mercoledì 16 ottobre 2013

Legge Stabilità, Squinzi: "Non basta" Cgil: "Da cambiare", Uil: "Scioperiamo"

 PS: La colpa di tanto malcontento è tutta di Berlusconi......vero Segretario del Pd a 18.300€ al mese, Epifani?
 umberto marabese
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 Ai sindacati non piacciono le misure sul pubblico impiego e sulla liquidazione. Ma neanche gli industriali sono soddisfatti
- Non piacciono per nulla ai sindacati le misure contenute nella Legge di stabilità cira il pubblico impiego. In particolare il segretario della Uil, Luigi Angeletti, si dice pronto a proteste "molto forti", compreso lo sciopero. In particolare le critiche si rivolgono al blocco dei contratti e del turn-over, al taglio degli straordinari e alle misure sulla liquidazione.
Squinzi: direzione giusta ma poco coraggio - Se dai sindacati non arrivano segnali positivi, l'insoddisfazione è evidente anche tra gli industriali,.......
con il presidente Giorgio Squinzi che commenta così il provvedimento: "I passi andrebbero anche nella direzione giusta ma ancora una volta non sono sufficienti per farci ritrovare la crescita".

Quella legge, continua Squinzi, "non incide realmente sul costo del lavoro. Noi avevamo indicato come priorità assoluta il cuneo fiscale. Cosa fare? Non sono il primo ministro di questo Paese ma vorrei dire che ci vuole più coraggio". Non basta, secondo il numero uno di Viale dell'Astronomia, mantenere "lo status quo. Anche se ci sono passi nella direzione giusta che possiamo valutare positivamente non cambiano l'andamento economico né la visione del futuro del Paese".

"Lo sciopero non risolve nulla" - Squinzi boccia poi l'ipotesi di scopero lanciata da Angeletti e spiega: "Credo che invece di ricorrere allo sciopero bisognerebbe rimboccarsi le maniche e spingere nella direzione giusta il Paese. Con gli scioperi non risolviamo nessun problema".

Zanonato: "Non potevamo fare di più" - "Ci sarebbe piaciuto fare molto di più, ma quelle sono le risorse a disposizione. Io sono moderatamente soddisfatto", ha replicato a Confindustria il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato. "Dobbiamo sempre tener presente - ha spiegato - che siamo in grado di ridistribuire risorse limitate perché il Paese attraversa una fase di crisi. Nella scarsità di risorse abbiamo cercato di operare in tutti i campi".

Camusso: "Sì alla mobilitazione, ma dialoghiamo con il governo" - Mobilitazione da una parte, dialogo con il governo dall'altra: questa la strategia messa in campo dal leader della Cgil Susanna Camusso, che spiega: "Noi abbiamo già una piattaforma aperta con Cisl e Uil e valuteremo come trasformarla in mobilitazione nei prossimi giorni. Credo che prevedremo e penseremo a tutte le forme utili per determinare un percorso che da un lato accompagni la discussione in Parlamento e dall'altro continui a tenere aperto il dialogo con il governo". Il segretario Cgil aggiunge che quella legge va cambiata e "decideremo tutte le cose utili per questo fine".

Delrio: "Per i Comuni si inverte la tendenza ai tagli" - Per i Comuni, dice il ministro degli Affari regionali e presidente dell'Anci Graziano Delrio, "si inverte la tendenza fatta solo di tagli. E questo non va sottovalutato". E aggiunge: "I tagli alla sanità sono stati evitati perché abbiamo previsto tagli ai ministeri centrali abbastanza importanti. Poi ci saranno anche dismissioni, rivalutazione dei cespiti e altro". Quello che va migliorato nella sanità, secondo il ministro, "è la qualità dei servizi. In alcune Regioni i soldi vanno spesi meglio".

Sangalli: "Delusi, pochi tagli alle tasse" - Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli non boccia la legge ma dichiara la sua "forte delusione" rispetto alle "grandi attese". "Ridurre il tasso della pressione fiscale dal 44,3% al 43,3% in tre anni è poca cosa - chiarisce -. Con questa Legge di stabilità non c'è ancora stata la svolta che chiedevamo urgentemente con un taglio della spesa pubblica. Speriamo che il Parlamento ne tenga conto in sede di conversione".

Landini: lunedì discuteremo di sciopero - "Noi come Fiom abbiamo già proposto a Fim e Uilm di arrivare a uno sciopero generale, sia per la difesa del lavoro sia per chiedere la modifica della manovra al governo - ha detto il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini -: lunedì avremo un incontro per decidere dello sciopero generale dei metalmeccanici, che rappresentano uno dei settori più esposti".

D'Alia: blocco contratti P.A., nulla di nuovo
- Sul blocco della contrattazione nel pubblico impiego il ministro della Funzione pubblica, Gianpiero D'Alia, replica che tutto era già stato deciso. "Nella Legge di stabilità - spiega - non ci sono novità sui contratti rispetto a quanto già deciso per il pubblico impiego. Il blocco della contrattazione per la parte economica era stato approvato dal Consiglio dei ministri ad agosto e lo abbiamo trasformato in norma di legge".
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/2013/notizia/legge-stabilita-uil-pronta-a-sciopero-squinzi-strada-giusta-poco-coraggio_2003597.shtml

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