domenica 26 agosto 2018

MAURIZIO BLONDET - AL GOVERNO CONVIENE PORRE IL VETO SUL BILANCIO UE

Visto  che l’Europa non si prende le quote di migranti, noi  blocchiamo i fondi  che versiamo alla UE”, disse Di Maio. Sarebbero 20miliardi.
 Urli di scandalo,  strilli, cachinni:  “Incompetente”; “Dilettantismo”, eccetera.  Moavero: “Non si può fare, è un dovere”.
Il Kommissario al Bilancio Oettinger  sgrida e minaccia.
“Se l’Italia rifiutasse di pagare i suoi contributi al budget Ue, sarebbe la prima volta nella storia dell’Ue. Questo avrebbe come conseguenza interessi sul ritardo dei pagamenti. E una violazione degli obblighi dei trattati porterebbe a possibili ulteriori pesanti sanzioni” . In un altro tweet, ha aggiunto: “L’Ue è una comunità di leggi e valori, tutti gli Stati membri devono giocare secondo le regole. Ogni Stato membro deve rispettare i suoi obblighi e il dovere di collaborare. Collaborazione, non minacce, è la soluzione europea”
Poche ore dopo, apprendo da un tweet che Matteo Renzi   ha detto esattamente la stessa cosa, praticamente con le stesse parole, il 6 luglio 2017:
Renzi minacciò di chiudere i fondi alla UE.














Nessuno si scandalizzò allora...
  Nessuno in Europa rispose  con quel tono truculento e intimidatorio con cui Oettingher ci ha trattato da  debitori  insolventi. Certamente perché in Europa sapevano che le “minacce” di Renzi  restavano senza  effetto,  l’euro-oligarchia sapeva con chi aveva a che fare. Adesso invece si preoccupano davvero – e per questo mobilitano i loro servi interni, mediatici, politici, giudiziari. Sanno che il nuovo governo può davvero mettere a segno la minaccia, facendo mandare alle oligarchie  i fondi del terzo contributore nella UE- che loro sono abituati a trattare come un servo ai loro ordini 
Ora devono avere davvero paura, perché Salvini  ha precisato  con la mossa strategica: non più “non paghiamo il nostro contributo alla UE”, ma “mettiamo il veto al bilancio UE”.  Posizione immediatamente confermata – e rafforzata  dal primo ministro Conte:


Conte  collega la mancata solidarietà europea a dividersi i clandestini  della Diciotti con una nuova posizione  italiana  sul bilancio : “L’Italia non ritiene possibile esprimere adesione a un bilancio di previsione che sottende una politica cosi’ incoerente sul piano sociale” +++
Ottima idea.
L’Italia, terzo contributore   netto  con  quei miliardi si paga il biglietto per sedere al tavolo dove si approva il bilancio  preventivo della (dis)Unione.  E’ imminente la discussione del bilancio preventivo per  il quadriennio 2021-2027:  l’approvazione “spetta  al Consiglio, con delibera  all’unanimità, previa approvazione del Parlamento”.
All’unanimità. Dunque l’Italia ha un potere di veto. Con  i governi precedenti non l’ha mai usato, ovviamente. Adesso il nuovo governo, che gli euro-oligarchi odiano e che vogliono schiacciare, ha in mano l’arma per esigere molto in cambio, far pagare carissima l’approvazione. O ancor meglio, bloccare tutto fino alle elezioni europee del maggio 2019, quando il nuovo Parlamento UE vedrà  il crollo degli europeisti e l’affermazione dei “sovranisti e populisti”:  Perché dar la soddisfazione   di “far votare il budget a  questo Parlamento UE, quando  il prossimo sarà molto diverso?” (Musso).
Le euro-oligarchie sono ben consapevoli del pericolo. Tanto è  vero che nei documenti emananti da loro, si legge: “I   deputati chiedono  che i colloqui tra Parlamento, Commissione e Consiglio inizino subito, per cercare di raggiungere un accordo prima delle elezioni europee del 2019”.
No,  a noi conviene esercitare il veto, far passare le elezioni,  negare il sì al bilancio 2021-27 a  questo  parlamento collaborazionisti, negargli i soldi – e riparlarne  col Parlamento rinnovato  in cui, se nonsarà maggioranza, lo schieramente sovranista sarà  una forte  minoranza, decisiva per rendere impossibile la solita  alleanza, centro  e socialisti. Abbiamo un grosso bastone in mano se vogliamo usarlo, perché l’Italia – oltre ad essere in avanzo primario e in attivo nella bilancia  commericale –  è un contributore netto: ossia dà   alla UE  molti più soldi di quanti ne riceve:
Nel decennio 2007-2016 abbiamo versato all’Ue quasi 34 miliardi di euro in più di quanti ne abbiamo ricevuto.
Molti italiani non lo sanno, perché le opposizioni onnipresenti sui media gli fanno credere che noi “dipendiamo” dall’Europa.
Si veda la replica del povero  Maurizio  Martina  pd  alla minaccia di Di Maio:
Bloccare i fondi all’UE significa bloccare risorse per imprese e cittadini italiani (vedi agricoltura). Queste minacce sono solo un autogol per il nostro paese, giocato sulla pelle di esseri umani
O di TAjani, lo sciagurato berlusconiano:
Tagliare i fondi UE sarebbe un autogol, da essi vengono i fondi UE”.
E’ esattamente il contrario della verità, menzogne pronunciate per far credere all’opinione pubblia italiana che, se irritiamo l’oligarchia, se “ci isoliamo”,  restiamo senza i fondi UE. Invece  i fondi Ue, siamo noi che li diamo.
Per questo nei prossimi mesi, che  saranno tempestosi  (da  metà dicembre ci assoggetteranno alla “procedura per deficit eccessivo”;dandoci un ultimatum di sei mesi per   tagliare;  a giugno 2019, decidertanno se applicarci le sanzioni,   ci faranno salire lo spread, i magistrati cercano di intimidire,  il Quirinale trama, i media urlano al “razzismo”) sarebbe essenziale di disporre almeno di un mezzo televisivo di massa:  per far capire all’opinione pubblica quello che sta avvenendo, cosa sta facendo il governo, e le corde che l’Italia ha al suo arco.
Fra queste corde c’è   la promessa di Trump  al ministro Conte di dare all’Italia un aiuto sul debito pubblico.
Questa notizia o è stata del tutto trascurata dai media (impegnati con l’uovo razzista, poi con  gli “scheletrini” sulla Diciotti), oppure è stata ridicolizzata all’estero, perché certo Trump non ha il potere di far comprare i nostri BTP. Ma l’aiuto che ci può dare   Trump  è quello di interventi spot per ridurre il nostro spread, quando per ricattarci,  la BCE  lo farà alzare. Lo ha fatto anche nel maggio scorso, quando la BCE ridusse gli acquisti di nostri titoli, e”mani americane”  li comprarono. Ovviamente i media dissero che era una fake news….

Del resto la BCE   ha  annunciato che ridurrà il suo “quantitative easing”,  fino a cessarlo – almeno secondo i progetti quindi, sarebbe inutile ogni sforzo per tentare di obbedire alle sue regole: senza prestatore di ultima istanza, i “mercati” ci possono far fallire.. Inoltre, da metà 2019, Draghi sarà sostituito da un governatore  che – anche se non sarà Weidmann, in nostro nemico primario – sarà comunque un nordico dei paesi-satelliti di Berlino.  Inoltre, la Merkel vuole mettere uin tedesco al posto di Juncker, commissario europeo.
Dure battaglie attendono, e tempeste .  Colpi bassi da ogni dove. In caso di Piano B  (perché è probabile che la nuova gestione tedesca ci espella dall’euro), occorrerà anche poter spiegare alla opinione pubblica che può essere necessario stare peggio  per un poco, per potere infine stare meglio al di fuori dell’euro.  Senza disporre di qualche medium di massa, mi pare dura.----

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