domenica 25 settembre 2011

Mandiamo a casa chi la crisi la creata.

riconversionecodi Guido Viale - «il manifesto».
La crescita (che non c'è e, dove c'era, svanisce) è trattata sempre più come un obbligo. Ma quella di cui si parla è solo una crescita contabile (del Pil), finalizzata a riequilibrare i rapporti tra deficit - e debito - e Pil con un aumento del denominatore (Pil) e non solo con una riduzione dei numeratori (deficit e debito). Il tutto soprattutto per «rassicurare i mercati». Dalla crescita ci si attende anche un aumento dei redditi tassabili (non tutti i redditi lo sono, o lo sono nella stessa misura: alcuni, per legge; altri, per violazione della legge) e, quindi, delle entrate dello Stato, rendendo più facile il pareggio di bilancio (assurto al rango di obbligo costituzionale) e, forse, anche una riduzione del debito (anch'essa resa obbligatoria dal cosiddetto patto euro-plus).....continua...
http://www.megachip.info/tematiche/kill-pil/6842-una-crescita-senza-benessere.html

PS: Un primo passo, non rimandabile assolutamente, e quello di "licenziare" chi di questa crisi sono  gli artefici. E' da vent'anni che il "debito" pubblico ha iniziato a moltiplicarsi; è da vent'anni che moltissimi politici, sopratutto "capo bastone", continuano a darsi il cambio nel governare. Ecco chi dobbiamo per primi licenziare: tutti coloro i quali in questi vent'anni hanno tentato di governare, in realtà ci hanno portato alla feroce crisi odierna. Signori, hello, hello!
umberto marabese

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