L'esponente pidiellino condannato per l'affaire Unipol con Fazio, Consorte e Fiorani. Emersa una fitta rete di relazioni trasversali che aveva in D'Alema il fulcro. Incombe la prescrizione
Tre anni e sei mesi, più il pagamento di una sanzione pecuniaria di 600 mila euro. È questa la condanna per aggiotaggio inflitta a Vito Bonsignore, europarlamentare Pdl, nell’ambito della sentenza emessa oggi sulla tentata scalata a Bnl da parte di Unipol. Il coinvolgimento del politico piemontese è risultato dalla testimonianza resa dall’immobiliarista Stefano Ricucci, uno dei cosiddetti "furbetti del quartierino", che ai magistrati romani ha raccontato alcune “stranezze”: «È un fatto che io, quando sono dovuto scendere al 4,99 in Bnl, l’operazione l’ha curata tutta la Finnat per conto di Caltagirone, le azioni mie finirono a Bonsignore e mi sembrò tutto molto strano». Tirato in ballo nel corso di una conversazione telefonica in cui Massimo D’Alema, non coinvolto nella vicenda giudiziaria perché il Parlamento Europeo ha negato l’autorizzazione, diceva: «Intendiamoci se Bonsignore deve restare nel patto resta perché gli ho dato una contropartita politica da un’altra parte». Il 14 luglio 2005 D’Alema assicura Giovanni Consorte, ....continua...http://www.lospiffero.com/cantina/scalata-bnl:-3-anni-e-6-mesi-a-bonsignore-2436.html
PS: <<Ora la mazzata. I giudici depositeranno la motivazione tra 45 giorni. I fatti al centro del processo si prescrivono nel gennaio del 2013>>. Niente paura per il "baffetto", la prescrizione è dietro l'angolo.......!
Buona notte da umberto marabese