venerdì 6 gennaio 2012

I sì e i no per un’Italia migliore. di Raphael Rossi

Con il nuovo anno riprendo questo appuntamento con il blog del fattoquotidiano.it, sospeso temporaneamente a causa dell’impegnativo incarico ricevuto dal sindaco Luigi De Magistris. Dal 2 gennaio non sono più presidente dell’Asìa, la società che gestisce la raccolta rifiuti a Napoli. Scrivo quindi dando seguito alle richieste di chiarezza arrivate da molte persone. Come ha detto Saviano: “Non ci devono essere zone d’ombra sui rifiuti a Napoli”. Per questo chiedo un po’ più di spazio e tempo del solito ai lettori del mio blog. Qui voglio raccontare questa mia intensa esperienza da amministratore pubblico nella “rivoluzione arancione” in cui in tantissimi speriamo per Napoli e per l’Italia. Cercherò di riportare i fatti (quotidiani) perché credo che analizzando i successi e gli errori della mia esperienza e collegandola ad altri casi virtuosi in Italia possiamo costruire un’idea-manifesto, nazionale, di come governare gli enti pubblici e di come gestire i beni comuni...continua...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/06/unitalia-migliore/181969/
PS: <<Ho detto “Sì” alla scelta di puntare tutto sulla raccolta differenziata. Ho detto “No” agli inceneritori>>. Amico Raphael, qui,  in provincia a Torino, la pensano esattamente come te......si ma, con il "si" e il "no"capovolti.
Ben ritrovati, umberto marabese

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