Più che inclusive, appaiono scandite da passaggi procedurali che, ben lungi dalla necessaria selezione dell’elettorato attivo per evitare l’ingerenza e l’intromissione di “truppe cammellate”, finiscono per confondere i meno attenti. Escludere e dissuadere i cittadini desiderosi di esprimersi.
Riuscendo, per i più maliziosi, nell’impresa, di rendere se non difficile, almeno più problematica, la partecipazione.
Perché a dire il vero più articolata e complessa, lo è davvero. Sicuramente di più delle primarie del 2007 e del 2009, in cui non erano previste limitazioni e scansioni procedurali così nette.
Così, invece di garantire trasparenza e selezione, si corre il rischio di indispettire l’elettore di centro-sinistra, che, già perplesso e annoiato dallo scontro personalistico e dal dibattito sul rinnovamento che percepisce come lotta intestina di potere, non ha neanche ben chiari i programmi dei competitori...continua...
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/la-nota-politica-dei-ventenni/primarie-pd-quelle-regole-rimarranno-una-macchia-su-chi-le-ha-sc#ixzz29x83lSjv
PS: Primarie di procedure e cavilli, insomma, da cui traspare la volontà di arginare e limitare l’avanzata del nemico. Che si ha l’impressione sfonderà lo stesso.
umberto marabese
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