venerdì 26 ottobre 2012

Giovani Confindustria contro il governo. «Tasse al 68%, è una confisca»

Jacopo Morelli

 

Monti: scelte difficili per voltare pagina. Fornero: riforme, riforme, riforme
 
 
 
 
 
 
ROMA - I giovani di Confindustria attaccano il governo. Il «peso» della pressione fiscale è «cresciuto così tanto da diventare una confisca»: quella «ufficiale toccherà nel 2012 il 45% del Pil», l'onere sulle imprese «sarà superiore al 68%». Il leader dei giovani imprenditori, Jacopo Morelli, al convegno dei giovani imprenditori di Capri chiede di «abbassarla in maniera sostanziale» avvertendo: «Il tempo della pazienza è finito».
«Via i ladri, gli ignoranti, gli incapaci», chiedono poi i giovani di Confindustria. «Siamo disgustati dall'idea della carica pubblica come scorciatoia per arricchirsi, ci ribelliamo a questo degrado», dice Morelli. «Chi lavora non è più disposto a sostenere larghi strati parassitari».
PS: Trovare chi è il più "ladro" è cosa difficilissima, dire che siamo strozzate dalle tasse è "facilissimo". Nell'insieme condivido.
umberto marabese

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