sabato 27 ottobre 2012

Anche Di Pietro, contrariamente ai suoi proclami anticasta, non è diverso dagli altri.

Da Lusi a Belsito, da Fiorito a Maruccio, gli scandali dei soldi ai partiti non sono casuali. Domenica 21.30 Rai3 - Sabrina Giannini
Antonio Di Pietro, contrariamente ai suoi proclami anticasta, non è diverso dagli altri politici. Almeno quando si tratta di soldi.
Il suo partito ha introiettato cento milioni di euro di finanziamento pubblico in dieci anni e la gestione della cassa del partito è stata in mano a sole tre persone fino al 2009: lui, la tesoriera e deputata Silvana Mura e la moglie Susanna Mazzoleni (entrata nel 2004 come socia nell'associazione parallela al partito).
Soltanto nel 2009 Di Pietro apre a una gestione collegiale consentendo ad altri membri del gruppo dirigente di entrare nel merito della rendicontazione. Dal 2001 al 2009, guardando i bilanci del partito, l'Idv ha introiettato ben cinquanta milioni, gestiti da sole tre persone. Singolare che questa gestione "familiare" della cassa del partito (e anche poco democratica) sia sfuggita all'ente erogatore, la Camera dei Deputati, e agli stessi parlamentari dell'Idv...continua...
http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/gli-insaziabili/f4231284-2016-11e2-9aa4-
PS: Il magistrato di ferro, non si ricorda quanti soldi ha ricevuto nel 99, forse perchè l'importo serve appena per comprare un caffè....
umberto marabese

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