha incalzato il Comitato locale di controllo («Vogliamo sapere quando entrerà in funzione l’impianto, noi abbiamo  l’obbligo  di  avvertire  la nostra cittadinanza»). Perché un’altra cosa certa, anzi incertissima, è la data ufficiale di partenza dell’ince-neritore. Si sussurra che si tratti di una strategia dettata da esigenze di ordine pubblico, volte a evitare
disordini. Ed è un ragionamento che fa sorridere amaro Cavallari: «Non siamo mai stati violenti – sbuffa  -.  Sorprende  davvero  una motivazione del genere. Chiederemo al Comitato gli atti ufficiali della richiesta che sostengono di aver ri-cevuto». A sorpresa, invece, le scorie dell’impianto  non  verranno  più smaltite a Orbassano. Saranno sem-pre di competenza della Servizi In-dustriali, ma anziché a un tiro di schioppo dal San Luigi verranno  prese in carico da altri stabilimenti dell’azienda. Nessuna delle tre fasi in programma (trattamento, iner-tizzazione e smaltimento) avverrà comunque a Orbassano. «Ci risulta – aggiunge Cavallari – che per al-meno sei mesi verranno eseguiti campionamenti sui residui di ciò che viene bruciato per accertarne
l’eventuale  nocività».  Prospettiva che non rassicura chi da sempre è schierato contro l’inceneritore: «Fino
a poco tempo fa sostenevano che sarebbe stato talmente innocuo da poter essere utilizzato per il sedime
stradale. Cosa li ha portati a cam-biare idea?». Nel mirino di chi ancora “non ci sta” c’è anche il Comitato locale di controllo: «Va completamente ri-pensato – argomenta Cavallari -. Era nato per controllare l’incene-ritore, ora serve a controllare i cit-tadini, visto che durante le sue riu-nioni non è consentito l’intervento
del pubblico». Il Comitato è costi-tuito dalle rappresentanze (sindaco o  assessore  all’Ambiente  più  un
tecnico) dei sei Comuni che s’af-facciano sull’impianto e della Pro-vincia di Torino ed è presieduto da
Erika Faienza. Quest’ultima «non ricopre la carica di sindaco o di as-sessore in nessuno dei Comuni che
sono parte del Comitato e non ri-sulta neppure ricoprire la carica di assessore nella Giunta provinciale
presieduta da Saitta», scrivono in un’interrogazione i consiglieri co-munali di Grugliasco Democratica
e degli Ecologisti ai quali vanno a dare  man  forte  anche  quelli  del MoVimento 5 Stelle. «Forse che
quella carica è come quella di re e regine e va mantenuta vita natural durante?».
Salvo Anzaldi

UFFICIALMENTE AVVIATO
L’inceneritore del Gerbido. Venerdì ha iniziato a bruciare tonnellate di rifiuti
Due volte assessore a Beinasco (prima al Bilancio e poi all’Ambiente) e ora consigliere provinciale. Erika Faienza  presiede dal 2006 il “Comitato locale di controllo del termovalorizzatore del Gerbido”.  
 - Allora, dopo tanto parlare ci siamo: l’impianto entra in funzione.
«Venerdì scorso ha bruciato le prime tonnellate di rifiuti, sono state avviate turbine e prime linee. Ieri è rimasto fermo. La piena attivazione dell’impianto avverrà entro ottobre».
 - Tutto sotto controllo?
«Certo. Sono partiti anche i monitoraggi e i dati in possesso di Arpa e Trm sono molto buoni».
 - C’è chi le rimprovera di non avere più titolo di presiedere il Comitato.
«Svolgo questo ruolo da prima ancora che chi oggi mi contesta sapesse dell’esistenza di questo impianto. Ne sono memoria storica, non ci guadagno un centesimo e sono comunque un amministratore del territorio.
Sono pure incinta di sei mesi  ( (Faienza è la consorte del sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, ndr) e, mi creda, non è piacevole beccarsi gli insulti di chi pensa che dietro la mia carica ci sia qualche motivo recondito. Il mio è puro spirito di servizio».
[S.Anz.]

GERBIDOMISTERO SULLA DATA DI PARTENZA DELL’IMPIANTO
L’INCENERITORE FUMA: GIÀ IN CENERE RIFIUTI PER 2000 TONNELLATE
«Venerdì scorso bruciata la prima spazzatura» rivela la presidente contestata
Pierclaudio Cavallari. «Ci risulta che per almeno sei mesi verranno eseguiti campionamenti sui residui di ciò
che viene bruciato per accertarne l’eventuale nocività»

Erika Faienza. Contestata presidente del Comitato di controllo: Faienza nel mirino: «Non ha i titoli per presiedere il Comitato di controllo»
L’interrogazione contro la Presidente Erika Faienza:            
«Non ricopre la carica di sindaco o di assessore in nessuno dei Comuni che sono parte del Comitato e  neppure ricoprire la carica di assessore nella Giunta Saitta»,

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