martedì 6 settembre 2011

Africani, i reietti della nuova Libia

L'ALTRA FACCIA DELLA RIBELLIONE VITTORIOSA. Caccia agli immigrati africani voluti da Gheddafi: donne stuprate,fame, razzismo e abusi.

Dal nostro inviato LORENZO CREMONESI
SAYAD (Libia)_ «Cinque giorni fa sono stata violentata. Per mezz’ora, contro una barca. Da due uomini armati di mitra. Si davano il cambio. Prima si sono messi il preservativo. Poi mi hanno spinto al riparo delle imbarcazioni da pesca sulla banchina e costretta ad aprire le gambe con le braccia in alto, le mani appoggiate alla fiancata. Mi hanno presa da dietro. Non faceva troppo male. Ma li ho odiati. Mi sono sentita sporca, umiliata, abusata. Non potevo fare nulla, solo subire e piangere». Parla quasi con un sussurro Cinzia Swizzy, vent’anni, nigeriana, immigrata a Tripoli nel 2009. Sino a due mesi fa lavorava come aiuto-estetista nel cuore della citta’ vecchia. Ma la guerra ha sconvolto la sua esistenza, come quella di altre centinaia di migliaia (forse oltre un milione) di africani ai quali la politica delle «porte aperte» al continente sub-sahariano voluta da Muammar Gheddafi aveva permesso di venire in Libia....continua....
Una donna africana nascosta in una fattoria nei dintorni di Tripoli per paura dei ribelli (Reuters)
Una donna africana nascosta in una fattoria nei dintorni di Tripoli per paura dei ribelli (Reuters)
http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_05/africani-cacciati-dai-ribelli
 
PS: Vede Presidente Napolitano, Onorevoli  Bersani, D'Alema, Frattini, Casini e pure Lei Benedetto XVI, sono questi i benifici che i "poveri e umili, ma sempre nostri fratelli, hanno avuto, hanno e avranno dalla "guerra umanitaria" da Voi fortemente sostenuta. Grazie, speriamo che da lassù qualcuno prenda nota!
umberto marabese

Nessun commento:

Posta un commento