Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un post molto breve per esprimervi tutto il mio disappunto per lo stato dell’informazione nel nostro Paese, evidenziato dall’immagine che trovate allegata.
Negli ultimi giorni vi sono stati due fatti importanti, dal punto di vista dell’informazione.
Il primo, temporalmente, è stata la dichiarazione dell’ente medico europeo, l’EMA, resa pubblica da un gruppo di parlamentari a Strasburgo, in una conferenza stampa, relativa ai cosiddetti vaccini. L’Ema, in buona sostanza affermava di non aver mai detto che essi servivano a bloccare infezioni e contagio.
Questo scardinava tutto l’impianto messo in atto da molti governi, fra cui quelli italiani, relativo a obbligo vaccinale, green pass e sanzioni varie nei confronti di chi preferiva non sottoporsi alla sperimentazione genica.
Questa notizia, che da un punto di vista giornalistico si potrebbe definire clamorosa, non ha trovato spazio sulle prime pagine dei principali quotidiani.
La seconda notizia era evidentemente quella dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex Ministro Speranza e dell’allora direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Magrini, in seguito alla pubblicazione di messaggi relativi alla pandemia.
Non è cosa da poco, visto che li si accusava addirittura di omicidio.
Neanche questa notizia è riuscita a farsi strada fino alle prime pagine dei maggiori giornali.
Non è possibile pensare che i timonieri dell’informazione si siano distratti tutti insieme, o che non sappiano fare questo sciagurato mestiere.
Non si può non pensare che come al tempo della “pandemia” abbiamo semplicemente rinunciato a compiere il primo dovere di ogni giornalista: porre domande, avanzare dubbi, verificare la fondatezza di quanto autorità ed istituzioni affermano, a difesa dei cittadini.
Ci sono persone che sono morte – e continuano a morire – in maniera inspiegabile, ma che forse è collegata ad alcuni lotti del vaccino. Ci sono effetti avversi, anche permanenti, a migliaia e decine di migliaia. C’è l’aumento in disturbi cardiaci, manifestazioni tumorali, disturbi del sistema nervoso e altro ancora ben presenti, ma regolarmente ignorati dai mass media mainstream.
La conclusione, a mio modesto parere, è che siamo di fronte a una Questione Morale di straordinaria grandezza in quello che è un settore chiave nella difesa dello Stato democratico. I nostri mass media sono diventati semplicemente dei mezzi di trasmissione di propaganda legata agli interessi – politici, economici, ideologici – dei loro proprietari, in una misura priva di ogni pudore, e che ci riporta a tempi e situazioni storiche – nazismo, fascismo, comunismo – che ci si illudeva di aver lasciato alle spalle, almeno in Occidente.
Una situazione di una gravità straordinaria, che mi ha fatto venire in mente la famosa “Questione morale” sollevata da Enrico Berlinguer all’inizio degli anni ’80. Berlinguer si riferiva alla politica, principalmente, perché la decomposizione era localizzata principalmente in quel settore. Ma da allora l’infezione si è diffusa in tutto il corpo.
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