mercoledì 15 agosto 2018

Firenze, Mediaset dice no al docufilm di RenziPD-Cicerone. Si vedrà sul web



«Ne verrà fuori una grande battaglia contro la demagogia, il qualunquismo e la paura», racconta l’ex premier. Il produttore Presta scommette ora sulla notorietà del politico.

(di Cesare Zapperi – corriere.it) –
Per l’avvio delle riprese del docufilm su Firenze, con Matteo Renzi nelle inedite vesti di Cicerone, è quasi tutto pronto. Si parte martedì 21. Ma proprio alla vigilia del «ciak si gira» è sfumata la possibilità di trovare un’intesa con Mediaset per la trasmissione in tv del programma che porta la firma del produttore Lucio Presta. Un’imprevista battuta d’arresto che però non modifica il progetto dell’ex segretario del Pd. Il docufilm non è stato pensato solo per una platea italiana. Nelle ambizioni la serie che racconterà la storia e le bellezze di Firenze è stata concepita come operazione politico-culturale...
«Ne verrà fuori una grande battaglia contro la demagogia, il qualunquismo e la paura — ha confidato Renzi nei giorni scorsi al Corriere — Bellezza contro odio, apertura contro protezionismo, Rinascimento contro oscurantismo». Un modo elegante, insomma, di contrapporsi ai modi e ai contenuti populisti degli avversari di questa stagione politica: il leghista Matteo Salvini da un lato e il pentastellato Luigi Di Maio dall’altro.

Sul web

Il docufilm verrà quindi proposto anche alle principali piattaforme internet a livello internazionale. Il produttore Lucio Presta conta di far leva su due «atout»: la notorietà di Renzi (già invitato più volte all’estero per conferenze) e il fascino, molto apprezzato sia in America che in Asia, di una città carica di storia come Firenze. Dopo mesi di gestazione, ora tutto è pronto per mettere in azione le macchine da presa. La casa di produzione ha definito i piani nel dettaglio. Si comincia martedì prossimo a partire dalle 18 da piazza Duomo che sarà in parte inaccessibile ai pedoni (solo nei momenti di sorvolo del drone utilizzato per alcune riprese spettacolari). Gli operatori entreranno anche in cattedrale mentre non è previsto un passaggio nel campanile di Giotto. Il giorno successivo il set si sposterà a Palazzo Medici Riccardi, una dimora che l’ex premier conosce molto bene visto che da lì, quand’era sede della Provincia, prese le mosse la carriera che poi l’ha portato al Nazareno e a Palazzo Chigi. Ma quelle sono solo le prime due tappe di un viaggio che vedrà Renzi condurre gli spettatori alla ri(scoperta) dei luoghi simbolo della città medicea: dal Corridoio Vasariano a Palazzo Pitti, da Santa Croce a Santa Maria Novella.---

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