martedì 29 ottobre 2013

Decadenza Berlusconi, decisione della Giunta sul voto rinviata a domani

Scontro tra Pd e Pdl :slitta ancora la scelta sul voto palese o segreto

Decadenza Berlusconi, decisione della Giunta sul voto rinviata a domani
- La Giunta per il Regolamento del Senato che dovrà decidere come si voterà sulla decadenza di Silvio Berlusconi dal mandato di parlamentare si riconvoca mercoledì mattina alle 9. Il Pdl aveva proposto una nuova seduta per il 4 novembre, ma il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, aveva minacciato di andare avanti ad oltranza finché non si fosse arrivati al voto.
Nitto Palma: "La sentenza Mediaset sconfessa la Severino" - Sul banco c'è la modalità di votazione sulla decadenza di Berlusconi: o con la conferma della prassi del voto segreto o, come chiedono grillini e Pd, con l'introduzione del voto palese. Ad alimentare lo scontro in Giunta sono state le dichiarazioni del senatore Pdl, Francesco Nitto Palma, dopo la diffusione delle motivazioni della sentenza Mediaset. "La Corte d'Appello di Milano - ha sottolineato - ha detto che l'incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi dà ragione a noi e non c'è motivo di andare avanti", ha aggiunto spiegando l'interruzione della seduta.

Ma i lavori in Giunta non si fermano - La Giunta per il Regolamento, invece, va avanti e il Pd dimostra, rileggendo quanto scritto dai giudici di Milano, come "le motivazioni dicano esattamente il contrario di quanto sostenuto dal Pdl". Soprattutto perché è la sentenza passata in giudicato che fa fede ai fini della retroattività e non la data di commissione del reato. Neppure l'intervento del capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, che a Palazzo Madama chiede al presidente Grasso di sospendere i lavori, riesce a fermare la Giunta. Attorno alle 20 i lavori sono ricominciati con la relazione di Anna Maria Bernini del Pdl e Franco Russo del Pd.

Scontro con i grillini sul voto in Aula-
Tensione anche sulla data della votazione in Senato, con l'ira dei grillini dopo la stesura del calendario dei lavori dell'Aula fino al 22 novembre senza includere il voto sulla decadenza di Berlusconi. La proposta del M5S e di Sel di mettere il voto all'ordine del giorno del 5 novembre è bocciata: potrebbe slittare tutto a dopo la legge di Stabilità.

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