Il deputato finiano Daniele Galli interroga il ministro Cancellieri sulla regolarità della singolare iniziativa sostenuta dall'Italia dei valori piemontese. Da dove arrivano quei fondi?
Venticinque centesimi per ogni firma raccolta in calce alla richiesta di referendum. Il rimborsino escogitato dalla fervida mente del segretario piemontese dell’Idv Luigi Cursio per incentivare la raccolta di sottoscrizioni da parte dei militanti e di cui Lo Spiffero aveva dato notizia a suo tempo, ora approda in Parlamento. Il deputato finiano Daniele Galli, infatti, ha presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. La normativa prevede che lo stato centrale rimborsi i partiti con 1 euro per ogni firma raccolta solo nel caso che il referendum, dichiarato ammissibile, raggiunga il quorum di legge per la sua validità. «E in tal caso nulla osterebbe alla devoluzione di un indennizzo a ogni singolo firmatario della proposta» dice Galli, che poi precisa «in questo caso, però, si parla di una consultazione in nuce». Ma se l’esito fosse negativo? Da dove verrebbero prelevati i fondi per i rimborsi da riconoscere ai militanti?...continua...
http://www.lospiffero.com/cantina/-cent-a-firma-il-caso-alla-camera-6985.html
PS: I raccoglitori di firme per referendum, avrebbero il "dovere civico" di avvisare gli eventuali firmatari, che "loro" ci guadagnano........e il referendum non importa se vince o perde, basta sia ammesso. Bella trovata "tonino"..........Qualcuno dica la cosa giusta e sopratutto definitiva.
Ben ritrovati, umberto marabese
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