Il Partito Democratico di Renzi dice sì al pignoramento della prima casa.
Non passano le mozioni presentate alla Camera dalle opposizioni – M5S, Area popolare, Fratelli d’Italia, Sel – che impegnavano il Governo a definire con chiarezza l’impignorabilità della prima casa. I testi approvati - si legge su http://www.mafia-capitale.it/ - sono molto blandi e impegnano il governo solo a “a valutare l’opportunità di adottare iniziative di rango normativo volte ad individuare misure di natura economica per la gestione dei mutui ipotecari per la prima casa in sofferenza, con particolare riferimento ai nuclei familiari, soprattutto quelli numerosi, che si trovano in situazione di temporanea insolvenza“.
LA PRIMA CASA RESTA PIGNORABILE
Nel pieno della crisi greca il Governo Renzi ha pensato bene di opporsi all’impignorabilità della prima casa, bocciando – nel dettaglio – la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che prevedeva “la sospensione per 36 mesi della procedura espropriativa immobiliare” qualora “l’immobile non sia sottoposto a sequestro e a confisca in attuazione della legislazione contro la criminalità organizzata” e l’assunzione di “iniziative per prevedere, al contempo, l’istituzione di un fondo, con dotazione annua di almeno dieci milioni di euro, per la remunerazione degli interessi ai creditori“.
LA DENUNCIA DEL M5S
“Il governo e la maggioranza – spiegano i deputati del M5S – hanno votato contro la nostra mozione a protezione della prima casa. Avevamo chiesto la sospensione per 36 mesi delle espropriazioni immobiliari e l’istituzione di un fondo da dieci milioni di euro, a favore dei loro creditori, che avrebbe salvaguardato oltre undicimila famiglie che, già da domani, possono trovarsi in mezzo ad una strada...... Invece si è preferito dare dieci milioni di euro al porto di Molfetta per fare un favore al senatore Azzollini su cui pende una richiesta di arresto. Rinunciando ad un F35 si potrebbero salvare 144mila famiglie, con i debiti del giornale l’Unità, pari a 95 milioni di euro, si potrebbero salvare 105mila famiglie. Il no significa che a questo governo non importa nulla delle famiglie italiane“.
I membri M5S della commissione Giustizia ritengono vergognoso il voto contrario alla mozione sulla sospensione dell’espropriazione della prima casa a prima firma Andrea Colletti che rimarca come “i cittadini in difficoltà non sono nulla per i partiti politici, possono vivere sotto ad un ponte. La mozione che abbiamo presentato si può cancellare se ci fosse il reddito di cittadinanza, un aiuto concreto a chi è in momentanea difficoltà. In Italia non c’è solidarietà verso chi è in difficoltà, il voto contrario di tutta la maggioranza permette da oggi di perdere la prima casa anche per un piccolo debito, diciamo grazie a Renzi, è lui che porta via il bene primario degli italiani. Siamo un paese dove il Governo porta sempre più alla disperazione ed alla povertà le famiglie“.
LA PRIMA CASA RESTA PIGNORABILE
Nel pieno della crisi greca il Governo Renzi ha pensato bene di opporsi all’impignorabilità della prima casa, bocciando – nel dettaglio – la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che prevedeva “la sospensione per 36 mesi della procedura espropriativa immobiliare” qualora “l’immobile non sia sottoposto a sequestro e a confisca in attuazione della legislazione contro la criminalità organizzata” e l’assunzione di “iniziative per prevedere, al contempo, l’istituzione di un fondo, con dotazione annua di almeno dieci milioni di euro, per la remunerazione degli interessi ai creditori“.
LA DENUNCIA DEL M5S
“Il governo e la maggioranza – spiegano i deputati del M5S – hanno votato contro la nostra mozione a protezione della prima casa. Avevamo chiesto la sospensione per 36 mesi delle espropriazioni immobiliari e l’istituzione di un fondo da dieci milioni di euro, a favore dei loro creditori, che avrebbe salvaguardato oltre undicimila famiglie che, già da domani, possono trovarsi in mezzo ad una strada...... Invece si è preferito dare dieci milioni di euro al porto di Molfetta per fare un favore al senatore Azzollini su cui pende una richiesta di arresto. Rinunciando ad un F35 si potrebbero salvare 144mila famiglie, con i debiti del giornale l’Unità, pari a 95 milioni di euro, si potrebbero salvare 105mila famiglie. Il no significa che a questo governo non importa nulla delle famiglie italiane“.
I membri M5S della commissione Giustizia ritengono vergognoso il voto contrario alla mozione sulla sospensione dell’espropriazione della prima casa a prima firma Andrea Colletti che rimarca come “i cittadini in difficoltà non sono nulla per i partiti politici, possono vivere sotto ad un ponte. La mozione che abbiamo presentato si può cancellare se ci fosse il reddito di cittadinanza, un aiuto concreto a chi è in momentanea difficoltà. In Italia non c’è solidarietà verso chi è in difficoltà, il voto contrario di tutta la maggioranza permette da oggi di perdere la prima casa anche per un piccolo debito, diciamo grazie a Renzi, è lui che porta via il bene primario degli italiani. Siamo un paese dove il Governo porta sempre più alla disperazione ed alla povertà le famiglie“.
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