Trm è il boccone più ghiotto del piatto servito al mercato nell'operazione Fct, ma ci sono dei rischi. Si discute sul ruolo di Iren e delle fondazioni bancarie. E non c'è accordo sul 49% di Gtt
La notizia che il sindaco di Torino Piero Fassino, coadiuvato dal suo vice Tom Dealessandri, voglia mettere sul mercato il 49% anziché il 40 di Gtt, ha indispettito più di un assessore, a partire dal titolare dei Trasporti Claudio Lubatti. Intanto in Sala Rossa ci si chiede se questo piano di dismissioni, messo a punto alla fine dello scorso anno, possa davvero ridare fiato alle casse cittadine. Il debito, consuntivo 2009, si aggira intorno ai 5 miliardi e ormai la voce di un rischio default per il Comune di Torino inizia a serpeggiare con insistenza tra i muri di Palazzo Civico. Lo dimostrano anche le intempestive e frenetiche iniziative messe in atto, non si sa bene secondo quale disegno, dalla trimurti al comando della città (Fassino-Dealessandri-Passoni), ultima delle quali proprio la notizia legata all'azienda trasporti comunale...continua...
http://www.lospiffero.com/marciapiede/troppo-indigesto-lo-spezzatino-di-fassino-3285.html
PS: Prima i cittadini finanziano, di loro, le partecipate, poi arriva "perù" e le vende per far cassa. Come buon capo di famiglia,"perù" , non mi sembra molto equo.
umberto marabese
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