mercoledì 30 ottobre 2013

Ilva/Niki Vendola, Govrernatore della Puglia e Parlamentare "SEL", fece nascondere il benzopirene?

di Franco Fracassi
Il governatore della Puglia avrebbe fatto ridurre la quantità della sostanza cancerogena dal rapporto dell'Arpa sull'Ilva. Emessi 53 avvisi di garanzia. Coinvolto perfino il clero.
Corruzione, inquinamento delle prove, pressioni sulla politica locale e nazionale, e perfino sul clero. Di tutte queste cose (e di molto altro) è stata accusata la famiglia Riva, padrona dell'Ilva di Taranto. Ma non è tutto. La procura di Taranto ha emanato ben cinquantatré informazioni di garanzia, e tra questi c'è anche quello di Nichi Vendola.

Il governatore della Puglia è accusato di aver esercitato presunte pressioni su Giorgio Assennato, il direttore di Arpa Puglia. Secondo gli investigatori, il presidente pugliese avrebbe minacciato il direttore dell'Arpa, chiedendogli di modificare il rapporto che spiegava di come fosse dannosa per la popolazione di Taranto la produzione dell'Ilva. Nel rapporto finale doveva figurare una quantità di benzopirene entro i limiti di legge. Il benzopirene è un idrocarburo ufficialmente cancerogeno........................


Il governatore deve rispondere dell'accusa di concussione in concorso. Nell'inchiesta risultano coinvolti anche il sindaco Ippazio Stefàno (indagato da aprile per abuso e omissioni in atti d'ufficio; per l'accusa, non si sarebbe adoperato con le necessarie misure per tutelare la salute dei cittadini), il parlamentare di Sel, Nicola Fratoianni (all'epoca assessore regionale), l'attuale assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro, il consigliere regionale del Pd Donato Pentassuglia.
Le comunicazioni giudiziarie, infatti, sono in corso di notifica all'anziano patriarca dell'acciaio Emilio Riva e ai suoi figli Nicola e Fabio. Nel corso della burrasca giudiziaria per tutti scattarono i mandati di cattura. Emilio e Nicola finirono ai domiciliari, mentre Fabio Riva è scampato al carcere lo scorso novembre perché al momento della retata si trovava in Inghilterra, dove vive attualmente. I tre magnati dell'acciaio sono indicati come i responsabili del gravissimo inquinamento ambientale di Taranto, causa di «malattia e morte».
Secondo i giudici, un ruolo di primissimo piano nel dramma di Taranto lo ha ricoperto Girolamo Archinà, ex responsabile dei rapporti istituzionali del gigante dell'acciaio. Archinà sarebbe stato l'uomo che nell'ombra ha intessuto rapporti con politici e funzionari per assicurare all'Ilva la possibilità di continuare a produrre, calpestando l'ambiente e la salute di Taranto. Lui avrebbe mantenuto i rapporto con gli enti locali, il clero e i giornalisti, senza lesinare di corrompere un consulente della procura, al quale avrebbe pagato 10.000 euro per addomesticare una perizia sulle cause dell'inquinamento.-------------

http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=89766&typeb=0&Ilva-Vendola-fece-nascondere-il-benzopirene 

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